//Scusate Per Eventuali Erroi\\
-Cosa? M...Mi avevi detto che era morta- dico, noto tutti uscire dalla stanza per lasciarci soli
-Lo credevo anch'io. Cioè i-io ho visto il suo corpo senza vita- dice ma sul suo volto non c'è nessuna espressione. Sospiro
-Cos'altro non mi hai detto, papà?- gli chiedo senza togliere la mano dalla sua spalla, lui sposta lo sguardo su di me
-Non abbiamo sempre vissuto a Malibu, il posto che tu ricordi come "casa", prima vivevamo qui, a New York- inizia a raccontare. Prendo uno sgabello e mi siedo accanto a lui e lo ascolto -Quando stavamo in questa città andava tutto bene. Eri così piccola...La mia bambina...Mi hai cambiato la vita in meglio- dice poggiando una mano sulla mia guancia, sospira di nuovo -Andò tutto bene fino al giorno del tuo primo compleanno, quel giorno accendesti la candelina sulla torta passandoci sopra la mano. Io ero emozionantissimo, insomma, avere una figlia con dei superpoteri è il massimo. Ma tua madre non la pensava così...-
-Mi credeva un mostro?- chiedo con la paura di sapere la risposta. Mio padre porta subito lo sguardo su di me
-Oh no, no no! Non ti credeva un mostro, era...Invidiosa!- dice, lo guardo confusa e lui ricomincia a spiegare -Tua madre discendeva...Discende da una famiglia di mutanti, secondo una profezia i poteri avrebbero saltato una generazione, la sua. A lei questa cosa non andava per niente bene. Fin dalla nascita fece di tutto per evitare che tu avessi i poteri e per il primo anno andò tutto bene. Ma il modo in cui accendesti la candelina fu il colpo di grazia per lei. Arrivò al punto di chiuderti nel sottoscala a soli due anni, come quel mago che ti piace tanto...Harry Potter! Io l'ho scoperto due giorni dopo, non ti vedevo girare per casa da troppo tempo, passando davanti al sottoscala ti ho sentita piangere così ho capito dove ti trovavi...Se non fossi passato di li o se non ti avessi sentita non si cosa ti sarebbe successo- dice mentre i suoi occhi diventano lucidi
-Ma non è andata così, mi hai trovata a io ora sono qui, con te- dico cercando di rassicurarlo, non riesco ad essere arrabbiata con lui, è mio padre
-Già- dice sorridendo tristemente -Decisi di portarlo da un medico e scoprimmo che soffriva di schizofrenia, non aveva fatto nulla che bastasse per mandarla in prigione così le diede delle medicine. Per un po' di giorni andò tutto bene, poi improvvisamente smise di prendere le medicine, così una notte ti sentii piangere, mi alzai velocemente dal letto e andai nella tua stanzetta. Li vidi tua mandare avvicinarsi a te con delle forbici in mano. Mi avvicinai alla tua culla e ti presi in braccio...-
*Flashback*
Tony teneva in braccio la sua bambina, poi si girò verso la donna
-Cosa avevi intenzione di fare?!- le chiese i senza alzare troppo la voce per evitare di spaventare ancora la bambina
-Queste forbici sono magiche Tony! Possono separarla dai suoi poteri, ho bisogno solo di una goccia del suo sangue- disse la donna avvicinandomi alla bambina ma Tony la strinse di più a sé
-Puoi scordarti che ti lasci avvicinarti a lei, stanotte stessa noi ce ne andremo e tu non potrai più vederla, Susan- disse l'uomo avvicinandosi alla porta della stanza
-Lasciamelo fare, Tony, così saremo una famiglia normale- disse Susan
-Tu non vuoi la normalità in questa famiglia! Tu non vuoi che lei abbia i poteri perché sei invidiosa, te l'ho detto, non ti avvicinerai mai più a lei- disse il milionario m-Non importa perché lo sto facendo, l'importante è che io lo faccia!- continuò la donna avanzando di un passo, improvvisamente a Tony fu tutto più chiaro
-Perché non hai preso le medicine?- le chiese
-Io. Sto. Benissimo.- disse la donna -E starò ancora meglio dopo averle tolto i poteri!- continuò
-La ucciderai!- disse Tony
-Un piccolo prezzo da pagare per la normalità- disse Susan avvicinandosi ancora
-No! Noi adesso c'è ne andiamo lontano da qui!a disse Tony uscendo definitivamente da quella casa.
*Fine flashback*
Non riesco a credere a ciò che sento
-Così ti potrai nella casa in cui abbiamo sempre vissuto primo di venire qui a New York. La denunciai per tentato omicidio ma quando la polizia arrivo in quella casa la trovarono morta: si era tolta la vita- conclude sospirando mio padre, poi poggia entrambe le mani sulle mie guancia e mi guarda dritto negli occhi -Mi dispiace di non avertelo detto prima, non volevo che tu pensassi a tua madre con un mostro- dice
-Non ti preoccupare, papà, capisco perché non me lo hai voluto dire prima- dico sorridendogli debolmente
-Mi perdoni?-
-Certo- gli rispondo. Lui mi sorride e mi abbraccia, ricambio il gesto e lo stringo a me
-Ti amo 3000- diciamo insieme per poi ridacchiare e sciogliere l'abbraccio.
-Adesso facciamo tutto il possibile per fermarli. Non permetterò più a nessuno di farti del male- dice mio padre per poi uscire del laboratorio seguito da me.Angolo Autrice ☀︎︎
Bella raga, come va? Scusate l'inattività. Non so perché ma a questo capitolo ci tengo molto, forse perché si spiega una parte della storia di Emily. Anyway sono a buon punto con la storia di Bucky e prima o poi la pubblicherò e spero che qualcuno di voi la leggerà! Ho iniziato e finito "The Umbrella Academy" e niente AMO CINQUE è troppo badass è fantastico. E nada. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, se volete lasciate una stellina e un commento e noi ci vediamo nel prossimo capitolo!
Bella ragazzi!
Ily
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Superhero || Peter Parker [PAUSA]
FanfictionMi chiamo Emily Stark. Si, esatto, sono la figlia del famosissimo genio,miliardario, playboy e filantropo Tony Stark. Per molti può essere un'insensibile ma è un padre fantastico. Ho i capelli e gli occhi proprio come lui,ora vi starete chiedendo "e...