Zanark's Pov
Lo guardo sorridere affianco a me e non posso che commuovermi, sorridere a mia volta nel vederlo estasiato di fronte a qualcosa che per lui ha davvero importanza: quest'esperienza sarà indimenticabile, e spero di renderla ancora più speciale con il gesto che farò tra un po'. Devo solo trovare il momento giusto.
<<Amore, che c'è?>> mi accarezza dolcemente il dorso della mano con il pollice girandosi verso di me, il sorriso sulle labbra ora un po' preoccupato <<Non ti stai divertendo?>> <<No, non è quello...>> sento il peso di quella scatolina nella tasca dei jeans farsi più insistente <<Allora cos'è?>> si piazza davanti a me prendendomi il viso tra le mani e fissandomi negli occhi <<Sei arrabbiato per qualcosa? So che non volevi venire...>> lo attiro a me dalla vita quando abbassa lo sguardo, pronto a staccarsi <<Ma cosa dici?>> lo bacio a fior di labbra <<L'importante è stare con te>> alza un sopracciglio ridacchiando <<Okay, oggi hai veramente qualcosa che non va>> <<E dai, non posso essere affettuoso ogni tanto?>> <<Sì, ma->> <<Niente ma, oggi è un bellissimo giorno e non accetto scuse>> lo bacio con trasporto sotto gli occhi dei passanti e del corteo che continua il suo percorso. Qualcuno ci fischia, e sento le sue labbra piegarsi dolcemente contro le mie.
<<Mi fai fare sempre figuracce>> <<Ma se stavi sorridendo!>> <<Aah, lascia stare>>
La mattinata trascorre lentamente, ma anche troppo velocemente: quando ormai siamo giunti alla piazza principale della città in cui ci fermeremo siamo entrambi stanchi e un po' affamati, ma rifarei ogni singola cosa delle ore appena passate soltanto per riavere nel mio cuore quelle sue espressioni di gioia. <<Zan, mi prendi in braccio?>> <<Ma mancano pochi metri...>> <<Ma mi fa male tutto!>> <<E va bene...>> alzando gli occhi al cielo gli faccio allacciare le gambe al mio bacino e le braccia al mio collo <<Grazie>> <<Sei sempre la solita principessa sul pisello>> <<Che battuta squallida, impegnati un po' di più>> <<Vedrai quando arriveremo a casa, come mi impegnerò>> faccio scivolare le mani sotto il suo top colorato <<Zan, dai>> mi sussurra intimorito, sapendo che qualcuno potrebbe vederci <<Che fai, già non mi resisti?>> lui arrossisce e nasconde ancora di più il viso nell'incavo del mio collo, perciò anche io smetto di stuzzicarlo, consapevole di aver vinto anche quella sfida.
La mezz'ora successiva si svolge in modo abbastanza noioso: varie associazioni hanno tenuto discorsi e interviste, e molte persone parlano tra loro in mezzo alla piazza, o comprano gadget ricordo ai vari stand presenti. <<Piccolo, puoi aspettarmi qui un secondo? Devo andare a salutare un amico che ho appena visto tra la folla>> <<Però non lasciarmi qui, eh>> <<Ma figurati>> lo bacio sulla fronte e poi mi allontano, il cuore che batte forte nel petto tanto da sembrare di stare per esplodere, il rumore e il vociare della gente ora lontano mentre mi incammino verso il palco principale, al centro del luogo in cui ci troviamo.
Mi avvicino a una donna parte dello staff, sottovoce le dico ciò di cui ho bisogno e lei, dopo un sorriso comprensivo annuisce e mi scorta verso le scalette che portano alle 'quinte' del palco <<Può aspettare qui fino alla fine del discorso che sta tenendo il nostro sindaco. Lui stesso lo annuncerà e allora potrà salire, va bene?>> nervosamente annuisco, sistemandomi i vestiti <<Andrà tutto bene, vedrà>> <<Lei dice?>> ridacchio in preda all'ansia che non vuole farsi domare <<E se rovinassi tutto così?>> <<Non accadrà, sono sicurissima che dirà di sì>> mi porge una bottiglietta d'acqua <<Beva, prima che che svenga dal panico>> la ringrazio ridendo, e in quei pochi istanti che si succedono il tremore alle mani si ferma e i sensi riprendono il loro potere, facendomi ritornare lucido.
La donna rimane con me per chiacchierare un po' e accettarsi che io stia bene, così le racconto di me e Gamma fino a che non sento il mio nome venir pronunciato dal sindaco che sta parlando al microfono <<Sta per salire sul palco qui con noi una persona>> sorrido di riflesso <<Non è un ospite 'importante', ma sono sicuro che ci regalerà qualcosa di davvero importante. Zanark, vieni qui>> mi alzo in piedi <<Grazie>> <<Andrà benissimo, vai>> saluto un ultimo cenno e poi percorro le scalette che mi portano infine accanto al sindaco, che mi invita ad avvicinarmi e prendere in mano il microfono.
<<Buongiorno a tutti...Vorrei essere breve e conciso, ma allo stesso tempo farvi capire quanto per me questa sia un'occasione d'oro per dimostrare a una persona quanto io tenga a lei>> sorrido <<e la ami>> cerco tra la folla lo sguardo di Gamma, e quando lo incrocio lo trovo confuso, senza che abbia la minima idea di cosa stia accadendo. Mi fisso su di lui e quando lo nota arrossisce, domandandomi silenziosamente cosa io stai facendo <<La nostra relazione va' avanti da diverso tempo, ma forse non tutti penserebbero sia abbastanza per questo. Eppure io mi sento pronto, sono sicuro di ciò che voglio e nonostante pensassi non fosse il modo migliore per dirlo, ora ne sono più che convinto. Voglio che tutti lo sappiano, che siano testimoni del nostro amore>> mi riavvio i capelli con una mano <<Gamma>> le sue guance si arrossano ancor di più <<Vuoi sposarmi?>>
In men che non si dica tutti si girano nella sua direzione, sconvolti e contenti tanto quanto lui, che comincia a piangere di gioia mentre viene accompagnato in fretta verso il palco da qualcuno.
Quando me lo trovo davanti non riesco a credere che stia accadendo veramente <<Non piangere...>> gli asciugo delle lacrime con la mano libera, imprimendo nella mia memoria il suo volto in questo istante, i suoi occhi, le sue labbra rosee <<Anche tu stai piangendo, scemo>> ridacchiando mi inginocchio, prendo dalla tasca la scatoletta che per tutto questo tempo è rimasta nascosta, impaziente di mostrarsi <<Gamma...Vuoi sposarmi?>>
Per qualche secondo tutto è avvolto nel silenzio, le persone ci guardano in attesa, lo sguardo acquoso del mio ragazzo si scontra con il mio, entrambi tratteniamo il fiato <<Sì!>> si getta tra le mie braccia ma nonostante cerchi di afferrarlo in tempo tutti e due cadiamo a terra, uno sopra l'altro <<Sì, lo voglio!>> mi prende il viso baciandolo con passione ed un applauso di leva dal basso, acclamandoci furiosamente.
Restiamo a guardarci per infiniti istanti, stringendoci <<Avevo paura che ti saresti vergognato...>> <<Non me l'aspettavo affatto, ma è stato bellissimo>> <<Ti amo così tanto, Gamma>> <<Anche io Zan, e voglio amarti per tutta la vita>> <<Allora alziamoci e andiamo a farlo subito!>> <<Cosa stai dicendo?>> ridacchia sorpreso <<Ho detto che voglio sposarti, e lo farò adesso>> <<Sei il solito idiota>> mi bacia portando le braccia al mio collo <<E se ti avessi detto di no?>> <<Non avresti potuto dire di no a uno come me>> <<Attento a quello che dici>> <<Ah sì?>> sorrido avvicinandomi al suo viso <<Sì>> mi bacia nuovamente ricambiando il sorriso, prendendomi in giro per i miei modi di fare, che in realtà ama alla follia.
Esattamente come io lo amo alla follia.
*Angolo autrice*
okay, faccio schifissimo per aver lasciato la storia a sé stessa proprio sul finale, ma avevo promesso che sarebbe stato dolce e strappalacrime so here it is🥺
picchiatemi pure per il ritardo
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[Zanagam] "I am not gay"
Fanfiction{Scusatemi in anticipo per gli errori di battitura nei capitoli} Per aiutare il suo migliore amico nell'accettare la sua omosessualità, Beta accompagna Gamma in un bar gay, in cui lui incontrerà Zanark, che definitivamente gli farà cambiare idea.