My Baby- Yoonmin -

Capitolo 8

*un mese dopo*

Jimin's pov

Era ormai passato non so quanto tempo, forse qualche mese. Ormai passo giorni interi privo di sensi e ho capito che i mostri che mi tengono qui altri non sono se non i miei genitori. L'ipotesi che hyungie si sia dimenticato di me mi sembra sempre più vera, non solo perchè fino ad oggi non mi ha trovato ma anche per via dei continui insulti che ricevo ogni giorno. Cose come "Stupido errore" "Inutile animale" "Nessuno può amare un mostro come te". Non riesco più a subire tutto questo. Oltre a picchiarmi e ad essere legato qui da mesi non riesco a subire pure insulti e in questi giorni usano pure coltellini e sono pieno di tagli enormi su tutto il corpo. La mia salute mentale mi sta abbandonando sempre di più... Per favore salvatemi da questo lurido posto. Non avevo più voce per urlare ne lacrime da versare. Ormai prendeva tutto il dolore e la sofferenza silenziosamente. 

Yoongi's pov

I poliziotti hanno fatto grandi progressi nell'ultimo mese. Sono riusciti a rintracciare i genitori di Jimin, ex-carcerati che erano stati messi in libertà circa 6 mesi fa mentre i fratelli di minnie erano ancora dentro. Non hanno mai voluto Jimin e la polizia crede che sia proprio opera loro. Negli ultimi giorni stanno visitando alcuni luoghi e quindi portano su anche me. Oggi ci stiamo recando in quella che dovrebbe essere casa loro e ho davvero un ansia incredibile... Come si può fare del male a un cucciolo indifeso come lui? era a malapena riuscito a superare l'infantilismo e tutte le cose legate al bullismo. Non se lo merita. Questo mondo di merda è proprio ingiusto. Ho addosso una paura di perderlo e ho come la sensazione che sta per succedere qualcosa di bruttissimo.  Ecco la casa, già da fuori incute paura. Ma devo farlo, farlo per Jimin, per salvare il mio piccolo! io posso farcela. La polizia butta giù la porta e a perlustrare casa. Rimaneva un unico posto, la cantina. Io insieme a due poliziotti scendiamo lentamente le scale per non farci sentire e uno dei due butta giù la porta mentre l'altro era pronto a sparare. Quello che vidi mi fece morire letteralmente dentro. Un Jimin stremato e piangente appeso a quel cazzo di soffitto, con un coltellino nel fianco da dove perdeva sangue a fiumi che mi guardò con quei suoi occhioni, fece un sorriso e chiuse nuovamente gli occhi. Il padre era pronto a sparargli ma mi feci avanti e lo slegai ma si sentì il rumore di uno sparo e poi un dolore allucinante al mio braccio. Capì che mi aveva sparato in un braccio ma non mi arresi e con qualche difficoltà salì le scale con Jimin caricato sulla schiena. La polizia portò via i due e Jimin e io fummo portati all'ospedale grazie all'ambulanza che non tardò ad arrivare. 

*in ospedale* 

Appena arrivati mi separarono dal mio piccolo portandomi in una stanza per occuparsi del mio braccio. Lasciai che loro facessero il loro lavoro e nel mentre avevano trasferito Jimin in una stanza dopo avergli medicato tutto.  Lo raggiunsi e aspettai seduto pazientemente. Passò un giorno, poi due, tre, quattro ma Jimin non si alzava e non muoveva un muscolo...

Angolo autrice

Doppio aggiornamento e inoltre sono in lacrime a causa del capitolo al quanto triste. Spero vi sia piaciuto. Siamo sempre più vicini alla fine ragazzi ormai preparatevi.