Prologo

178 18 8
                                    

Amavo Como, l'ho sempre adorata.

Parcheggiavo sempre l'auto nella zona di Borghi e poi mi avventuravo a piedi nella città vecchia, insinuandomi nei budelli costellati da negozi alla moda. Nonostante il progresso, Como era di un'antica eleganza che la caratterizzava da sempre, accogliendo i turisti e accompagnandoli, come in un viaggio nel tempo, fino al Duomo e sul lago non molto lontano da quest'ultimo.

Avrete notato che sto parlando al passato, ma questo non significa che non amo più questa città. È solo che a oggi, ripensando a ciò che è accaduto da quel giorno di Giugno, scuoto ancora il capo, incredulo, e talvolta rabbrividisco.

Alla fine di questa storia, sicuramente alcuni di voi, forse tutti, penseranno che io sia pazzo e che nulla del genere possa mai essere accaduto. Probabilmente avete ragione. Posso scommettere che alla maggior parte di voi non accadrà mai una cosa così straordinaria e, al tempo stesso, spaventosa. Forse avete solo sognato quello che mi è accaduto, si potrebbe pensare che sia un incubo, certo, fatto sta che sento di dovervelo raccontare pur sapendo di andare incontro al vostro scetticismo.

Alla fine di questo racconto, quanti di voi mi diranno che avrebbero voluto essere al posto mio nonostante tutto?

Questa storia è stata ispirata da una Challenge del profilo HorrorThings . Vi ringrazio molto per lo spunto, ma la creatività mi ha portata altrove: tra le insidie del limite di parole, i confini dell'Horror e gli orizzonti della Fanfiction.

Il ritorno di Severus PitonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora