Il bisogno di andare

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"Matte mi ha detto che ti unirai a noi centauri!"
Alex interrompe la cena apparentemente tranquilla, con quel suo solito fastidioso entusiasmo.
Entrambi i miei genitori alzano la testa dal piatto guardandomi con un'espressione interrogativa.
Poi mamma inizia: "Cos'è questa storia Camilla?... E poi cosa c'entri tu con Matteo?"
"Niente  mamma... l'amico di Alex mi ha chiesto se volevo unirmi a loro vista la  mia passione per le moto. E mi ha chiesto se potevo dargli una mano per  l'organizzazione del loro "fantastico week end." Mimo le virgolette con  le dita e sbuffo, scivolando di poco con il corpo sulla sedia.
"Ma non ho risposto!"
Poi  mi rivolgo ad Alex e riprendo "Il tuo caro amico Matteo..." dico con  voce acida "avrebbe dovuto aspettare una mia risposta prima di correre  da te a dirti una cosa simile."
Punto le mani sul tavolo, spingo indietro la sedia strisciandola sul pavimento e mi alzo controvoglia.
"Non verrò. Sia chiaro: Nessuno decide per me!"
Giro sui tacchi e vado in camera mia sbattendo la porta.
Non aspetto risposta e sono sicura di averli lasciati tutti esterrefatti dal mio comportamento.
Ma non mi importa. Sono furiosa.
Quell'idiota stamani mi ha fatto una ramanzina per il casco.
Poi ha riso di me per il mio modo ridicolo di reagire alla sua stupida domanda.
E adesso fa la cosa che più detesto al mondo: che qualcuno decida per me.
Sto sognando?
Mi abbandono sul letto con lo sguardo rivolto al soffitto bianco.
Rimango così per alcuni minuti, mentre cerco di sbollire la rabbia.
Qualcuno bussa piano alla mia porta.
"Non adesso!" Rispondo con un tono esasperato.
Naturalmente Alex entra lo stesso e si siede sul letto
"Cami,  per favore, prendi in considerazione questi due giorni di vacanza...  Forse allontanarti da qui ti farà bene. Credo tu abbia davvero bisogno  di staccare la spina da tutto. E questa esperienza un pò diversa dalla  solita routine, credo faccia al caso tuo!"
Lo guardo meditando sulle sue parole e poi lo liquido "Ok. Ci penserò."
Ma lui non demorde.
Oddio quanto è esasperante mio fratello!
"Dai Cami!!! Ci sarò anche io! Sarà anche un pretesto per passare del tempo insieme..."
Lo dice con un' eccitazione a cui non riesco a resistere.
Accenno un sorriso e acconsento.
"Ma lo dici tu ai nostri genitori..." Ghigno puntandogli contro il dito.

                    *******

Il  giorno della partenza si avvicina ed io, Alex e Matteo passiamo diversi  pomeriggi a decidere il percorso da fare, con le varie tappe  intermedie.
Abbiamo optato per un itinerario immerso nel  verde, lontano dal traffico e dal caos, fermandoci a visitare qualche  paesino lungo il tragitto. La partenza è fissata per il tardo pomeriggio  di venerdì, per permettere alle persone che lavorano una doccia veloce,  prima di immergersi anima e corpo in questa avventura. Le notti che  passeremo fuori saranno due, per cui dobbiamo prendere contatti con il  camping, dove ognuno di noi monterà la sua tenda. La meta sarà Siena e  dintorni e la domenica sera saremo già di ritorno.
Per l'occasione, anche io e Matteo, ci scambiamo il numero di telefono.
Non pensavo ma questo organizzare mi entusiasma.
Naturalmente non sono esaltata come i maschietti.
Ma nel mio piccolo, è un qualcosa che mi fa sorridere.
In  questi giorni ho scoperto che Matteo ripara motori ed è appassionato  della meccanica fin da piccolo e che dopo aver terminato la scuola  professionale, ha preferito lavorare invece di continuare a studiare per  prendere una laurea... Secondo lui per ciò che adora fare, non gli  sarebbe servita a niente.
E come lo capisco!
Ho  scoperto che è molto attento ai dettagli. Scrupoloso e passionale nelle  cose in cui crede e che fa. Non lascia niente al caso e in tutto ci si  butta anima e cuore.
Anche per questa piccola gita, si è fatto in quattro per accontentare tutti e non deludere nessuno.
E si sa, che per metter d'accordo un bel gruppo di persone, ce ne vuole di pazienza.
E quella davvero non gli manca.
Per tutte le mie rispostacce, per tutti i miei giorni bui, per ogni mio sbuffo e alzata di testa.
Per ogni volta che io e mio fratello abbiamo bisticciato.
Quella sua pazienza non è mai mancata.

                    *******

L'emozione che provo in questo momento è incontenibile.
Quasi  paragonabile all'entusiasmo di mio fratello che da dentro la sua stanza  grida "A che punto sei Cami? Abbiamo solo 5 minuti di tempo se non  vogliamo arrivare in Piazzetta in ritardo! Non voglio esser l'ultimo e  fare aspettare gli altri!"
Chiudo lo zaino dove ho messo le  cose primarie e necessarie per trascorrere due giorni lontana da casa:  un cambio, dell'intimo, una tuta che utilizzerò come pigiama, spazzolino  e dentifricio, un doccia/shampoo, un sacco a pelo e la mia tenda  monoposto.
Esco dalla mia camera, "Io sono pronta!" Grido.
Mi  aspettano tutti in cucina e i miei genitori a turno mi abbracciano e mi  dicono "Mi raccomando Camilla, fai attenzione. Chiamate per farci avere  vostre notizie."
"Ok, non preoccupatevi! Ci penso io a  lei!" Alex mi prende dalle spalle e faccio solo in tempo ad alzare la  mano in segno di saluto prima di esser trascinata fuori nel garage.
Prendiamo la mia moto e ci dirigiamo in centro.

Un bel gruppo di persone, di ogni età, si presenta sparpagliato nella piazzetta.
Sono tutti così confusionari ed agitati, che rimango incredula da tanto entusiasmo.
Ok, anche io sono emozionata da questa cosa, ma le persone intorno a me, sono irrefrenabili.
Urlano,  ridono, si danno pacche sulle spalle in continuazione ed il fragore dei  vari motori che si stanno piano piano radunando, inizia ad esser  paradossale.
E' un totale casino... ma è un caos che mi piace.
In  un angolo vedo Matteo di fianco alla sua moto in attesa della presenza  di tutti per poter rispiegare come si svolgeranno i due giorni  successivi. Anche se il programma è già stato illustrato, lui preferisce  sempre esser certo che tutti abbiano compreso. Forse per non aver  lamentele in seguito, o forse perché lui è fatto così.
Parcheggiamo e gli andiamo in contro.
Si vede da lontano che è esaltato da tutto questo.
Ma chi non lo sarebbe.
Anche  Alex inizia a salutare, scambiando con ognuno di loro, una stretta di  mano incrociando solo i pollici, un attirarsi reciproco, uno scontro  petto contro petto che finisce in un abbraccio, corredato di pacca sulla  spalla.
Perdo il conto di quante volte lo fa. E sorrido inebetita da questo contatto così intimo.
Non ricordo di aver mai abbracciato nessuno con così tanta foga.
Matteo mi distrae da questa scena imbarazzante "Ti senti pronta a guidare questo gruppo di scalmanati?"
Il  mio sguardo si fa serio e preoccupato, odio esser al centro  dell'attenzione "E perchè dovrei esser io a farlo? In fondo questa è  stata una vostra idea, io vi ho solo dato una mano ad organizzare. E  l'ho fatto perchè è stato Alex a chiedermelo!" rispondo seccata.
Quindi  aggiungo per esser più chiara possibile "L'unica mia intenzione di  questo viaggio è rilassarmi e godermi questi due giorni senza muovere un  dito, se non per mangiare!... Tanto a guidare ci penserà mio fratello"
Matteo  sembra sempre divertito dalle mie parole, invece di esser stizzito per  il modo poco garbato in cui gli ho risposto. Mi sorride.
Ma questo, da che pianeta arriva?
Rimango basita dal suo buonismo.
Mi risponde solo "Vedremo, Cami... Vedremo!" Strizzandomi l'occhio.
E la mia mandibola cade dall'incredulità.
Alex  ci interrompe "Allora dovremmo essere tutti" E con il pugno in aria e  la voce più alta, riprende "Io direi di darsi una mossa e iniziare  questa fantastica avventura! Wow!"
E tutti gli altri lo seguono con fischi ed urli.
Ma dove sono capitata!!!
Matteo ripete a grandi linee il percorso con le varie tappe e io rimango ad ascoltarlo.
Parla con sicurezza e risponde ad ogni singola domanda.
Rassicura alcune donne che hanno preso parte a questa avventura, con i rispettivi compagni.
Riesce ad aggregare e metter d'accordo così tante persone e così differenti tra loro.
Ha sempre quel sorriso soddisfatto sulla bocca. Ed io lo ammiro.
Io  ed il mio costante muso lungo. Il cipiglio che mi si forma sul viso la  mattina, lo porto con me fino a sera. Sgarbata con tutti e sempre  arrabbiata col mondo.
Lui il giorno.
Io la notte.

Born to be MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora