Capitolo 6

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La mattina seguente Alessandro si svegliò di soprassalto.

Aveva avuto un terribile incubo, nel sonno aveva rivissuto il giorno in cui la madre si era ammalata gravemente qualche anno prima. Si trattava di una malattia all'epoca sconosciuta. Il padre aveva dovuto vendere parte del bestiame per poter far venire d'urgenza il medico con la sua inutile valigetta di medicinali.

La fronte della madre era incandescente, ella tremava come un ramo in preda ad una forte burrasca.

Il medico era scettico riguardo alle condizioni della madre e riteneva che non avrebbe superato la notte.

Non potendosi permettere le costose cure mediche e la permanenza dell'unico medico di Venezia disposto ad aiutare una povera famiglia come la loro, decisero di affidarsi alle mani di Dio e pregare insieme.

Fu una notte durissima per la famiglia di Alessandro, essi infatti non potevano immaginare una vita senza la madre. Inoltre chi avrebbe allattato la piccolissima Sofia?

Fu a quel punto che si destò dal sogno in un bagno di sudore. Fu però molto sollevato al pensiero che la mattina seguente la madre aveva iniziato a guarire da sola, la temperatura corporea era gradualmente scesa ed ella era tornata in forma in una settimana. Non scoprirono però di che malattia si fosse trattata, a quei tempi era normale morire per cause sconosciute e i medici si giustificavano dicendo "era la sua ora".

Rimase talmente scioccato da quell'esperienza ravvicinata con la malattia che da quel giorno fu sempre gentile e disponibile con la madre, capendo quanto era importante per lui.

Adesso però era lui ad avere bisogno di aiuto ...

Nel corso della mattinata arrivò la guardia dicendogli che il processo si sarebbe svolto il pomeriggio seguente e che da lì a poco sarebbe arrivata a fargli visita la sua famiglia.

Questa notizia lo mise in ansia, camminò per tutta la stanza avanti e indietro senza sosta, sapeva di aver deluso i suoi genitori e di essersi cacciato in un terribile guaio. Inoltre non riusciva a scacciare l'idea che con quel gesto tutto il suo futuro era compromesso e che tutti gli abitanti di Venezia l'avrebbero guardato con sospetto per tutta la vita, nessuno si sarebbe più fidato di lui o della sua famiglia.

I suoi genitori gli avevano sempre insegnato l'educazione e il rispetto, ma lui non era mai riuscito a stimare la gente che lo guardava dall'alto verso il basso.

Nel bel mezzo di quel turbinio infinito di pensieri Alessandro venne interrotto dal rumore di passi in lontananza. Si trattava di più persone che camminavano nella direzione della sua cella con un passo a dir poco veloce.

Dopo pochi istanti sentì una voce famigliare urlare:

<<ALEEEE!!!>> si trattava infatti della madre e dalla voce si capiva che aveva un nodo alla gola.

Quando finalmente furono davanti a lui vide che sia sua madre che suo padre avevano la lacrime agli occhi mentre la piccola Sofia sembrava come traumatizzata ed aveva uno sguardo inespressivo, come se non capisse bene dove si trovasse e che cosa stesse succedendo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 19, 2020 ⏰

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