CAPITOLO 10

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Il cervello rimane come paralizzato, avevo paura che un giorno sarebbe accaduto ma non pensavo che succedeva in questo modo.

Mi alzo e mi metto subito qualcosa, Chris fa lo stesso appena siamo pronti ci guardiamo e vedo negli occhi di Chris molta paura mista a pentimento, mi giro di nuovo e guardo mio padre insieme a Nate. Nate mi guarda come disgustato misto a rabbia, invece lo sguardo di mio padre è quello che mi fa più paura, ci guarda sconvolto, vedo che guarda Chris con uno sguardo di pura rabbia.

Nate: assurdo non ci voglio credere.

Taylor: Nate.

Nate mi guarda e sene va, lo guardo andare via la mia testa mi dice di andare da lui ma il mio cuore mi dice di restare. Rimango immobile e Nate scompare, appena va via mi giro e vedo mio padre che tira un pugno a Chris.

Robert: brutto bastardo, mia figlia cazzo la conosci da quando era una bambina.

Taylor: papà.

Robert: tu zitta con te parlo dopo. Mi fidavo ero sicuro che non la toccavi e invece sei solo un pezzo di merda.

Taylor: lo voluto anche io, non sono stata costretta lo volevamo entrambi.

Robert: in questo momento mi fate davvero schifo e Chris tu per me sei morto.

Taylor: dove stai andando?

Robert: a casa e tu vieni con me.

Guardo Chris e poi guardo mio padre.

Taylor: non posso venire adesso.

Robert: Taylor.

Taylor: niente Taylor papà, per adesso non lo lascio da solo.

Mio padre mi guarda e sene va via, mi giro e guardo Chris vedo solo tristezza unita a rabbia.

Chris: vai a parlare con il tuo ragazzo.

Taylor: io voglio stare qui, voglio parlare con te.

Chris: parliamo dopo per adesso vai a chiarire le cose con il tuo ragazzo.

Taylor: ok va bene.

Apro la porta e scendo le scale, appena arrivo davanti alla porta di Nate busso un paio di volte fino a che non mi apre.

Taylor: possiamo parlare per favore?

Nate: non voglio parlare, anzi nel frattempo che sei qui prendi le tue cose.

Taylor: ok.

Entro dentro e prendo varie cose, appena finisco lo guardo.

Taylor: mi dispiace davvero tanto.

Nate: quando ti ho chiesto di stare con me sapevo che era un'impresa, ma sai avrei preferito la verità invece delle bugie, invece di scoprirlo in quel modo.

Taylor: mi dispiace volevo dirtelo ma ogni giorno diventava sempre più difficile fino a che ho deciso che quella era l'ultima volta.

Nate: da quando va avanti?

Taylor: da tre mesi.

Nate: assurdo be vuoi sapere una cosa non sarebbe stata l'ultima volta, tu lo ami.

Taylor: non è vero.

Nate: se non lo amavi non facevi quello che hai fatto.

Taylor: mi dispiace davvero tanto.

Nate: anche a me e sai una cosa divertente che ero venuto per dirti di partire con me per una piccola vacanza, che stupido io pensavo a noi e tu ti scopavi un altro.

Taylor: Nate.

Nate: ora vattene Taylor non voglio guardarti.

Taylor: va bene.

Prendo il borsone e chiudo la porta, appena esco salgo le scale e vado da Chris.

Chris: comè andata?

Taylor: ci siamo lasciati.

Chris: mi dispiace.

Taylor: dispiace anche a me ma la verità e che non lo amavo abbastanza.

Chris: senti Taylor ascolta.

Taylor: cosa?

Chris: e meglio dimenticare tutto.

Taylor: che cosa non vuoi lottare con me?

Chris: no mi dispiace ma non posso e non posso continuare a fargli del male a tuo padre.

Taylor: Chris io ti amo.

Chris: io non ti amo Taylor mi dispiace.

Appena lo dice il mio cuore viene frantumato in mille pezzetini, come sempre speravo nell'impossibile.

Lo guardo e vado nella mia camera, prendo un borsone e gli metto varie cose.

Taylor: Appena posso torno a prendere quello che mi manca, seno meli puoi mandare o spedire fai tu.

Chris: va bene e Taylor mi dispiace.

Taylor: a me dispiace amarti.

Lo guardo un ultima volta e con il cuore a pezzi torno a casa, appena apro la porta mio padre mi guarda.

Taylor: prima che dici qualcosa mi dispiace davvero tanto.

Robert: mia figlia con il mio migliore amico.

Taylor: mi sono innamorata non puoi decidere chi amare.

Robert: sei una ragazzina e lui è un uomo adulto.

Taylor: lo so ma lo amo.

Robert: be se devi rimanere qui e devi ancora parlare con me voglio che lo dimentichi.

Taylor: papà.

Robert: no Taylor mi dispiace ma per me lui è morto e voglio che anche tu fai la stessa cosa.

Taylor: non mi puoi obbligare.

Robert: invece posso sono tuo padre.

Taylor: ho quasi 18 anni papà.

Robert: non mi interessa.

Taylor: se mamma era qui magari capiva quello che provavo.

Robert: già dovevo fare come tua madre che ti ha abbandonato, ti dovevo lasciare da qualche parte.

Appena lo dice, lo guardo e provo solo odio, prendo le mie cose e vado via.

Robert: dove stai andando?

Taylor: lontano da te, da Chris e da Nate lontano da tutti e papà non mi cercare.

Robert: non puoi sparire in questo modo sei minorenne.

Taylor: va bene vado dai nonni, per un pò non mi cercare.

Prendo le valigie ed esco fuori, appena si ferma un autobus salgo e vado via. Voglio ricominciare, dimenticare tutto quanto.

THE BEST FRIEND OF MY FATHERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora