27/12/14

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-... hai sbagliato. Qua e qua. Hai capito?-
Io annuii distrattamente. Valentino mi guardò severo. Io roteai gli occhi.
-Muoviti. Altrimenti potrei ripensarci sul fatto di aiutarti. E ricorda che me la chiesto mia zia, altrimenti avrei continuato i miei studi-
-Certo, certo- borbottai. Se continuava con quella lagna, mi sarei buttata dalla finestra. Doveva proprio accadere una bufera, questa mattina?! E mia madre che mi costringeva di fare i compiti?! Era il colmo. Insieme a Valentino, poi. Asia mi aveva abbandonata a suonare il suo piano. La si sentiva suonare nella nostra stanza qualche pezzo di Mozart. Guardai la camera di Valentino. C'erano spessi libri messi sugli scaffali e qualche fiala.
-Mi stai ascoltando?- sbottò lui.
-Che esperimenti fai?- chiesi, invece. Lui inarcò un sopracciglio ma mi rispose.
-Chimici-
-E oltre a fare lo scienziato, che fai?-
Stavo diventando curiosa.
-Che è, stai provando interesse per me?- fece un sorrisi malizioso. Arrossii leggermente.
-No, è perché sei un po' diverso- ribattei subito.
-Non saprei... scrivere storie?-
Questa cosa mi sorprese.
-Sei uno scrittore?-
Sembrò imbarazzato. Era molto carino, dovevo ammetterlo.
-Comunque devi rimetterti studiare. Muoviti- mi disse. Sbuffai.
-Mi fai leggere uno dei tuoi testi?-
Lui fece un sorrise furbo.
-Forse... ma adesso risolvi questo disastro. Hai fatto ben tre errori-

Amore a NataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora