5° Capitolo - L'errore più grande

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Non sono riuscita a finire, mi si stanno riempiendo gli occhi di lacrime

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Non sono riuscita a finire, mi si stanno riempiendo gli occhi di lacrime. Edoardo se ne accorge e porta la sua mano sul mio viso, per accarezzarmi.

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Venerdì, 2 Febbraio 2018

Oggi è il grande giorno. Ansia? Beh, ormai è il mio secondo nome.
È tutta settimana che non penso ad altro e forse è un bene che sia arrivato questo maledetto momento. Finalmente potrò sapere qualcosa in più di lei, Sara Luce, e di loro come coppia.
Potrà sembrarvi stupido e assurdo, e spero non mi giudichiate per questo perché, credetemi, so che è sbagliato e che non dovrei proprio pensare a lui... ma avete mai sentito dentro di voi un qualcosa che vi fa agire senza ogni ragione? Qualcosa che vi toglie completamente la parte razionale di voi, perché ogni cellula del vostro corpo segue il cuore? Sono sempre stata una persona molto razionale, poco impulsiva, ma Edoardo mi sta cambiando.
Ricevo una chiamata sul telefono del lavoro: è lui.
«Ehi, ciao!»
«Ciao Ele, come stai?» chiede, gentilmente.
«Bene, grazie... finalmente è venerdì!», una delle mie classiche risposta evasive.
«Ascolta, ho un problema con le icone social del sito per la gelateria. Puoi venire qui un attimo ad aiutarmi?»
Lavoriamo in due stanze diverse, ma sullo stesso piano. Lui si occupa dei codici per lo sviluppo dei siti, mentre io sono quella che crea tutta la parte grafica.
Mi alzo e vado nella stanza accanto, raggiungendo la sua scrivania.
«Eccomi!», gli sorrido e lui ricambia.
«Guarda come si vedono, sembrano distorte», spiega, facendomi vedere l'anteprima del sito.
Provo a verificare i link e le dimensioni delle immagini, ma è tutto corretto - le ho fatte io, ne ero abbastanza sicura, anche se posso sempre sbagliare. Entro allora nella parte relativa i codici che, anche se non è ciò che gestisco quotidianamente, è comunque di mia conoscenza. Ecco l'errore!
«Guarda, questa stringa di codice varia le dimensioni delle immagini, ecco perché non le visualizzi correttamente.»
Gliela sistemo e mi giro verso di lui. Mi sta fissando mentre con la mano accarezza il mio braccio e dice: «Meno male che ci sei tu!»
Oh, no... no, Edoardo dannatissimo Quarti! Non puoi farmi questi occhi e accarezzarmi così. Smettila, maledizione ai cupidi!
«Ma smettila... era una scemenza, altrimenti non lo avrei mai trovato!»
Lo accarezzo sulla schiena e me ne vado.

Al ritorno della pausa pranzo trovo un post-it sulla mia scrivania:

RALPH
SPACCATUTTO

🖤

Guardo le mie colleghe, cercando di capire chi è il mittente.
«È passato Edo, lo ha lasciato lui», dice Giulia.
«Ah, ok... grazie!», le rispondo con un sorriso imbarazzato.
Quanto è stupido?
Lo vedo passare e gli faccio la linguaccia e lui in risposta mi fa l'occhiolino.
Addio, è stato bello! Ciao amici, ciao famiglia, ciao presidente della Repubblica... Ricoveratemi.

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