Come sospettavo questo film è stato eccessivamente sdolcinato, se vogliamo usare un eufemismo. Ma così tanto da rischiare di farsi venire il diabete.
Simona e Serena son tutte eccitate e gesticolano tra loro mentre parlano dell'attore biondo fico, con gli occhi chiari; un adone insomma, con un corpo da favola e una voce che fa tremare il basso ventre. Naturalmente viene incuriosito della sfigata di turno, che magicamente diventa una strafica, di cui si innamora perdutamente... e vissero tutti felici e contenti!
Ormai questo genere di film hanno tutti la solita trama... Ed è per questo che non ho nessun interesse di vederli... Nessuna suspence, nessuna novità, tutto tremendamente piatto e noioso!
Andrea rimane un passo indietro, con la testa bassa a fissarsi le scarpe.
Mi volto appena e gli rivolgo uno sguardo da sopra la spalla, poi non resisto, mi blocco e mi giro "Che hai Andre?"
Si blocca, mi guarda, poi risponde sospirando "Niente, sono solo stanco..."
Così mi affianco e con la spalla gli do una piccola spinta, in modo amichevole.
Mi sorride sotto i baffi e mi guarda negli occhi dicendomi "Che film patetico!" e allargando il suo sorriso lancia un'occhiata alle due ragazze che ci scrutano a loro volta interdette. Mi sorprendo a sorridere anche io.
Poi Simona chiede, con il suo timbro di voce eccessivamente alto e la sua incontenibile esuberanza: "Mangiamo qualcosa insieme? Non mi va di rientrare subito a casa!"
Io alzo le spalle e rispondo "Per me va bene"
Serena invece declina l'invito perchè l'indomani c'è scuola e vuole ripassare per poi andare a letto presto.
La cena trascorre tranquilla fino a quando ad Andrea squilla il telefono.
Risponde e aggrotta subito la fronte, io e Simo ci scambiamo un'occhiata interrogativa, poi Andrea riattacca e si alza:
"Scusate bimbe, ma devo andare a casa, mamma è caduta e devo portarla al pronto soccorso"
Lo salutiamo velocemente raccomandandogli di farci avere notizie e corre via.
Rimaniamo sole e inizia un testa a testa che non avrei voluto affrontare proprio stasera.
Simona inizia "Che hai Cami? E' qualche giorno che ti vedo davvero strana."
Nei suoi occhi scorgo una vena di preoccupazione, che non le appartiene.
Lei è l'amica esuberante, che sdrammatizza sempre su tutto. Quella con cui fare le cazzate più assurde; tipo pranzare e andar via senza pagare, oppure suonare i campanelli a notte fonda, alzare i tergicristalli di tutte le auto in sosta.
Quella sempre pronta a prendere il lato positivo della cosa e vederla così in pensiero per me, mi destabilizza.
Non sono un tipo che esterna i sentimenti io. Mai.
Sono chiusa. Ermeticamente chiusa.
Per questo mio carattere risulto anche scontrosa, piuttosto scorbutica e scocciata, sembra che sia sempre insofferente.
O forse non sembra... Forse lo sono.
Ma in questo momento ho un bisogno sfrenato di sfogarmi con una persona fidata.
Forse necessito di supporto morale, di qualcuno che mi dice semplicemente che andrà tutto bene. Per cosa poi non so.
Io non ho un problema vero e proprio.
Tutto nasce dalla mia testa, esclusivamente da li.
"E' un periodo che vedo tutto nero Simo!"
Glielo confido con il cuore pesante e lo stomaco che si attorciglia.
Un sospiro profondo, come a voler espellere questo senso di oppressione che non mi fa respirare.
Non lascia i miei occhi, incitandomi a continuare.
"Lo so di esser fortunata ad avere una famiglia unita e di avere tanti amici intorno... Tutte persone che mi vogliono bene. Ma sento che mi manca qualcosa..."
Sospiro ancora, forse rassegnata, ma dopo un pò riprendo con il mio monologo
"Vedo quanto siete felici tu e Sere. Avete una persona con cui condividere tutto...e... ed io...."
Mi interrompe abbracciandomi forte, ed io rimango inchiodata sul posto con le mani appoggiate sul tavolo.
Non ce la faccio. Le effusioni, mi turbano. Quasi mi asfissiano.
Sento un forte disagio in questo momento.
E' strano come io riesca a passare da momenti positivi a momenti che mi infastidiscono a morte.
E Simona qualche istante dopo, si allontana e mi accenna un sorriso, urlando poi:
"Una cioccolata calda è quello che ci vuole!"
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Born to be Me
RomanceL'adolescenza è uno dei passi inevitabili e fondamentali verso la vita vera, forse quello più difficile da superare per Camilla, una ragazza schiva e poco incline ai sentimentalismi, che in linea con il suo carattere, sembra affrontare questo period...