L'indomani mattina Alessandro si svegliò al canto del gallo. Nonostante avesse dormito pochissimo si sentiva determinato e pronto.
Aveva già in mente cosa comprare con i soldi della collana. Era da tempo che adocchiava un bellissimo vestitino di seta per la sorella. Ai genitori avrebbe detto che i soldi li aveva guadagnati un mattino, mentre era intento ad osservare i pescherecci rientrare al molo, offrendo aiuto ai pescatori per scaricare il pescato.
Appena alzatosi sentì che i suoi genitori erano intenti a preparare la colazione al piano di sotto. Sgattaiolò fuori dalla finestra cercando di fare il minor rumore possibile. Era un salto di circa tre metri. Una volta uscito di casa si fiondò nel pollaio, prese due uova e le mangiò crude prima di dirigersi verso il centro di Venezia.
Era un viaggio di circa venti chilometri e a piedi ci avrebbe messo circa due ore. Per potersi esercitare durante il viaggio ad aprire il gancio il più velocemente possibile, così da avere meno possibilità di essere beccato, aveva portato con sé alcune collane della madre, prive di valore economico ma di grande valore personale, in quanto appartenevano alla nonna ormai defunta e venivano tramandate di generazione in generazione.
Soddisfatto delle sue abilità da saccheggiatore, rimise le collane in tasca e pensò a quando i genitori avrebbero scoperto che il loro figlioletto era sparito. Ale però contava di uscire da messa il prima possibile, così da poter tornare a casa per pranzo. Avrebbe dovuto correre un po', ma correre con un piccolo tesoro in tasca ti fa sentire meno la fatica pensò, e un piccolo sorrisetto malizioso gli si formò sul volto.
Camminare all'alba con quel venticello che gli accarezzava i capelli gli piaceva particolarmente, odiava invece il caldo afoso e privo di vento che spesso incombeva verso mezzogiorno e che portava con sé i forti odori provenienti dal sudiciume accumulato nei canali.
Man mano che il sole saliva si avvicinava sempre di più al suo obiettivo. Si sentiva pronto e determinato. Già immaginava gli occhi dolci di sua sorella spalancarsi alla vista del suo nuovo vestito, lo sguardo orgoglioso dei suoi genitori che vedevano il loro figlio prendersi cura della sorellina.
Arrivò davanti alla chiesa circa un'ora prima dello svolgimento della funzione. Attese con calma seduto in una panchina e dopo un po' vide entrare una marea di gente. A quei tempi le chiese erano più affollate del mercato del pesce. Ad un certo momento vide tra la folla una signora con un cappello blu, tutto ricamato e con una lunga piuma rossa sul lato destro. Capì che si trattava di Norma. Ale ogni tanto andava con i suoi genitori a messa, circa dieci volte all'anno, e quella donna era sempre presente. A Venezia era famosissima, specie tra gli scapoli che cercavano di adescarla con qualche serenata o poesia, cercando in tutti i modi di farla innamorare e conquistare così il suo portafogl... ehmm ... cuore.

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Incubo a Venezia
AdventureIl nostro protagonista si chiama Alessandro un giovane contadino che vive con i genitori, la piccola sorellina Sofia e il gatto Birillo. La storia è ambientata nella Repubblica di Venezia nel '600. Si tratta di un racconto di avventura con elementi...