Capitolo 12 - Incertezza

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Narratore esterno

<<Dai! Avevi promesso che saresti venuto!>> <<Non ne ho voglia Gamma>> ancora con voce assonnata Zanark mugugnò contro il cuscino prima di attirare a sé il proprio ragazzo <<Lasciami! Devo prepararmi!>> <<Quindi andrai lo stesso? Da solo?>> il verde aprì un occhio osservando confuso l'altro, che gli rimandava un'espressione alquanto scocciata <<Sì! Da solo!>> cercò di divincolarsi dalla stretta del maggiore <<Tutto questo per colpa tua che non mantieni la parola data>>

Il bianco riuscì ad alzarsi nuovamente dal letto continuando a sistemarsi e a cercare oggetti colorati nella stanza <<Sei sicuro che andrai per conto tuo?>> <<E con chi dovrei andarci? Beta mi ha dato buca per portarsi dietro quella ragazza, e credo abbia fatto bene perché non credo di essere in vena per un'uscita a quattro>> sorrise tirando fuori dall'armadio gli ultimi vestiti <<Questo è un giorno importante da sempre e per la prima volta lo sarà anche per me. Finalmente non ho più paura di quello che sono anche se ho impiegato diverso tempo per accettarmi e ammettere di non essere la bugia che avevo costruito. Voglio festeggiare come si deve, divertirmi e essere felice come dovrei>>

Indeciso sul da farsi, Zanark si mordeva il labbro restando tra le coperte: tutto era pronto per la sorpresa che aveva progettato, ma teneva che usando quella carta avrebbe rovinato un'esperienza decisamente importante per il proprio fidanzato.

Allo stesso tempo trovava che quello che aveva in mente l'avrebbe resa ancor più speciale.

Quando Gamma fu a un passo dall'uscire dalla camera, allora il verde si liberò dal caldo abbraccio del letto, mugugnando.

<<Visto? So sempre come ottenere ciò che voglio>> <<Ah sì?>> <<Ovvio!>> con sguardo altezzoso il più basso lo superò raccogliendo le ultime cose necessarie, lasciandolo da solo a rimuginare su come avrebbe dovuto agire, cosa avrebbe dovuto dire in un momento del genere.

Rivolse un'occhiata al comodino in cui, tra fogli e cianfrusaglie, si nascondeva una scatoletta anonima.

Zanark non sarebbe tirato indietro davanti a nulla, era deciso e determinato anche in quella situazione, nonostante la paura di un rifiuto covasse in un angolo del suo petto; le ragioni per giustificare un 'no' da parte di Gamma erano migliaia, a detta del maggiore.

A discapito di quei pensieri a cui non amava per nulla dare credito, si vestì in fretta per poi raggiungere il bianco, che canticchiando era al termine di preparare la colazione per entrambi.

<<Wow, che mogliettina fantastica>> si avvicinò cingendogli i fianchi <<Pensi che lo sarei davvero?>> <<Certo che sì>>

Quel sorriso sulle labbra non aveva prezzo, e sapere di esserne la causa rendeva più che orgoglioso Zanark, che per una volta sentiva di aver realizzato qualcosa di buono nella sua vita, di aver trovato qualcuno per cui valeva la pena restare, qualcuno che riuscisse a tenerlo al suo fianco.

<<Ti amo davvero tanto, sai?>> <<Cos'hai stamattina?>> <<Non posso esprimere i miei sentimenti per te ogni volta che voglio?>> <<Certo che puoi, solo....>> si guardarono negli occhi per diversi secondi, leggendo l'uno in quelli dell'altro ogni emozione, ogni pensiero che li legasse <<Niente, lascia stare>>






*Angolo autrice*
questo capitolo mi fa un po' schifo, ma il prossimo è l'ultimo e lo farò strappalacrime 😂

[Zanagam] &quot;I am not gay&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora