Non so bene quando ho capito di provare qualcosa per Cesare che andasse oltre la semplice amicizia che ci lega ormai da anni. Non so se è stato dopo aver capito di essere gay o se è stato proprio grazie a lui che l'ho capito. L'odine temporale del mio "risveglio sessuale" è piuttosto confuso nella mia mente dal momento che ho cercato in tutti i modi di reprimerlo. Ricordo solo che all'improvviso pensare alle ragazze con cui ero stato mi faceva strano, mi sembrava ancora più sbagliato perché non provavo assolutamente nulla; e tutte le storie erano finite proprio per questa mia apatia, ma tutti, me compreso, pensavano fosse solo dovuto alla mia incapacità di trasmettere emozioni. Avrei dovuto capirlo che non era solo quello il problema, perché non c'era nessuna emozione da trasmettere.
Al contrario di quando penso a Cesare. Il mio corpo è un campo di battaglia di emozioni: il mio cuore fa fatica a tenere il passo del mio cervello, il mio stomaco è in subbuglio e la mia pelle scotta. È come avere la febbre ma in un modo bello, che ti fa venire voglia di ammalarti sempre.
Questa realizzazione mi ha colpito in pieno durante l'estate. Eravamo tutti insieme nella mia casa in montagna per passare un weekend lontano dal caldo torrido di Bologna e soprattutto per passare qualche giorno insieme a Fede, appena tornato da Edimburgo. Io e i miei migliori amici in mezzo alla natura: lo scenario perfetto. Peccato che il mio corpo decise di reagire proprio allora. Dopo esserci fatti un bagno al lago lì vicino ed aver fatto la lotta in acqua eravamo stramazzati al suolo stanchi e grondanti. Fu allora che il mio sguardo si posò sulle gocce d'acqua che dai capelli di Cesare stavano scivolando sul petto e giù lungo i suoi addominali e poi fino all'elastico del costume e...
I wanna be your vacuum cleaner
Breathing in your dust
I wanna be your Ford Cortina I will never rust
"Nelson tutto bene?" Tonno mi riportò bruscamente alla realtà e mi accorsi di essere rimasto a bocca aperta e con gli occhi sbarrati e con una parte specifica del mio corpo che iniziava a reagire. Lì capii cosa stesse succedendo e corsi via verso la casa. Non volevo che capissero, non volevo mettere in imbarazzo Cesare e non volevo sentirmi io in imbarazzo. Ricordo che arrivai alla casa senza fiato pensando "cosa diavolo stai facendo Nelson?".
Secrets I have held in my heart are harder to hide than I thought
Maybe I just wanna be yours
Da quel giorno mi imposi che non avrei lasciato trapelare nulla, che questa attrazione che provavo per il mio migliore amico era sbagliata e avrei dovuto fare finta di niente, nasconderla, sperando che passasse da sola. Di tutti i ragazzi di cui potevo (malauguratamente) innamorarmi, proprio Cesare?
In ogni caso mi tengo dentro questa cosa da questa estate, anche se ci sono giorni in cui è particolarmente difficile ignorare ciò che sento e fingere che non esista. Come oggi per esempio. Oggi è una di quelle giornate in cui Cesare è particolarmente fisico e bisognoso d'affetto e mentre un tempo avrebbe usato Nicolas come valvola di sfogo, adesso non può mica farlo così spesso perché altrimenti Dario potrebbe dare di matto; e allora la vittima divento io. Per quanto io praticamente goda nel ricevere le sue attenzioni e non ne abbia mai abbastanza, una parte di me (e del mio corpo) non riesce a reagire pacatamente e quindi rischio sempre di farmi scoprire.
Quando mi abbraccia mi sento protetto e non vorrei mai staccarmi, quando mi punzecchia sento le guance andare a fuoco, quando lottiamo ci immagino in un altro tipo di lotta, e quando mi da i bacini sulle guance vorrei girarmi e baciare sul serio quella bocca che già solo sul mio viso sembra assolutamente perfetta. Insomma reprimendo tutte queste sensazioni finisco per diventare un cumulo di nervi e frustrazione e davvero non so per quanto potrò andare avanti così. Devo fare qualcosa, devo dimenticarmi di lui, ma la sola idea di allontanarmi da lui mi fa provare un dolore fisico all'altezza delle costole. Forse dovrei prendere quel famoso coraggio e usarlo per parlare con qualcuno, per sfogarmi con qualcuno che sappia ascoltarmi senza giudicare. Forse Nic o Dario potrebbero andar ben, in fondo stanno insieme da un paio di mesi ormai e quindi non potrebbero giudicarmi né per la mia omosessualità né per essermi invaghito di un collega di lavoro/amico. Vorrei avere anche solo la metà del coraggio che hanno avuto loro nell'annunciare a tutti noi la loro relazione e decidere di viversela senza alcun freno. Invece eccomi qui, a fingere di editare un video mentre in realtà guardo Cesare ridere insieme a Tonno e penso che quella risata potrebbe curare ogni mia ferita, perché è come l'acqua fresca in estate, un brivido lungo un corpo accaldato, non mi stancherei mai di ascoltarla.
"Nelson va tutto bene?" mi chiede Frank che, mi rendo conto, mi stava guardando da un po' in modo interrogativo. Da quant'è che stavo a fissare Cesare? "Si certo, tutto ok".
"Se lo dici tu... Se è successo qualcosa tra te e Cesare e ne vuoi parlare, mi dicono che so ascoltare". Sorrido a Frank e lo ringrazio, e mi stupisco ancora una volta del suo spirito di osservazione. Intanto Tonno mi si avvicina dicendo "Nels questa devi saperla! Cesu ha fatto colpo! Ha una tipella che gli scrive!".
"Non fare l'idiota Tonno, non ho nessuna tipella, ci avrò parlato un paio di volte".
"Non cambia il fatto che hai fatto colpo e comunque lei ti interessa".
Vedo Cesare fare un sorrisino e mi sento morire. Ecco qua, perfetto, il mio incubo peggiore: Cesare che si mette con una ragazza. La sola idea di vederlo con qualcuna mi fa salire la nausea, come farò ad affrontare gli inevitabili racconti da migliore amico su questa nuova storia? Vorrei fuggire dallo studio in questo momento e forse Cesare nota il mio malessere perché mi dice "Non preoccuparti Nelsino, tu sarai sempre la mia principessa, al di sopra di ogni ragazza" e mi lascia addirittura una carezza sul viso; e io lo so che sta scherzando, ma il mio cuore non ha la mia stessa razionalità e si sente felice per questa rassicurazione.
Che idiota che sono, alla ricerca delle briciole di un sentimento che non esiste, non come vorrei io, perché per quanto Cesare possa davvero considerarmi più importante di qualche ragazza, questo non vuol dire che non si metterebbe con nessuna. Fingo un sorriso per Cesare e gli dico "Adesso pensiamo a girare il video forza, che siamo già in ritardo".
"Sì colonnello Vencesalai, ai suoi ordini". A volte è proprio un idiota Cesare, un idiota che mi ha reso di nuovo un adolescente in preda agli ormoni.
Let me be yout 'leccy meter and I'll never run out
And let me be your portable heater that you'll get cold without
*Non sono riuscita a resistere e vi ho messo già il secondo capitolo, nell'attesa del video di oggi.
kissini a tutti, fatemi sapere se vi sta piacendo*
Sher

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Do I Wanna Know?
FanfictionQuanto è difficile essere se stessi quando ciò che sei ti fa così paura? Lo sa bene Nelson, che ha messo da parte un po' di segreti perché la paura di deludere è più forte della voglia di provare. Forse imparerà che a volte un po' di coraggio è prop...