Da quando ne ebbi ricordo, sin dall' infanzia, un sogno ricorrente non mi lasciava pace tormentandomi notte dopo notte.
Il sogno non cambiava mai, era sempre lo stesso, identico e senza alcun senso logico, mi ritrovavo sulla terra ferma in una distesa infinita di colline, mi reggevo in piedi su due appendici strane di cui non ne conoscevo l'origine e che, non so come e per quale motivo, avevano sostituito la mia coda, davanti a me, distese di prati verdi in cui vi erano fiori di ogni tonalità di colore e forma, ridevo, mi sentivo libero, allargavo le braccia ed ispiravo a pieni polmoni l'aria fresca che mi dava una sensazione di pienezza mai provata prima, una persona dietro di me correva, allungava una mano come per prendermi e li ogni volta il mio sogno finiva.
Mi ero domandato spesso chi fosse e cosa volesse da me, era un essere umano? una sirena? neanche una volta ero riuscito a scorgere il suo volto, svaniva improvvisamente scoppiando come una bolla di sapone facendo restare il tutto molto vago e senza senso, pensai più volte che quello dei miei sogni era semplicemente il paradiso, perché in vita mia non ho ricordo di così tanta felicità.
***
Sin da quando eravamo piccoli, ci era da sempre stato ribadito che era per colpa degli esseri umani se eravamo costretti in quel mondo, chiesi molte volte se quest'ultimi fossero realmente così terribili come venivano puntualmente descritti e puntualmente non ricevevo nessun tipo di risposta.
Un lungo conflitto tra i fratelli, Poseidone e Zeus, aveva segnato la vita dei nostri antenati giungendo fino ai tempi nostri.
Una faida familiare, le leggende narravano di un torto, sfociata in una guerra, in cui, sia il Dio del tuono sia quello del mare, non avevano avuto nessun tipo di rimostranza l'uno verso l'altro nonostante fossero fratelli.
Zeus, uomo perfido, dalle mille facce, aveva preso con facilità il sopravvento su quello che era suo fratello maggiore, complice la giovinezza, si dice anche un poco di fortuna e un innato istinto per le abilità belliche uscì vincitore da quella guerra durata anni, costringendo ogni uomo, donna o bambino che si era schierato con colui che era risultato perdente ad una punizione divina.
Una vita a metà, metà umano dalla vita in su e metà pesce dalla vita in giù, una maledizione infinita a cui neanche il più innocente di noi era riuscito a sottrarsi.
Non bastò quella punizione, la quale sembrò per molti di noi più che abbastanza, ma vennero aggiunte a quella condanna, varie leggi proibitive secondo cui ogni uomo costretto a quella vita non potesse più toccare terra ferma neanche se lo avesse desiderato più di qualsiasi altra cosa al mondo, inoltre, ogni relazione tra sirenoidi e umani era severamente vietata ai fini di mantenere le distanze sociali tra popoli e cosa ancor più importante, era vietato ai futuri discendenti di quella dinastia, conoscere cosa vi era al di fuori dell'oceano e ogni evento ad esso riguardante.
Poseidone non abbandonò il popolo Atlantideo al suo destino, si prodigò in tutto il suo essere fornendo tutto l'aiuto necessario dopo quel tragico evento.
Proprio sotto quello che oggi chiamiamo Oceano Atlantico, esso creò una città, era ciò che più si avvicinava alla perfezione, splendente e rigogliosa come la più fertile delle terre emerse, pesci di piccole e grandi dimensioni vivevano pacificamente tra loro, alghe verdi, rosse e coralli dalle sfaccettature di mille colori adornavano quello che sembravano essere giardini di ville imponenti, vi erano poi studi medici, ospedali, banche, negozietti che vendevano bigiotterie di ogni tipo, altri che vendevano cibo, bevande e poi il luogo che preferivo in assoluto, una biblioteca, in cui volentieri, avrei messo residenza.
La prima volta che la vidi, ne rimasi incantato, nella mia vita non mi sarei neanche lontanamente immaginato un così imponente edificio, un palazzo maestoso, che sembrava più una di quelle ville d'alta borghesia dove i nobili si incontrano per discutere delle proprie smanie di potere, ma che invece racchiudeva ciò che a molti di noi mancava, la conoscenza.
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Atlantia [ErenxLevi]
FanfictionErenXLevi AU Sin da quando eravamo piccoli, ci era da sempre stato ribadito che era per colpa degli esseri umani se eravamo costretti in quel mondo, chiesi molte volte se quest'ultimi fossero realmente così terribili come venivano puntualmente descr...