Demons

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When you feel my heat
Look into my eyes
It's where my demons hide
It's where my demons hide
Don't get too close
It's dark inside
It's where my demons hide
It's where my demons hide

Harry inzio' a saltare le lezioni con i Serpeverde, per evitare Draco, la sua mancanza stava creando una voragine nel cuore di Harry ma il ragazzo provava ad ignorarla restando convinto della sua idea. Ma ciò che non sapeva è che ormai i cuori dei due erano legati in qualche modo e dall'altra parte anche Draco percepiva forte l'assenza di Harry e cercava in ogni modo di riporte a se l'unica persona in grado di capirlo, l'unica persona che a poco a poco gli stava  insegnando l'amore. Ma dal canto suo Harry, si nascondeva dalle richieste del ragazzo e si cullava sempre di più tra le braccia dei suoi demoni. Ron ed Hermione cercavano di far parlare Harry, ricevendo in risposta solo scuse e menzogne da parte del loro migliore amico. Come ogni sera Harry si trovava sulla torre di astronomia, quella torre dove aveva visto crollare Draco, dove aveva visto morire Silente, doveva aveva iniziato ad odiare Piton.
Harry rise a quel pensiero, Piton alla fine gli aveva fatto capire che le persone non sono mai come te le aspetti e che ognuno porta dentro di se' qualche sofferenza, che sia grande o piccola. Ed Harry in quella fredda notte, stava riuscendo ad empatizzare con quel professore che aveva sempre "odiato" in quella lunga notte, dove anche le stelle sembravano spegnersi tra l'oscurità, Harry stava iniziando a conoscere tutti i demoni che avevano preso possesso di lui pian piano in quegli anni. Stava iniziando a sentitisi privo di quel calore che emana la felicità, stava iniziando a pensare che forse la solitudine non era così male per uno che ha sempre avuto gli occhi di tutti puntati su di se. Harry si appoggio' al muro e inizio' ad osservare la Luna, anche essa pareva stanca di brillare, anche essa sembrava cedere alla notte!
«Non possiedo la luce che meriti Draco, non possiedo nulla di quello che tu meriti amore mio, eppure ci sta il mio cuore che oh è tanto egoista da volerti per se »
Disse ad alta voce, fissando ancora la Luna
«Sai mia carissima amica Luna, io sto rinnegando il mio sole per paura di spegnerlo eppure, sembro essere caduto in un eclissi eterna con la sua assenza»
Harry parlava alla Luna come se fosse la sua più cara amica, come se essa fosse l'unica in grado di mantenere i suoi segreti. E così pianse, quella notte pianse per il suo amore per Draco, quella notte pianse per sua madre, per suo padre, con loro le cose sarebbero andate diversamente, pianse per Sirius, pianse per Remus, pianse per ogni perdita, pianse per il suo passato e per il suo presente che non riusciva a controllare. Pianse con la speranza che quelle lacrime potessero lavare via il dolore che portava dentro se da una vita, ignaro del fatto che per togliere quel dolore bastavano due mani calde e due soffici labbra di un ragazzo che portava in se altrettanto dolore. E allora continuò a piangere, ignaro del fatto che entrambi potevano rende nullo il dolore con il loro amore...
Ma Harry accecato da tutto quella notte  stava già decidendo la via più sbagliata da percorrere

Spazio autrice
Ciao ragaaa
Io ste cose le sto partorendo di notte, col sonno che mi sovrasta
Ma non ci posso fare nulla, la tranquillità della notte mi porta idee al contrario del caos del giorno! Spero comunque che vi piaccia e scusatemi per eventuali errori

Whatever it takes - Drarry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora