Let's just go and see the world
and just show them
What it really means to live life
golden~*~
Quando Draco allungò la mano nel letto, fu incredibilmente sollevato di trovare il corpo di Harry.
Corpo che, inevitabilmente, emise un mugolio assonnato e si strinse al suo, posando la fronte sulla sua spalla e non accennando ad aprire gli occhi. Draco fece un mezzo sorriso, osservando il profilo di Harry nell'unico momento in cui poteva apparire tranquillo e indifeso.
Avrebbe voluto alzarsi per scostare le tende, in modo da far entrare luce nella stanza, ma sapeva di non avere la forza di alzarsi. Quasi senza pensarci, allungò la mano sul comodino, e le sue dita sfiorarono una bacchetta - non la sua, che era rimasta nella tasca dei pantaloni, finiti chissà dove nella stanza - ma quella di Potter.
La prese in mano con strana calma, sentendo la magia familiare di Harry scorrere come energia elettrica attraverso la bacchetta e la punta delle sue dita. "Ieri sera mi hai dato la tua bacchetta, Potter" obiettò, prima di aprire leggermente le tende con un incantesimo. La luce dorata del sole mattutino rischiarò la stanza dalle pareti rosse, con i poster di rock band babbane alle pareti, e Draco non si era mai sentito più immerso in qualcosa di Grifondoro che in quel momento. "Avrei potuto Schiantarti, o peggio. Che razza di Auror sei?"
Harry rise appena, il viso ancora nascosto tra la sua spalla e il cuscino. "Posso fare incantesimi senza la bacchetta, Malfoy" gli disse. Aveva un tono di voce un po' ovattato, ma anche così Draco poteva immaginarlo sorridere con aria ironica.
"Oh, certo che puoi" disse lui, alzando gli occhi al cielo. Chiaramente, il pensiero di trovarsi senza bacchetta di fronte ad un pericolo rappresentava una cosa diversa per lui e per Potter.
Ma in qualche modo, il pensiero non gli dava fastidio. Bastava toccare la bacchetta del Grifondoro per rendersi conto di quanto potere avesse, un potere brusco e difficile da controllare, che fluiva come fuoco. Ma Harry era anche lo stesso ragazzo che stava sorridendo nel sonno al suo fianco, lo stesso ragazzo che arrossiva e non si rendeva conto di quanta forza trasudasse da ogni sua azione.
Ma Draco amava che Harry fosse così con lui. Che fosse disposto a cedergli il controllo, che si fidasse abbastanza da farlo - e a dirla tutta Harry non solo si fidava abbastanza, ma si fidava completamente, nel suo modo totale di darsi senza limiti e senza regole. E che, allo stesso tempo, avesse quella forza e quel fuoco dentro di lui, che potesse premerlo contro il materasso e baciarlo finché non avesse più fiato.
Gli bastava chiudere gli occhi per tornare alla notte precedente, dopotutto. Al modo in cui si era sentito quando Harry era entrato dentro di lui. Al fatto che Harry non avesse idea di come si facesse ad andare piano, ad essere delicato, e più volte aveva dovuto toccargli le spalle, tranquillizzarlo, e lasciarlo respirare di sollievo. A come gli fosse piaciuto quando Harry aveva pronunciato il suo nome come un mantra, in quella voce roca e graffiante. Draco. E come Harry avesse tremato quando l'aveva baciato, un attimo prima che raggiungessero il piacere.
Non riusciva a non pensare a quanta voglia avesse di urlare a tutto il Mondo Magico cosa era appena successo. Che Harry Potter, l'eroe, si era letteralmente sciolto quando lui aveva baciato un punto interno della coscia, sulla pelle abbronzata, un punto che nessuno avrebbe potuto conoscere... E, allo stesso tempo, voleva che nessuno sapesse. Nessuno avrebbe capito, comunque, il modo in cui Harry l'aveva toccato - in quel suo modo sempre troppo brusco e casuale, possessivo e istintivo, come se qualcuno avesse potuto portarglielo via. Lo stomaco di Draco si strinse di gelosia e rabbia al solo pensiero che qualcun altro, qualcuno che non fosse lui, potesse vedere Harry quando era così vulnerabile, mentre dormiva pacificamente accanto a lui.
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Golden. ||Drarry ff
FanfictionIn un futuro in cui Harry, a ventuno anni appena compiuti, trova il coraggio di trasferirsi a Grimmauld Place, la casa che gli ha lasciato Sirius in eredità. E dove, rovistando nella sua camera, trova il diario di suo padre. E tra i ricordi della vi...