Capitolo 15: If today was your last day

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Dopo aver accettato di andare con lui, Harry ha preso la mia mano e mi ha praticamente trascinato fino ad una auto nera metallizzata in cui è andato immediatamente a sedersi dal lato del guidatore, facendomi dedurre che saremmo stati io e lui soli senza autista e devo dire che questo un po' mi incuriosisce.

Vedo che lui entra subito nell'abitacolo perciò decido di seguirlo, mi da a stento il tempo di sedermi e chiudere la portiera per poi partire a massima velocità verso una destinazione a me ignota, cosa che da curiosa inizia a diventare sempre più fastidiosa.

"Harry, dove stiamo andando?" Distolgo lo sguardo dalla strada per puntarlo verso il ragazzo al mio fianco
"Abbi pazienza" Risponde in modo secco mordendosi leggermente il labbro inferiore, cosa che mi provoca dei brividi in tutto il corpo.
Mi arrendo dal tirargli fuori qualche informazione perché se conosco un minimo Harry, e lavorare ogni giorno con lui mi ha permesso di conoscerlo molto bene, lui non parlerà fino a quando non saremo arrivati quindi appoggio la testa sul finestrino e rivolgo lo sguardo verso la strada: i palazzi e i grattacieli sfrecciano veloci davanti ai miei occhi in un modo quasi ipnotizzante e senza accorgermene mi addormento.



Apro lentamente gli occhi quando un dosso preso con l'auto mi fa sobbalzare e di scatto mi sistemo sul sedile sfregando le mani sul viso "Harry da quanto siamo in macchina? Ormai siamo quasi fuori città" dico notando che i grattacieli sono stati sostituiti da immense distese di verde. Ovviamente è stato inutile anche solo chiederlo perché in risposta ricevo un lieve sorriso accompagnato dai suoi occhi rivolti su di me che stranamente sembrano essere "dolci" e non le solite pozze blu, così severe e criptiche.

Quasi non lo riconosco, dov'è lo stronzo e tormentato Harry?

Sbuffo cercando di attirare la sua attenzione ma con scarso successo quindi allungo la mano verso lo schermo digitale e collego la radio spulciando tutte le mie stazioni preferite sperando di trovare una bella canzone da ascoltare e poi eccola: sembra perfetta per il momento e a quanto pare anche Harry sembra accorgersene rivolgendomi, di sottecchi, uno sguardo molto profondo dopo aver riconosciuto la melodia di "Secrets" degli OneRepublic.

Le parole della canzone mi entrano in testa come se qualcuno mi stesse parlando.

Tell me what you want to hear
Something that were like those years
Sick of all the insincere
So I'm gonna give all my secrets away
This time, don't need another perfect line
Don't care if critics never jump in line
I'm gonna give all my secrets away

Mentre la canzone continua a riecheggiare dentro l'auto Harry rallenta e si ferma in uno spiazzo posizionato in un luogo immerso nel nulla ma non gli presto molta importanza in un primo momento perché dopo aver spento il motore lui gira il busto per rivolgersi verso di me e per incatenare i nostri occhi.

Oh, got no reason, got not shame
Got no family I can blame
Just don't let me disappear
I'mma tell you everything

So tell me what you want to hear
Something that were like those years
Sick of all the insincere
So I'm gonna give all my secrets away
This time, don't need another perfect line
Don't care if critics never jump in line
I'm gonna give all my secrets away

Anche se non sto parlando con il testo della canzone gli dico tutto ciò che vorrei poter dire ad alta voce:  so quanto lui sia complicato glielo leggo ogni giorno negli occhi, so che il suo egoismo e la sua cattiveria servono per nascondere il dolore, glielo leggo dentro perché anche per me è così e lui lo sa.
Non si può spiegare il legame che ci unisce, quanto sia forte il filo che ci lega, impossibile da spezzare per quanto io ci abbia provato e riprovato.

"Elena siamo arrivati, seguimi" Quando dalla sua bocca esce il suo di quelle parole mi accorgo che la musica è finta e i miei piedi sono di nuovo a terra.
Ora riesco a concentrarmi meglio sul paesaggio circostante e noto che, come avevo già accennato prima, siamo in mezzo al nulla. 

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