Erano passati due giorni dal mio coming out con i ragazzi ed effettivamente avevano mantenuto la promessa: non era cambiato assolutamente nulla. Stamattina mi sono recato in studio abbastanza presto perché abbiamo un ospite e dopo devo andare a prenderlo in stazione. Quando arrivo trovo Dario e Cesare intenti a pulire e scherzare e sorrido. Ora non sento più quel peso e quell'imbarazzo del segreto che stavo mantenendo e tutto mi sembra più semplice.
"Buongiorno Nelson" mi saluta Dario e Cesare si volta verso di me e nei suoi occhi noto un calore nuovo, diverso. L'avevo notato anche ieri, adesso quando mi guarda è come se volesse trasmettermi qualcosa, anche se non sono sicuro di cosa. Certo quando si tratta di lui non c'è niente di semplice, non se mentre mi guarda così io vorrei solo correre a baciarlo, rendendomi conto che non sono riuscito a lasciare in Giappone assieme alle mie ansie anche i miei sentimenti per lui. Se penso che ero scappato proprio a causa sua e ora mi ritrovo qui a desiderarlo come prima, se non più di prima, un po' mi viene da ridere.
"Cesi ma poi com'è andata con quella ragazza?" gli chiedo, ricordandomi all'improvviso di quella presenza ingombrante (per me) prima che partissi.
"Ah già, non mi piaceva e non ci sono uscito alla fine" mi risponde con la sua solita tranquillità e io esulto mentalmente.
Mentre gli altri stanno arrivando in studio io mi preparo ad uscire "Regaz vado a prendere Maurizio" gli dico mentre sto uscendo. "Vuoi compagnia?" mi chiede Tonno, ma lo rassicuro che posso farcela anche da solo. Quando arrivo in stazione trovo Maurizio già fuori che mi stava aspettando e gli vado incontro. "Ciao, sono Nelson, piacere" gli stringo la mano mentre lui mi dice "Oh finalmente ti conosco, piacere Maurizio Merluzzo" e noto che mi squadra dalla testa ai piedi in modo un po' strano, ma non mi faccio troppe domande, non voglio sembrare ostile.
Gli chiedo del viaggio per arrivare qui e in macchina parliamo del più e de meno. È un ragazzo davvero singolare, spara freddure a raffica ma al tempo stesso è molto simpatico e loquace, infatti non mi sento a disagio nonostante io sia abbastanza timido. L'unica cosa di lui che mi stranisce è questo modo che ha di guardarmi e che non riesco a qualificare, forse è il modo che ha di guardare le persone? In ogni caso arriviamo in studio e lui si presenta a tutti gli altri, facendo anche a loro una buona impressione da quel che vedo. "Temevamo per la tua incolumità, da solo con Nelson" gli dice Tonno scherzando e lui risponde "E invece stavo benissimo con lui" sorridendo e facendomi arrossire perché non sono abituato a questi "complimenti". Vedo che gli altri ragazzi mi guardano un po' sorpresi e un po' maliziosi e io cerco di incenerirli con lo sguardo senza farmi notare dal nostro ospite, che ora sta intrattenendo una conversazione con Frank. "Cosa voleva dire? È successo qualcosa?" mi chiede Nic avvicinandosi e facendo accorrere anche gli altri impiccioni.
"Ma no ragazzi, che doveva succedere? Non è che ora che vi ho detto che sono gay inizio a provarci con ogni ragazzo, sono sempre il solito impacciato in fondo" sussurro e Dario mi risponde "Non volevamo dire questo, piuttosto sapere se lui ci avesse provato con te" e sorride in modo malizioso. Io mi imbarazzo e nego assolutamente e poi Cesare mi chiede "Ma forse non ti sarebbe dispiaciuto" e ha una nota così acida nella voce che lo guardo in modo interrogativo e gli rispondo "Sai Cesare, non è che per ogni persona che incontro mi domando se mi piacerebbe che ci provasse con me, soprattutto se è un ospite della valle con cui devo fare un lavoro". Cesare mi guarda quasi in colpa e subito Tonno dice "Va bene rega, smettiamo di complottare e andiamo dal nostro ospite" e gli altri lo seguono per raggiungere Maurizio e Frank; Cesare mi sussurra delle scuse e raggiunge gli altri, mentre io mi fermo a pensare alle allusioni che mi hanno fatto. Non credo che Maurizio intendesse un doppio senso con quella risposta e non credo ci abbia provato con me. Perché avrebbe dovuto poi? Non so quale sia il suo orientamento sessuale, ma di sicuro so che non ci proverebbe con me. Con Cesare forse. Mi prendo un attimo per osservare Maurizio che interagisce con Cesare e con gli altri e non mi sembra di notare alcun segnale equivocabile. Noto però che loro non li sta guardando in quel modo strano in cui guardava me prima. Mi sto facendo sicuro condizionare da quelle comari dei miei amici, non c'è sicuramente niente di strano, niente di niente, è ora di mettersi a lavoro. E poi, se solo sapessero che l'unico da cui vorrei ricevere attenzioni è proprio uno di loro...
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Do I Wanna Know?
Fiksi PenggemarQuanto è difficile essere se stessi quando ciò che sei ti fa così paura? Lo sa bene Nelson, che ha messo da parte un po' di segreti perché la paura di deludere è più forte della voglia di provare. Forse imparerà che a volte un po' di coraggio è prop...