Capitolo 3 - Appuntamento

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Narratore esterno

<<Guardati, sei un figurino!>> Gamma aveva schiuso la bocca, ammirandosi allo specchio e quasi non riconoscendosi: era sempre il solito, eppure quegli abiti gli donavano un'aria più sensuale, più sicura di lui <<Hai fatto davvero un bel lavoro>> <<Tutto per te>> gli fece un occhiolino per poi spingerlo verso la porta <<Puoi tornare anche domani mattina, eh>> <<Ti sei organizzata con qualcuna, vero?>> <<Può darsi>>

Una volta fuori di casa Gamma si incamminò verso la sua auto nera con le chiavi in mano. Si chiedeva come sarebbe andata quella serata, se Zanark volesse davvero solamente una sveltina oppure un vero appuntamento.

Lui era più propenso a credere nella prima opzione.

All'interno dell'abitazione dell'altro ragazzo, invece, egli si affrettava a sistemarsi i vestiti davanti al grande specchio nel primo corridoio, ripassando velocemente tutti i punti della lista: la tavola era imbandita, la sala cinema pronta all'uso, la piscina interna riscaldata e la camera da letto in ordine.

Ovviamente in ogni cassetto di ogni stanza c'era almeno un preservativo, Zanark era previdente.

Aveva intenzione di far cadere ancor di più l'albino ai suoi piedi, e renderlo suo per tutta la notte. Sperava che il suo ospite non fraintendesse il tutto: era stato colpito dal suo modo di fare distaccato e un po' timido, dal suo viso, dal suo corpo...

Non vedeva l'ora di scoprire di più su di lui, in qualsiasi senso possibile.

La macchina venne parcheggiata sul cortile di ghiaia della grande casa e quando Gamma chiuse la portiera dietro di sé trovò Zanark ad aspettarlo all'entrata di quella che poteva essere definitiva una villa <<Mi aspettavo qualcosa di diverso...>> si salutarono con un sorriso e Gamma poté già avvertire su di sé lo sguardo prepotente del verde spogliarlo, e l'imbarazzo gli colpì il viso, arrossandolo <<Dai, entra>>

Durante tutta la cena i due uomini si lanciavano occhiate e parlottavano tra loro di argomenti comuni, imparando a conoscere piccole cose della vita privata di chi stava loro di fronte.

Gamma dovette ricredersi sulle aspettative che aveva formulato sul ragazzo: quel tavolo decorato con petali di rosa e una candela come centro tavola era molto romantico.

Ma forse voleva solo prenderlo per la gola.

Gamma's Pov

<<È stato tutto molto buono, grazie>> mi pulisco la bocca con il tovagliolo mentre lui si alza, raggiungendomi <<Hey Gamma, sai nuotare?>> <<Sì, ma non ho portato nulla con me>> arrossisco leggermente all'idea di vederlo in costume davanti a me.

No, non pensarci.

<<Non ti preoccupare di nulla, ci penserò io>> <<Se la metti così...>>

Poco dopo mi guida verso una parte che non avevo notato della casa, adibita esclusivamente a una piscina al coperto in una stanza dal pavimento e dal soffitto blu su cui si riflette l'acqua.

Due pareti a lato della vasca di marmo sono ricoperte di specchi.

<<Ti aspetto qui, tu puoi andarti a cambiare nel camerino lì a destra, nel caso non volessi farlo di fronte a me>> una risatina maliziosa gli scuote il petto, e so cosa vuole dare ad intendere con quella frase. Di lì a poco dovrà vedermi semi-nudo, così come sarà anche lui... Questa situazione non porterà a nulla di buono, ma non posso di certo scappare ora.

Uscendo dallo stanzino qualche minuto dopo rimango incantato alla vista che mi si presenta agli occhi: Zanark si è già tuffato in acqua, con le mani si tira indietro i capelli bagnati che gli ricadono sulla schiena. Le sue braccia muscolose quanto il busto sono attraversate da piccole goccioline che gli scorrono sul corpo.

È semplicemente bellissimo.

Mi avvicino al bordo della piscina a passo lento, la testa chinata per non mettere in evidenza il mio imbarazzo; cerco di non pensare a che tipo di ragazzo ho a qualche metro da me, a ciò che può farmi, a quello che mi sta facendo provare. <<Che fai, non vieni, Gamma?>> <<S-Sí>>

Con delicatezza infilo prima i piedi nell'acqua che trovo piacevolmente calda, e poi il resto del corpo. Senza fretta lui nuota verso di me, fissandomi negli occhi.

<<C'è un motivo per cui ti ho invitato qui, stasera>> <<Lo so>> la mia voce si è trasformata in un sussurro flebile <<Mi hai attirato sin dal primo momento, Gamma>> le sue mani mi accarezzando le spalle, immergendosi poi e arrivando alla la mia vita <<Zanark>> <<Dimmi>>

È evidente che si sta trattenendo dal fare ciò che vorrebbe: il suo sguardo profondo saggia la mia pelle pregustandone già il sapore proibito.

<<Non voglio che domani sia tutto finito>> <<Non sarà così>>

Le sue labbra finalmente si uniscono alle mie e proprio come il bacio che ci siamo dati questa mattina è passionale, intenso, riflette ciò che lui desidera da me e la mia volontà di abbandonarmi alle sue attenzioni.

<<Ti farò stare bene, vedrai>> <<Non ci credo>> decido di provocarlo mordendogli il labbro, ma quella mossa intraprendente aumenta solo la foga che impiega nel cominciare a baciarmi il collo, le clavicole <<Ne riparleremo quando mi implorerai>>

[Zanagam] &quot;I am not gay&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora