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Le labbra della rossa mi stanno divorando. Non capisco perché abbia deciso di venire fin qui a casa sua che è molto più lontana della mia.
La sbatto con la schiena più volte contro qualsiasi superficie, insomma... non riusciamo ad arrivare in questa fottutissima camera.

«Maggie, fammi aprire» sussurra con difficoltà tra un bacio e l'altro, con una mano che cerca di infilare la chiave nella serratura.

«Se non ti sbrighi, io apro te» Si gira ridendo e le bacio il collo abbassando la sua giacca e la maglia. Geme di piacere e finalmente entriamo in casa, il caldo dell'abitazione ci fa annaspare, sentiamo il bisogno di spogliarci e per il buio e la confusione cadiamo entrambe sul divano ma ferma sul nascere i miei movimenti.

«In camera. Domani mattina torna Teo»
E quindi è tutta una corsa a prendere quel che era caduto a terra e spingerla verso la camera.

«Finalmente cazzo» dice sbattendo la porta della stanza dietro di noi, facendo tremare le mura, per poi lanciarmi sul letto.

Tolgo la sua maglietta e spoglio me stessa dalla camicia. Con un solo dito lei mi toglie il reggiseno e rimango sorpresa, per essere la sua prima volta non è male. A meno che questa non sia la sua prima volta con una donna. E al pensiero di lei con un'altra mi sale un fuoco dentro che riesco ad estinguere solo baciandola e toccandola per accertarmi che stia diventando davvero mia.

Mi tiene incastrata sotto le sue gambe e il suo corpo, la guardo troneggiare su di me in tutto il suo splendore, i seni scoperti sono perfetti nonostante l'età. Il suo viso, che amo, è ricoperto dall'espressione del pre-sesso.. che anche quella amo tanto e che tante volte le ho visto.

«Najwa, ti prego» le sussurro, sdraiata sul letto con le gambe attorcigliate alla sua vita, completamente nuda.

«Stanotte mi pregherai molto» sorride maliziosa e prendendomi le caviglie mi trascina alla fine del letto. Si abbassa in ginocchio, avvicinando il suo viso al mio corpo, continuando a guardarmi.

«Ti conviene sbrigarti» ringhio io, completamente fuori di testa, sentendo il suo respiro caldo sulla mia intimità. Allunga la lingua e la fa scorrere su tutta l'apertura. Gemo subito di piacere e inarco il collo.

«Sennò che fai?» chiede, per poi iniziare un lento movimento con la sua lingua. Allunga due dita e le fa scorrere sulle piccole labbra. Mi sdraio, buttando la schiena sul letto e muovendo le gambe, gambe che lei afferra violentemente per farmi stare ferma.

«Maggie stai ferma» sussurra dura, con le labbra impegnate. Stringo il copriletto con tutta la forza che mi rimane, mentre sento mille brividi percorrermi il ventre.

Lei probabilmente si accorge che sto per venire e sposta i suoi baci in un altro punto.

«Najwa!» urlo con rabbia alzando il busto. Mi guarda male e ritorna a stuzzicare con i denti il mio clitoride, facendomi ritornare con la schiena sul letto.
Penso di esserci di nuovo, sento il mio piacere crescere quando lei si ferma, alzando gli occhi su di me.

«Oddio ti prego..» quasi piagnucolo come una bambina, involontariamente mi porto una mano su quella parte e lei me la toglie bruscamente.

«Verrai quando lo deciderò io» dice sicura, Dio fulminala per me. Anzi no, magari no, ho bisogno della sua bocca.

Ritorna a baciarmi, a strusciare la sua lingua, a toccarmi e quando sto per avere l'orgasmo alla terza volta..
«Cosa vuoi, bionda?» mi chiede.

«Sei una stronza, Najwa!» urlo con tutta la cattiveria del mondo mentre stringo così forte le sue lenzuola che a momenti potrebbero strapparsi. Allunga una mano sul mio petto e mi afferra un seno, con ancora la lingua su di me.

Non c'è amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora