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«Cioè mi stai dicendo che ti ha fatto un lavoretto, ti ha lasciata a gambe in aria e se ne è andata?»
La fulmino con lo sguardo per il poco tatto, buttando sul letto due vestiti per poi tornare con la testa nell'armadio.

«E ora stai correndo da lei come un cagnolino» aggiunge.

«E che dovrei fare?»

«Tipo darle buca? Non può decidere sempre lei» Già. E sapessi quanto mi costa assecondarla.

«Non pensare che questa idea non mi sia passata per la mente, ma dopo quello che ho fatto.. insomma non mi va di rovinare le cose»

«Mh, sì, forse hai ragione. Allora vestiti bene, devi essere una strafiga»

«Ci sto provando Sara. Ci sto provando» dico innervosendomi per i pochi abiti che mi ritrovo nell'armadio.

«Jeans, camicia bianca e dei semplici stivaletti col tacco?» propone mentre manda tranquillamente un messaggio.

Esco dall'armadio e la guardo come fosse un'illuminazione. Mi metto subito a cercare i jeans ringraziandola con lo sguardo.

«I capelli direi di stirarli e rossetto rosso.. le bionde stanno sempre bene con il rossetto rosso»

«Mh, speriamo» dico io, distratta.

«Sei in ansia?»

«No, solo che non so cosa succederà» In effetti.. cioè non credo ci stuzzicheremo e prenderemo per il culo per una o due ore no?
Scoppia a ridere piegandosi in due, mi giro a guardarla quasi scioccata. Ma che ha?

«Maggie, scoperete. È ovvio!!» urla lei, come se davvero fosse la cosa più ovvia del mondo.

«Ma che dici» non le do minimamente ascolto, questa cosa non succederà, cioè magari un po'.. no, non succederà Maggie. Una donna non ti invita a casa per scopare, soprattutto se questa donna è Najwa.

«E secondo te.. cosa si fa dopo cena, da sole.. in una grande casa..» Il tutto lo dice ammiccando qualche sguardo, mi giro quasi sconvolta dai suoi discorsi.

«Non lo so, forse mi da solo la sciarpa e mi manda via? Non possiamo saperlo!»

«Maggie con la sciarpa ti lega al suo letto e ti fa andare in paradiso» scoppio a ridere e ribatto

«Si e poi ti chiama per il riscatto.. e dai Sara, non succederà nulla»
Ride e alza le mani in segno di resa.

In poco tempo mi ritrovo di nuovo sul cocuzzolo della montagna. La mia macchina funziona meglio di prima, peccato. Avrei avuto la scusa per non venire. Non che io non voglia vederla, anzi. Credo solo che finirà mai, ormai non ho più ottimismo per questa storia

Mi viene quasi da ridere. L'ultima volta che ci sono stata, per la cronaca: una settimana fa, mi son detta che non avrei mai più visto questa casa eppure eccomi qua.

Tipo quando fai una cosa che ti va male e nella testa ti ripeti soltanto: mai più. E invece poi ti ritrovi a fare lo stesso errore.

L'abitazione è tutta illuminata e riesco a vedere delle persone all'interno, altro che serata di passione e catene al letto come pensa Sara...
sospiro e suono al campanello.

Aspetto un po' e arriva lei con dei semplici pantaloni neri a palazzo e una maglietta bianca a collo alto. I capelli rossi li tiene in una piccola cipolla dietro la testa e con una mano si sistema la frangetta che tiene disordinata sulla fronte.

«Ciao, entra bionda»
Mi fa passare e mi sfilo il cappotto, lei me lo prende accompagnando i miei movimenti, me lo sfila dalle spalle e lo mette sul poggia abiti. Mi vengono mille brividi sulle spalle e sulla schiena.

Non c'è amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora