Capitolo 14: Non sai quanto ti ho cercata

82 23 16
                                    

Questa notte ho dormito veramente poco, sapere che Harry era a pochi metri da me per tutto il tempo mi ha reso irrequieta, ho cambattuto per ore tra sentimenti e ragione senza che uno dei due prevalesse, lasciandomi immobile a guardare il soffitto illuminato dalla luce della luna che filtrava dalla finestra del mia stanza.

La sveglia avrebbe dovuto suonare alle 07:00 ma io avevo gli occhi aperti da molto già, quindi la disattivo prima di alzarmi dal letto, infilo le infradito e una giacchetta, dato che l'aria si è raffreddata rispetto a ieri e mi dirigo verso il salone per chiamare Harry.

Inutile dire quanto è stata profonda la delusione nel trovare il divano vuoto, era andavo via senza dire nulla, ma non potevo aspettarmi che Harry cambiasse dall'oggi al domani.
Anche se in fondo ci avevo sperato, so che ho sbagliato a farlo.
Stropiccio gli occhi per il sonno e cammino sconfitta verso la cucina, inizio a preparare in maniera meccanica la colazione; metto la cialda dentro la caffettiera, esco dal frigo il Thé al limone, prendo dalla credenza i biscotti e poggio tutto sul tavolo accanto al bigliettino.

Aspetta un attimo... un bigliettino?

Ripercorro i miei passi fino a trovarmi di nuovo di fronte al tavolo della cucina in cui vi si trova poggiato sopra un foglio, che ovviamente non è mio. Sento il battito accelerare e un briciolo di speranza fare breccia nel mio cuore:

"Dolce Elena, grazie per la bella serata, sono andato via perché ci sono delle cose importanti che devo fare, spero tu capisca.
P. S. Mi farò perdonare
-H"

E come per magia tutta la delusione viene spazzata via dall'emozione, lui riesce sempre a toccarmi il cuore, non importa che il gesto sia bello o brutto, platonico o insignificante, lui è Harry, lui cambia sempre le carte in tavola e stravolge ogni situazione come una tempesta inarrestabile.
Gli è bastato scrivere qualche parola su di un pezzo di carta per far girare la mia intera giornata intorno a lui, per farmi pensare così intensamente a lui...

Voglio vestirmi in fretta per andare in ufficio e rivederlo, lui è la mia droga preferita, mi è bastato averlo per una volta e ora non riesco più a farne a meno. Fingere che io possa essere amica sua è una sciocchezza, lo sapevo come sapevo che sarebbe finita con me che mi innamoravo.

Innamorarmi di lui... È una cosa così grande, non penso di poterla gestire, mi terrorizza.

Cammino a passo svelto verso la camera da letto per prendere le prime cose che mi capitano, una maglietta viola chiaro e un pantalone grigio aderente, poi mi dirigo verso il bagno per fare una doccia.
Non c'è cosa migliore per far camminare di nuovo il mio cervello dato che al momento è totalmente lobotomizzato da Harry.

Un'ora passa così in fretta da non accorgermi che sono quasi in ritardo quindi tutti gli sforzi fatti per rilassarmi vengono sprecati, ma poco conta, ora devo sbrigarmi per andare in ufficio e questo mi elettrizza perché voglio davvero rivederlo, capire se in lui è cambiato qualcosa.

Lascio da mangiare a Thor ed in fretta e furia raggiungo la metro, per tutto il tempo ho sentito una strana sensazione addosso ma l'ho giustificata col fatto di non aver dormito pochissime ore.

Povera illusa, ti sei fatta fottere il cervello da questo ragazzo ecco la verità!

In men che non si dica entro all'Avion dove quella strega di Brianna al mio ingresso mi guarda come se fossi la sua peggior nemica; questa ragazza si è bruciata il cervello dal troppo ossigeno usato sui capelli, non smetterò mai di dirlo.
Ma niente, neanche lei, riuscirebbe a farmi perdere il buon umore perché so che lo rivedrò tra qualche secondo.
Percorro a passo svelto il corridoio accennando sorrisi e saluti a tutti i miei colleghi fino a quando non raggiungo la porta dell'ufficio, busso e senza aspettare entro "Buong-"

Behind The MaskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora