Amo restare a guardarti senza fare rumore

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Piero

Oggi mi sento strano, mi sono svegliato male, come se dovesse accadere qualcosa.

Serena è nella nostra stanza che studia e io invece sto ascoltando un brano lirico che mi piacerebbe tanto fare ma sono consapevole che ci vorranno anni di studio per arrivare ad avere una voce così.

Ma oggi nemmeno questo mi va di fare.

Salgo in camera ed entro nella stanza.

Serena è seduta alla scrivania mentre ripete.

"Principessa"

"Ehi"

"Vuoi fare una pausa?"

"No Piero non mi va per adesso"

"Dai, ti prego, oggi mi sento strano.. voglio le tue coccole"

"Piè ma non lo vedi che devo studiare?"

"Si ma ogni tanto ci vuole anche staccare"

"Ma cosa ne sai tu? Hai mai fatto un esame all'università? No quindi lasciami studiare"

"Sere..."

"Per favore"

"Io me ne vado però ricorda che sono stato io darti la mia stanza per poter studiare tranquillamente, se suono e canto lo faccio cercando di non disturbarti"

"Ah si? Bene puoi riprenderti la tua stanza Piero. Me ne vado" chiude tutti i libri e inizia a fare la valigia.

"Liberissima di farlo" me ne vado sbattendo la porta della camera.

Le lacrime minacciano di scendere ma non lo farò. Lo sapevo che oggi doveva succedere qualcosa.

Dopo dieci minuti scende senza nessuna valigia.

"Non c'è nessun autobus fino a domani. O mi accompagni tu a casa oppure dormo qui questa notte e domani mattina prendo quello delle nove"

"Domani mattina" le dico mentre ho lo sguardo fisso fuori dalla finestra.

"Sai, ci avevo creduto a tutte quelle cose della famiglia, la mamma dei tuoi figli. Non era niente di reale"

"No, questo non te lo permetto. Non sai niente di me ok?" mi pento immediatamente di quello che ho detto ma è troppo tardi.

La vedo piangere e il mio cuore si spacca in due

"Hai ragione. Io non so niente di te e sono veramente una stupida perché mi sono innamorata di un ragazzo che fra poche settimane se ne va dall'altra parte del mondo e io rimarrò qua. Che stupida che sono. Dormo io nel divano questa notte" si gira e si chiude in bagno e io mi appoggio alla parete bianca mentre lentamente scivolo giù sempre di più, chiudo gli occhi e lascio che le lacrime scendano libere.

Non doveva andare così, non doveva finire così.

Sono uno stupido. Non dovevo risponderle così ma l'ho fatto solo perché mi sono sentito attaccato.

Ora come farò senza di lei?

Pensavo davvero di stare con Serena per sempre e invece dopo quattro giorni la magia è finita.

Mi asciugo le lacrime con la manica della felpa grigia, alzo il cappuccio e nascondo il viso sulle gambe.

Immaginare lei che piange nell'altra stanza mi fa stare malissimo.

Alzo il viso e vedo un arcobaleno sul muro davanti a me, non so perché però mi fa pensare a lei.

Prendo il telefono dalla tasca e scatto una foto.

Portami dove vuoi tu  portami lontano e non lasciarmi piùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora