11° Capitolo - Sorprese

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Hero, questo ragazzo alto, affascinante e con degli occhi incredibilmente magnetici, mi sta guardando e io non sono più in grado di formulare una misera parola

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Hero, questo ragazzo alto, affascinante e con degli occhi incredibilmente magnetici, mi sta guardando e io non sono più in grado di formulare una misera parola.

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Lunedì, 07 Maggio 2018

È passato più di un mese dalla serata a casa di Carlotta. Cosa è successo? Facile: lui si è allontanato, ha iniziato a pubblicare storie su Instagram e ho visto che una delle sorelle lo ha taggato in pranzi, cene e uscite dove c'era anche la sua ragazza. Posso lamentarmi e dire qualcosa? No, ovviamente. So di lei, sapevo di lei, non potevo di certo aspettarmi, dopo i confronti sconclusionati avuti, che potesse prendere una decisione in mio favore e dimostrare di tenere a me.

Naturalmente tutto questo mi fa male, ho passato un mese infernale, ma non voglio farglielo vedere e quindi a lavoro sembro la persona più felice al mondo.

«Eleonora, potresti venire un attimo nel mio ufficio?», domanda Pietro.

«Sì, arrivo.»

Pietro è il nostro capo, uno dei soci dell'azienda, è molto giovane e ha sempre detestato le formalità, quindi ci rivolgiamo a lui con molta tranquillità... il più delle volte.

«È successo qualcosa? Ho fatto qualche casino?»

«No no, stai tranquilla! Chiudi le porte e siediti un attimo, ma è una cosa bella», mi rassicura.

«Eccomi, dimmi tutto!»

Sorride e comincia a spiegare: «ho una proposta abbastanza impegnativa da farti, cara Eleonora. Ho visto quanto sei dedita al lavoro, vedo che hai proprio una forte passione per la grafica, ma ho come la sensazione che ti manchi qualcosa, sbaglio?»

Scuoto la testa per fargli capire che ha ragione, anche se non comprendo dove voglia arrivare con questo discorso.

«Bene... nel pomeriggio arriverà un ragazzo da Londra che, nonostante la sua giovane età, ha un ruolo importante per un gruppo che conoscerai sicuramente: Condé Nast.»

«Oh, wow... e come mai viene qui da noi? Cioè, senza offesa...»

Maledizione, Eleonora!

«Beh, la domanda è lecita e me la porrei anche io fossi in te», ride e poi continua, «comunque, viene da noi perché il gruppo gli ha chiesto di visitare le più importanti aziende Europee e prendere da ognuna nuovi spunti. Sostanzialmente vuole vedere come lavoriamo, il processo creativo, l'elaborazione, un po' tutto. Loro ci guadagnano freschezza e nuove idee, noi aziende delle possibili collaborazioni e una sorta di pubblicità. So che tu hai lavorato e studiato in Inghilterra, magari puoi aiutarlo ad ambientarsi...»

«Sì, non c'è problema», dico, tendando di mascherare il panico. Un importante rappresentante della Condé Nast, inglese, qui per studiare l'azienda... e lui a chi pensa? Me?

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