Parcheggio all'interno del cancello dell'edificio assicurandomi che sia ben distante da altre moto di persone poco attente e vado incontro alla mia amica che scende comodamente dall'auto della madre e che con molto entusiasmo mi accenna un sorriso salutandomi con la mano.
Simona mi bacia sulla guancia come ogni mattina e insieme camminiamo verso l'ennesima mattinata di tortura.
"Allora Cami, hai studiato per l'interrogazione?" Naturalmente no, penso.
"Pfff Simo, perchè devi mettermi pressione con una domanda così scontata?" Sbuffo infastidita.
Lei è la tipica ragazza bella ed intelligente a cui basta ascoltare la lezione e prendere qualche appunto per essere preparata, riuscendo ad avere sempre buoni voti; io invece sono negata con lo studio e anche se studiassi per una giornata intera, non servirebbe a niente... il risultato sarebbe sempre sotto la sufficienza.
Ingiusta la vita. Tutto agli altri. Bellezza naturale, intelligenza e simpatia. E a me? Naturalmente niente!
Nessun segno particolare, capelli castani, occhi scuri e pelle chiara, una manciata di lentiggini che al primo raggio di sole fanno capolino sopra al mio naso. Scontrosa e irascibile.
Insomma un caos racchiuso all'interno di un corpo di ragazza.
Sulla porta di classe mi incoraggia: "Ok, se ti interrogasse e sei in difficoltà, guardami che cerco di aiutarti" e mi strizza l'occhio.
Entriamo e ci sediamo al nostro posto in fondo all'aula nei penultimi banchi accoppiati.
Nel frattempo arriva anche l'unico ragazzo di classe, Andrea, che ci saluta entrambe con un bacio a stampo sulla guancia e si accomoda al suo posto, dietro di noi. Vicino a lui sta Serena.
Sere è la più seria del quartetto. Ha un aspetto un pò antiquato, sempre con i suoi jeans nuovi, mai usurati e i suoi twin set, che a volte penso li rubi nel cassetto della nonna. Ha però capelli biondi lunghi e occhi azzurrissimi. Nel complesso è una tipa che piace molto ai ragazzi.
Io e lei ci conosciamo dalle medie e abbiamo portato avanti la nostra amicizia grazie al fatto di aver scelto il solito indirizzo per far contenti i nostri genitori.
Andrea e Simona invece li abbiamo conosciuti a scuola ma si è creato un buon rapporto fin da subito.
Con insolita fortuna, non vengo interrogata... Rimandando solo l'inevitabile.
Il pensiero che prenderò comunque un brutto voto la prossima volta che la prof. Interrogherà è scontato.
Nella ricreazione, io e Serena, seguiamo Simona e Andrea che si dirigono in cortile per fumare.
"Allora Cami, che farai questo fine settimana?" mi chiede Andrea dopo un' aspirata di sigaretta, puntando dritto gli occhi nei miei.
"Non so ancora. L'idea sarebbe di starmene sotto le coperte e dormire tutto il santissimo week end". Rispondo con un alzata di spalle, distogliendo lo sguardo e concentrandomi sul fumo che gli esce dalla bocca con uno sbuffo.
Simona interviene con il suo solito entusiasmo e la voce che ti perfora i timpani: "Perchè non facciamo un'uscita tutti insieme? Io non ho il mio ragazzo questa domenica, sarei libera!!! Potremo fare un giro in centro, mangiare un gelato... Forse meglio qualcosa di caldo visto le temperature... Insomma, qualcosa da fare lo troviamo sicuramente!" E poi ci guarda con quegli occhioni da cerbiatto.
Io rispondo con la solita alzata di spalle, mentre gli altri acconsentono con molto più entusiasmo, mentre la campanella suona per annunciare l'inizio di altre noiosissime lezioni.
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Born to be Me
RomanceL'adolescenza è uno dei passi inevitabili e fondamentali verso la vita vera, forse quello più difficile da superare per Camilla, una ragazza schiva e poco incline ai sentimentalismi, che in linea con il suo carattere, sembra affrontare questo period...