"Vedrai Nelsino, ti farò mangiare i gyoza migliori della tua vita" mi dice Nicolò trascinandomi verso un ristorante. Sono partito ieri per il Giappone insieme a Balini lasciandomi tutto alle spalle, senza salutare nessuno, ho solo mandato un messaggio sul gruppo di Space Valley avvisando che sarei dovuto partire per qualche giorno e quindi non avremmo potuto fare le riprese. Non ho dato spiegazioni, non ho pensato, mi sono comportato del tutto impulsivamente per la prima volta nella mia vita, ma avevo bisogno di cambiare aria, avevo bisogno di allontanarmi da Bologna sperando di allontanarmi da tutti quei pensieri che mi stavano facendo impazzire. Avevo bisogno di scappare, sì.
Mi serviva un cambio di scenario, una distrazione e soprattutto mi serviva del tempo lontano da Cesare così da poter dimenticare tutti i miei sentimenti per lui, o perlomeno da poterli lasciare tra le strade del Giappone. Mi serviva respirare aria nuova, che mi ripulisse la mente dai pensieri, che mi depurasse dal malessere che mi stava inquinando e che mi rassicurasse che posso vivere anche senza Cesare al mio fianco.
Sono lontano e mi torni in mente
T'immagino parlare con la gente
Il cellulare in questi due giorni continuava a squillare e le notifiche lo stavano intasando. I miei amici volevano sapere dove fossi, come mai fossi partito all'improvviso, come mai non avessi avvisato nessuno per tempo, cosa avrebbero dovuto fare al lavoro, cosa avrebbero dovuto fare con le prove della band. Più arrivavano notifiche più io non volevo rispondere, il tutto sotto lo sguardo perplesso e preoccupato di Nicolò che non mi aveva chiesto nulla ma sicuramente si stava domandando come mai gli avessi chiesto di rimpiazzare Giuli con me e come mai stessi evitando i miei amici. Fortunatamente Nicolò è abbastanza discreto e mi conosce abbastanza da sapere che se vorrò parlargli sarò io a decidere quando e come farlo, quindi ha deciso di farmi distrarre e divertire sperando di farmi rilassare.
Mentre stiamo mangiando arriva l'ennesimo messaggio di Cesare:
Cesi
*nota vocale*
*nota vocale*
-Nelson, mi rispondi per piacere? Mi sto preoccupando. Perché ci stai ignorando, dove sei?
-È successo qualcosa? Dimmi la verità, sento che qualcosa non va.
-Non sarà mica per quello che è successo l'altra mattina?
Sospiro leggendo l'ultimo messaggio. Come fa Cesare a conoscermi così bene? Nicolò si accorge che sto fissando lo schermo del cellulare e mi chiede "Nelson, io non voglio forzarti o metterti a disagio, ma ti va di dirmi cosa succede? Per quanto possa credere che ti mancavo così tanto da voler mollare il tuo lavoro per me, so anche che non saresti mai salito su un aereo in modo così impulsivo e so che non eviteresti le chiamate. Ormai ti conosco abbastanza Nelsi e lo vedo che non stai bene e mi sto anche un po' preoccupando." Io sospiro ancora ed evito il suo sguardo.
"Non avrai mica ucciso qualcuno? Mi hai reso complice involontario di un omicidio?" mi chiede cercando di smorzare la tensione e riesce a farmi sorridere. Sollevo lo sguardo e vedo che mi sta guardando con ansia e mi rendo conto che ha diritto ad una spiegazione, in fondo l'ho costretto a paccare la Giuli per portare me e mi sto trascinando dietro a lui per le strade del suo Paese preferito. Mi rendo conto che sono io ad aver bisogno di parlare con qualcuno dopo mesi di silenzi e di segreti che hanno gravato sulle mie spalle; e in fondo chiamando Nicolò sapevo che mi avrebbe chiesto qualcosa prima o poi e sapevo che lui era proprio la persona giusta con cui parlare: un amico ma non di quelli che vedo tutti i giorni, quindi non ci sarebbero stati eventuali imbarazzi, ma soprattutto un amico fidato e riservato e sincero.
"Ti è andata bene, a questo giro non ho ucciso nessuno. Hai ragione però, un motivo c'è per questa mia fuga in Giappone." Gli dico e lui subito risponde "Non devi parlarmene per forza se non te la senti, posso accontentarmi di una spiegazione tipo: volevo fare un viaggetto romantico insieme a te" gli sorrido e gli dico "No, voglio farlo, voglio dirtelo e non solo perché devo darti una spiegazione, ma perché ho bisogno di parlarne con qualcuno."
"Sarò felice di ascoltarti allora e in futuro mi vanterò di essere stato l'unico con cui ti sei confidato. Ora vieni che ti porto in un posto perfetto per parlare." Si alza e mi fa strada verso un parco pieno di Sakura bellissimi che mi mettono subito di buon umore. Eccola, la mia amata natura, sempre capace di calmarmi e rassicurarmi. Mentre ci sediamo sotto uno degli alberi in fiore prendo un bel respiro e mi lascio avvolgere da quel profumo avvolgente e dal vento che sembra riportarmi a casa e sussurrarmi parole di incoraggiamento. Nicolò mi sta guardando con attenzione e io afferro quello stramaledettissimo coraggio e inizio a raccontare.
Il mio pensiero vola verso te
Per raggiungere le immagini scolpite ormai nella coscienza
Come indelebili emozioni che non posso più scordare
Racconto a Nicolò di come abbia passato gli ultimi mesi a combattere contro la mia mente e a volte anche il mio corpo, mi libero di ogni preoccupazione attraverso un fiume di parole e di lacrime che non mi ero accorto nemmeno di star versando. Gli confesso che a me piacciono i ragazzi e che mi sento sbagliato e che mi sento solo. Gli confesso che mi sono innamorato dell'ultima persona di cui avrei dovuto innamorarmi, che ho paura di perderlo e ancora di più ho paura di averlo, perché averlo significherebbe rendere concreto tutto ciò che sono ma non vorrei essere.
Per la prima volta dico tutto a qualcuno e per ogni lacrima che accompagna la mia confessione mi sento un po' più libero, un po' più leggero, come i fiori dei Sakura che vengono portati via dal vento e danzano attorno alle persone; mi sento di nuovo padrone di me stesso, come se finalmente avessi indossato i miei panni, come se finora fossi stato un altro, uno sconosciuto che viveva una vita che non era la sua.
Appena finisco di parlare Nicolò mi guarda, in silenzio, e nel suo sguardo non vedo né ribrezzo né stupore ma piuttosto vedo una grande emozione, come se avesse percepito ogni singola sensazione che ho tirato fuori e stesse cercando di non farsi travolgere dall'intensità. Dopo secondi che mi sembrano eterni Nicolò si avvicina e mi abbraccia, così forte che penso che potrebbe rompermi una costola. Mi stringe senza dire una parola, ma io capisco tutto quello che vuole dirmi, capisco che le parole sarebbero inutili, che sta cercando di rassicurarmi del fatto che lui resterà al mio fianco e io mi sento finalmente libero e al sicuro.
E il pensiero andrà a cercare
Tutte le volte che ti sentirò distante
Tutte le volte che ti vorrei parlare
Per dirti ancora che sei solo tu la cosa che per me è importante
Che per me è importante
Il nostro Nelson ha iniziato a tirare fuori la verità, ora la strada non può che essere in discesa, no?
Kissini da Sher
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Do I Wanna Know?
FanfictionQuanto è difficile essere se stessi quando ciò che sei ti fa così paura? Lo sa bene Nelson, che ha messo da parte un po' di segreti perché la paura di deludere è più forte della voglia di provare. Forse imparerà che a volte un po' di coraggio è prop...