Hate

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Louis's pov
Merda!
Dal nervosismo sbattei il pugno sul tavolo della cucina gettando a terra la giacca.
Per poco non rompevo il tavolo in vetro.

"Sei stato duro con lei.." Arianna cerca di avvicinarsi a me lentamente, probabilmente ha paura di me per la reazione che ho appena avuto.
"Tu non sai come sono stato con lei!" le urlo contro senza rendermene conto, ma lei non indietreggia, sembra fidarsi di me nonostante tutto, "si, lo so. Mi ha raccontato tutto." risponde con tono calmo e basso.

Non capisco cosa mi sia preso, sono sempre stato un po' stronzo con le ragazze, ma non fino a questo punto: dire ad una ragazza che si è vestita da troia è un insulto pesante.

"Perchè l'hai fatto?" mi domanda, noto che nel mentre Niall se n'era andato, forse è meglio così, devo parlare da solo con Arianna, magari può aiutarmi a calmarmi.
"Non lo so! Non ci capisco più niente." rispondo alzando un po' la voce e subito dopo abbassandola con la seconda frase.
La ragazza mi si avvicina sempre di più, non ha più paura, "non dovevi insultarla.." mi dice facendomi ricordare tutto quello che le ho detto "lei ha avuto un passato difficile.." mi spiega, ma non scende nei dettagli e forse è meglio così.
"Che devo fare?" chiedo appoggiandomi al tavolo e guardando per terra "capire." mi risponde come se fosse scontato, capire? Capire che cosa?
"Cosa?" chiedo confuso alzando lo sguardo su di lei "capire cosa provi per lei." risponde sempre in modo scontato, come se fosse facile.
Io non provo nulla per lei.
"Che stai dicendo?! Io non provo nulla per lei!" dico alzando la voce leggermente e facendo indietreggiare di un centimetro Arianna, "ne sei sicuro?" dice allungando la sua mano sulla mia spalla destra "sto solo dicendo che devi pensarci seriamente. Magari è solo amicizia, ma devi comunque pensarci. Inoltre dovresti scusarti con lei." mi consiglia spiegandosi meglio, abbasso la testa annuendo leggermente, lei subito mi accoglie tra le sue braccia.
Mi scalda e con lei mi sento protetto, è difficile da spiegare, non si penserebbe mai che una ragazza possa proteggere un ragazzo, ma io mi sento così tra le sue braccia.
Ho legato molto con lei, amicizia, semplicemente amicizia, ma stretta e duratura, almeno spero.

9:40 pm
Non voglio aspettare, altrimenti rimanderei in continuazione e non ne uscirei più.
Voglio andare a scusarmi con Elena.

Vado al piano di sopra e busso alla sua camera, è vicino alla mia.
"Elena?" dato che non mi rispondeva, l'ho chiamata senza aprire la porta, ma rimanendo fuori "Vattene!" mi urla dall'altra parte del muro che ci divide.

Sospiro e apro lentamente la porta in legno, lei è sdraiata sul suo letto a pancia in giù, la testa è rivolta alla finestra.
"Elena.." la richiamo avvicinandomi al letto leggermente, "che vuoi?!" ha proprio un caratterino "scusarmi.." dico con tono di voce basso per non farmi sentire troppo, non è da me scusarmi in questo modo "non sono bravo in queste cose..volevo chiederti scusa per essermi comportato come uno stronzo e idiota.." mi interrompe "lo sei." alzo gli occhi al cielo, mi sto arrabbiando di nuovo, non credo che riuscirò a trattenermi ancora a lungo.
"Lasciami parlare. Voglio scusarmi e dirti che mi dispiace di averti preso in giro e insultato." gira la testa verso di me e vedo che ha ancora le lacrime che le scorrono sul viso "bene, ti sei scusato. E adesso? Che cosa pretendi? Che diventiamo amici?" mi dice con tono di disprezzo, "no. Lo speravo, ma a quanto pare come si fa con te! Hai un carattere di merda! Non ti va mai bene nulla!" rispondo alzando la voce.
"Vattene!" mi urla contro, non me lo faccio ripetere due volte ed esco dalla sua stanza sbattendo la porta.

Ovviamente non si è risolto nulla, me lo immaginavo.
Con lei non si può proprio parlare.
La odio.

Torno al piano di sotto ed esco in giardino.
Ormai si sta facendo buio, si intravedono le prime stelle.
Arianna mi raggiunge, sento che cammina dietro di me.
"Non avete risolto vero?" mi chiede sapendo già la risposta, rimango in silenzio e immobile, ma qualcosa succede.
Una lacrima mi scende, percorrendo tutta la mia guancia coperta da un leggero strato di barbetta, non posso credere di star piangendo.
Mi giro verso la ragazza cercando protezione e sicurezza, lei lo capisce subito e mi abbraccia accarezzandomi la testa, mi lascio cullare dai suoi tocchi e mi rilasso.

F•R•I•E•N•D•S  [One Direction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora