Chapter 14 - Kidnapping.

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Capitolo 14 - Rapimento.

Quella sera Harry dormì nel dormitorio di Grifondoro per la prima volta, quell' anno. Tutto quel rosso-oro lo accecava, forse stava meglio a Serpeverde...
Forse stava meglio con Draco.

Si sentiva un vuoto nel petto. Mentre guardava la culla vuota di Ted -il quale aveva preferito rimanere con Draco-, ripensava a come si era svolta la giornata.

Aveva perdonato Ron, dopo tutto quello che gli aveva fatto passare. Ma aveva litigato col biondo, la persona che gli era sempre rimasta accanto durante quegli orribili mesi. Ne era valsa la pena?
Preferiva davvero Ronald, un suo vecchio amico, in confronto al ragazzo che amava?

Decise che il mattino seguente gli avrebbe parlato. E sarebbe anche potuta andare così, ma Malfoy non si fece vedere per tutto il giorno. E nemmeno quello dopo, e quello dopo ancora. Non vedeva nemmeno più Teddy, che probabilmente stava ancora con Draco.

Nel frattempo Ron era molto strano, sembrava quasi maniacale nei confronti di Harry. Non lo lasciava solo un attimo, gli stava sempre appiccicato.

Un giorno di marzo, poco prima della primavera, ci fu una gita ad Hogsmeade. Accompagnato da Ronald andò da Mielandia e da Zonko, rifornendosi di caramelle e scherzi.
"Harry, vieni di qua. Là in fondo c'è un negozietto che vende accessori per il Quidditch!"

Lo prese goffamente per un braccio, stringendo forte la presa, e senza aspettare la risposta di Harry lo trascinò fino in fondo alla via. Era un luogo buio e disabitato, c'era un forte odore di marcio e un silenzio inquietante. Erano in un vicolo cieco.

I mattoni alle pareti della strada erano ricoperti di muschio e l'aria era umida e gelata. Il cielo pocoprima celeste era divenuto oramai plumbeo, e le nuvole grigie promettevano pioggia.

Harry riusciva a malapena a vedere i contorni della figura di Ronald. Il luccichio degli occhi del rosso, però, non sfuggì a Potter. Uno sguardo sádico era posato sul moro, e una luce folle illuminava le iridi celesti di Weasley.

"Lumos" sussurrò Harry. Allungò il braccio che reggeva la bacchetta, e riuscì meglio a vedere dove si trovavano. Ron lo fissava con un sorriso malevolo, e il moro non fece in tempo a parlare che il rosso gli afferrò una spalla e si Materializzó.
Harry non sapeva dove di trovava ma il silenzio perseverava.

Il buio incombeva ancora su di lui ma questa volta, quando cercò la bacchetta, non la trovò. Il panico si impossessó del suo corpo. Era steso al suolo, sulla roccia fredda. Sentì un rumore, e una porta -che ancora non aveva notato a causa dell'oscurità- si aprì.

Un uomo incappucciato, avvolto in un mantello nero, avanzava verso di lui. Aveva una maschera sul viso, che lo rendeva irriconoscibile.
"Harry Potter". La voce era bassa e profonda, roca.

"Chi sei? Dove sono?" Harry prese subito a parlare ma una risata orribile lo bloccò. Quel suono gli perforava la pelle, era raccapricciante.
"Vuoi davvero sapere chi sono?" In quel momento, con un gesto della bacchetta, la maschera si dissolse, rivelando il volto dell'uomo.

"Malfoy?" Harry rimase ad osservare Lucius: i capelli biondo platino che cadevano sulle spalle, la solita espressione di ghiaccio inespressiva e gli occhi grigi come quelli del figlio.
"Che cosa vuoi da me, Lucius?"
Harry lanciò un' occhiata torva all'uomo.

"Oh nulla, vogliamo solo ucciderti"

Il moro non si stupì più di tanto, infondo cercavano di ucciderlo sin dalla nascita.
Poi si ricordò del sogno. La stanza col lampadario di cristallo, le risate malefiche, " Il ragazzo chiederà scusa a Potter, e alla fine lo condurrà dritto a noi".

Ma certo! Era Ron il ragazzo! Pansy allora non mentiva... Ron era davvero sotto la Maledizione Imperius ed Harry era stato uno stupido a lasciare Draco.

"Se mi volete morto, perché non mi uccidi ora?"
Malfoy rise nuovamente, quella risata piena di odio e disprezzo.
"Prima voglio divertirmi un po'..."

Harry sapeva già che lo avrebbe torturato.
"Imperio!"
Lucius rimase sorpreso, quando si accorse che il moro sapeva perfettamente resistere alla Maledizione. Già al quarto anno ci era riuscito con Moody.

"Draco verrà qui e mi salverà" disse con respiro affannato.
Lucius fece una faccia schifata
"Draco non arriverà mai. Se lo farà, sarà troppo tardi per te!"
Harry sorrise. Amava Draco e si fidava di lui.

"CRUCIO!"
Potter iniziò ad urlare di dolore, si contorceva sul pavimento ghiacciato. Lame affilate gli squarciavano il petto, la testa gli scoppiava e la gola gli bruciava. Quando tutto cessò, Lucius riprese a parlare.

"Mio figlio ti ha abbandonato. Morirai, Harry Potter."
Un debole sorriso si dipinse sul viso del moro, e una calda e solitaria lacrima si riversó sulla sua guancia.

Prima che Malfoy uscisse, parlò con voce debole.
"Draco mi ama. Non mi ha abbandonato e mai lo farà."


Heyyy, ho scritto una nuova storia chiamata Amatorium Copulum, è sempre una Drarry e la potete trovare sul mio profilo <3

Sei Carino Quando Arrossisci - Drarry- CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora