capitolo 12

9 1 0
                                    

_Akemi_

sono nella mia vecchia cameretta...

rosa e con brillantini dappertutto la odiavo per questo bleah, mi alzo e noto che sono molto più bassa, cosa succede? mi avvicino allo specchio, sono tornata bambina, una biondina, verso il biondo platino, sempre con uno stile molto scomposto, pallida come sempre e quegli occhioni che addolciva le persone ma che sotto sotto ero una iena scatenata pronta per mangiarsi la sua preda ihihih

vado verso la cucina e sento un fischio, era papà Oliver ne sono certa, amava fischiettare la mattina per svegliarmi e molto spesso mi dava solo fastidio, corro dove mi porta il suono, lo vedo, il mio papà...come sempre seduto sulla sua poltrona ormai malandata, piena di scuciture a causa del micio che trovammo per strada, Fluffy, un piccolo siamese ancora cucciolo

papà? *anche la voce è cambiata*

Oliver: ehi piccola iena *mi prende in braccio e mi da un bacio sulla guancia* tanti auguri tesoro, hai finalmente sei anni!

non capisco, il mio compleanno?, lui sorride e mi fa scendere, appena mi giro vedo la mamma Alice

Lo so i nomi sono molto "strani" visto che il mio nome è giapponese; mio padre è americano e la mamma invece italiana però i nonni giapponesi, quindi hanno deciso di chiamarmi così come il nome della mia bis nonna che era una donna molto potente e di carattere forte anche se come me era molto stile maschiaccio, infatti la madre la sgridava ogni volta che non indossava il kimono prima di uscire di casa,

Alice: amore auguri! *si mette in ginocchioni e mi abbraccia* stai crescendo, dai facciamo colazione, ho preparato i toast come piacciono a te.

Mi siedo per fare colazione, loro iniziano a guardarmi in modo strano

Oliver: tesoro dopo dobbiamo parlarti

Alice: è molto importante e voglio che ci ascolti con la massima attenzione

Va bene *finisco di mangiare e mi siedo sul divano* allora?

Alice: *si mette in ginocchioni e mi prende le mani* sei ancora una bambina ma psicologicamente sei già un'adulta ma non so come potresti reagire a ciò...

E cioè?

Oliver: *si mette vicino ad Alice* tesoro... *prende un respiro profondo*...sei stata adottata...

*Faccio una faccia interrogativa* e cosa vuol dire? Cioè in che senso non capisco...

Alice: che non siamo i tuoi veri genitori, ti abbiamo preso quando eri una neonata in un edificio chiamato "orfanotrofio"...lo so può sembrarti strano ma quando un bambino non ha i suoi genitori...aspetta di venire adottato lì...

Q-quindi non sono vostra figlia?...

Oliver: piccola, per noi lo sei *mi prende le mani* anche se non è un legame di sangue a noi non importa affatto...credimi

*sorrido* sono felice di sentirlo...

da lì è come se il tempo si fosse velocizzato al massimo, mi ritrovo un pochino più alta, sicuramente ho 14 anni in questo momento; sono sul divano con una scatola in mano, la apro e vedo una collanina, noto i miei occhi riempirsi di lacrime di gioia ma di malinconia allo stesso tempo, un secondo dopo mi guardo intorno, era sera le finestre erano chiuse, i regali erano spariti, molto probabilmente è già passato un bel po' di giorni, ad un certo punto un rumore mi pietrifica, un bicchiere caduto, ma non a terra... I miei stavano litigando a morte quella sera e Alice non ha sopportato la situazione e...ha gettato il bicchiere nel petto di Oliver, improvvisamente sono tra loro due continuando a dire piangendo "basta, basta vi prego!"
Oliver non dette ascolto ne a me ne alla sua coscienza... da un cassetto della cucina dove mi hanno sempre vietato di aprire, prende una pistola, prende Alice per il braccio e punta la pistola in testa

SAVE ME-An another lightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora