Studios

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Il giorno dopo

Arianna's pov
Harry stanotte non è tornato a casa, non so dove sia, cosa stia facendo, sono preoccupata.
Forse ho reagito male, non lo so ma lui se n'è andato e non mi ha lasciata parlare.

Prima di scendere in cucina, mi vesto con una semplice maglia bianca corta, dei pantaloni a vita bassa, a quadri blu e le scarpe da ginnastica bianche.

Prima di scendere in cucina, mi vesto con una semplice maglia bianca corta, dei pantaloni a vita bassa, a quadri blu e le scarpe da ginnastica bianche

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"Non è ancora tornato?" chiedo preoccupata, Louis che sembra piuttosto tranquillo a differenza mia, mi risponde facendo cenno di no con la testa.
"Se gli è successo qualcosa?" vado nel panico e il ragazzo dagli occhi blu se ne accorge "sta' tranquilla." dice accarezzandomi il viso.

Qualche minuto dopo, la porta di casa si apre, il riccio entra senza degnarmi di uno sguardo "Harry! Dove sei stato?" chiedo quasi arrabbiata, lui prontamente mi ignora e corre in camera sua.
Guardo Louis in cerca di un segno per capire cosa stia succedendo, ma nemmeno lui lo sa.

Come se non bastasse, oggi dobbiamo andare nello studio di registrazione, dobbiamo iniziare a lavorare sulle prime canzoni.
Non ne ho la minima voglia, sono troppo distratta e non riesco a concentrarmi.

Corro al piano di sopra e busso insistentemente alla porta della camera di Harry Styles.
Non mi risponde, quindi apro la porta ed entro, lo trovo a petto nudo davanti alla finestra.
"Chi ti ha detto di entrare?" mi dice scontroso, non si gira ma rimane ad osservare il paesaggio fuori dalla finestra, "dove sei stato?" ignoro la sua domanda e gliene pongo un'altra nel modo più gentile possibile "non hai risposto alla mia domanda." risponde facendo la stessa cosa che ho fatto io, ovvero ignorare la domanda.
Non lo sopporto, sono qui per chiarire ma non capisce un cazzo!
"Mi hai fatta preoccupare." dico sempre ignorando ciò che ha detto prima, "che te ne importa di me!" mi urla contro arrabbiandosi, adesso ha esagerato, esco dalla sua stanza senza fiatare ma sbattendo la porta.

Sento che lui esce dalla stanza ma rimane sulla soglia della porta "dove vai?" mi chiede confuso ma sempre con tono alto e arrabbiato "che te ne importa di me!" dico riprendendo le parole che mi aveva detto dieci secondi fa.
Sono all'inizio del corridoio, vicino alle scale per scendere, mi giro verso di lui che è ancora davanti alla sua camera, "sei un coglione! Non capisci un cazzo! Ero venuta per risolvere, per parlarti, ma tu a quanto pare non vuoi. Vaffanculo Harry!" gli urlo contro, dopodiché con le lacrime agli occhi scendo al piano di sotto, tutti mi avevano sentita urlare ed erano molto confusi.
Li ignorai e uscii di casa.

Mi feci un giro per le strade di Londra, quando mi ricordai che avevamo l'appuntamento allo studio di Simon, mi diressi lì in anticipo.
Incontrai Simon che era sorpreso di vedermi lì in anticipo e da sola.
Mi fece accomodare nel suo ufficio e iniziammo a chiacchierare.
"Allora, come va con Zayn?" mi chiese riferendosi alla sceneggiatura del finto fidanzamento, "tutto bene." risposi, non parlai della faccenda con Harry, mi limitai a parlare solo di Zayn e di come mi trovavo bene con i ragazzi.

11:00 am
Finalmente arrivarono anche gli altri nello studio.
Sorrisi a tutti, tranne ad Harry, per salutarli, andammo nella sala di registrazione.
Ci posizionammo ognuno davanti al proprio microfono e cominciammo a provare.

Mentre cantiamo continuano a venirmi in mente pensieri su Harry, ad un certo punto lo guardo distrattamente, noto che lui distoglie lo sguardo arrabbiato.
Ad un certo punto si toglie le cuffie, appoggia il microfono ed esce dalla stanza.
Rimango abbastanza infastidita dal suo comportamento.

Quando finiamo finalmente le prove, non ce la facevo più, ho le corde vocali distrutte, comunque decidiamo di tornare a casa.
Uscendo dallo studio ci aspettavamo di trovare Harry ma invece no, probabilmente è già tornato a casa.

Appena arrivati a casa corro in camera mia sbattendo la porta, Elena mi segue, si dimentica della porta e la lascia socchiusa, poi si siede sul letto affianco a me.
"Perchè mi tratta così?" chiedo lasciando scorrere qualche lacrima sulle mie guance, la mia amica mi abbraccia accarezzandomi i capelli.
"Io vorrei solo parlargli." confesso asciugandomi le lacrime, "vedrai che gli passerà." cerca di rassicurarmi, ma non funziona molto.

8:45 pm
Rimango in camera tutta la sera, non sono neanche scesa per cenare.

All'improvviso bussano alla mia porta, "chi è?" chiedo singhiozzando "sono Louis." risponde il ragazzo dall'altra parte della porta.
Apre la porta lentamente, ha un vassoio in mano con sopra un piatto con del cibo e un bicchiere d'acqua.
"Ti ho portato la cena.." dice appoggiando il vassoio sul comodino, dopodiché si siede affianco a me sul letto.
"Ei, ei, non piangere." mi dice asciugandomi le lacrime con il pollice, lo abbraccio istintivamente e lui ricambia subito senza pensarci, "che cosa devo fare Lou?" gli chiedo non sapendo cosa dire, anche lui è in difficoltà, non sa bene come comportarsi, probabilmente per lui è la prima volta.

F•R•I•E•N•D•S  [One Direction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora