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Domenica, ore 22.22.

Dicono che le ore 22.22 vanno ad indicare che sei molto amato e una persona che ti ama te lo dimostrerà molto presto.

Sì, sicuramente non è Najwa.

Altri pensano che a quest'ora bisogna esprimere un desiderio e guardare il cielo.
Beh, in questo momento sono in cielo.. quindi dove guardo?
Per la precisione sono su un aereo per Madrid da circa tre ore.

Finalmente sono riuscita a chiudere occhio, dal momento che sono quattro giorni che non riesco a darmi pace tra pensieri e lavoro.

Mi rendo conto solo ora che manca mezz'ora di volo e che in tutto questo tempo non ho dato neanche uno sguardo al copione che avrei dovuto aver già studiato per domani mattina. Mi toccherà fare le ore piccole, tanto l'insonnia ormai fa parte di me.

Sono imbottita di caffè e non fumo da tre ore, credo di impazzire. Afferro dalla borsa il raccoglitore nero e lo lascio cadere sulle mie gambe. Lo alzo e conto le pagine, sono a malapena sei, strano.

Prima pagina. Zulema regala a Macarena una polaroid per Natale. Mi fa sorridere il fatto che stiano storpiando così tanto la figura di Zulema, però in fondo è un' immagine dolce, carina, che ai telespettatori potrebbe piacere molto. Per la prima volta tra le due c'è un segno di vero affetto, anche se Macarena a mio parere appare troppo distante.

Penso a come Najwa reciterà questa parte, sicuramente sarà imbarazzata proprio come lo sarebbe Zulema, l'attrice dal personaggio non è poi così diversa... mi nasce spontaneamente un sorriso, poi però ripenso a quello che mi ha fatto e mi rimprovero severamente da sola. Sembro una pazza.

Giro la pagina e subito l'occhio mi cade sulla scena di sesso che dovremo girare, non posso crederci.

Con tanto di richiesta esplicita di improvvisare. Ivan di merda. Se vuole un video porno della sua ragazza se lo facesse fare in privato. Non posso credere di dover girare questa scena con lei dopo tutto quello che è successo tra noi. Non so neanche cosa ne pensa, non so un cazzo in realtà. Abbiamo smesso di seguirci su instagram.. o meglio lei lo ha fatto, come una bambina.

Chiudo il raccoglitore, dando fine anche alle mie paranoie, ora voglio solo tornare a casa e farmi una bella doccia.

La mattina è tutta una corsa e poca voglia di vivere. Come tutti i giorni inizia ad andarmi tutto male, avevo finito le cialde del caffè e non mi si accendeva l'Iphone, forse lo uso talmente poco che si è rifiutato di collaborare.

«Ciao Bionda» Che tatto Najwa, che tatto. Inspiro profondamente e chiudo la macchina. Non la degno di una parola e mi allontano senza guardarla in faccia. Mi segue come un cagnolino con il suo caffe in mano, tutta tranquilla che pare star passeggiando, come se andasse tutto bene.

«Maggie» non ti girare.

«Maggie, fermati» non ti girare.

«Maggie ti ho detto di fermarti» La sua voce è dura, è sicura io lo stia per fare e invece continuo ad andare avanti e mi fermo al chioschetto per prendere un cornetto visto che non ho avuto il tempo neanche di cenare ieri sera, e anche un caffè visto che ci sono.

«Mi volevo scusare» dice la sua voce alle mie spalle, stavolta mi giro. La guardo. E mi rigiro. Najwa che si scusa? Questa cosa potrebbe passare al telegiornale oggi.

«Ma mi hai sentita?» si sta incazzando, impaziente.

«Si, e quindi? Vuoi un applauso?» Si aspetta davvero che una persona rimanga sconvolta dalle sue scuse di merda?

«Maggie, lo sai che ho pochissima pazienza» la guardo accigliata e continua «Non mi far perdere troppo tempo che ho un mal di testa assurdo» Le rido in faccia e la sorpasso. Pensa di cavarsela così?

Non c'è amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora