F•R•I•E•N•D•S [One Direction]

Harry

2 settimane dopo

Arianna's pov
È passato un po' di tempo, ho legato sempre di più con questi ragazzi, mi diverto moltissimo qui, peccato che c'è ancora qualcuno che non mi sopporta..
Non ci faccio molto caso al momento.

"Io non entro in quella stanza.."
"Bè io neanche."
"Zayn entra tu, sei il suo fidanzato giusto?"
"Si, ma per finta."
"E va bene, entriamo insieme."

Sono ancora addormentata nel mio letto, ma riesco a percepire poco di quello che succede attorno a me.
Sento la porta aprirsi ma decido di restare a dormire, la mia pigrizia mi spinge a farlo.
Mi piace dormire, adoro stare sotto le coperte la mattina.

"Arianna?" qualcuno mi chiama ma sono troppo pigra per aprire gli occhi, quindi mi limito a mugugnare "mmh.." dico continuando a dormire "devi svegliarti." mi giro dall'altro lato sempre tenendo gli occhi chiusi "mmh..no." dico tirandomi ancora più su le coperte.
"Daii." dopo vari tentativi per svegliarmi, finalmente apro gli occhi "che volete?" chiedo nel modo più gentile che mi esce "devi uscire." mi dice Louis che è seduto sul mio letto "perchè?" chiedo confusa, non ci sto capendo un cazzo, "devi uscire con Zayn, dovete farvi vedere insieme." sbuffo, mi sto stancando di alzarmi presto la mattina.
"E va bene.." dico mettendomi seduta sul letto, noto Zayn e Liam che si stanno piano piano avvicinando alla porta, sembrano spaventati, dopodiché Louis si alza in piedi e parla "Simon però stavolta vuole che vi baciate." dice tutto d'un fiato per poi scappare fuori dalla stanza con gli altri due.
Aspetta cosa? "Louis!" urlo, ma ormai è troppo tardi.

Decido comunque di alzarmi perchè ho fame, prima però mi vesto, metto un top bianco con le maniche a metà braccio, dei jeans lunghi strappati, delle scarpe da ginnastica bianche, dopodiché per i capelli faccio due trecce alla francese e per finire il solito filo di trucco.

Scendo in cucina "ecco la mia splendida fidanzata!" dice Zayn sorridendo e venendomi ad abbracciare, gli scombino i capelli che con tanto amore si era sistemato e mentre continua a ridere per la sua faccia, prendo un po' di caffè dalla macchinetta e lo verso in uno di quei bicchieri stile Starbucks.

10:00 am
"Ci vediamo dopo ragazzi." dico salutandoli mentre esco di casa con Zayn.

Stiamo camminando mano nella mano per le strade di Londra, neanche a dirlo ci sono già un po' di paparazzi in giro, ma per fortuna non sono così tanti.
"Sei molto carina." mi dice il moro affianco a me, sorrido per ringraziarlo, ma neanche a dirlo che divento rossa in viso e lui se ne accorge e sorride divertito, "non ridere." dico scherzosamente "sei tu che diventi rossa per ogni complimento che ti faccio." dice ridendo.

Continuiamo a camminare mano nella mano, ma non ho dimenticato quello che dobbiamo realmente fare: baciarci.

Ci siamo fermati su uno spiazzale con una fontana, "ehm.." siamo entrambi imbarazzati, anche se so che lui muore dalla voglia di farlo, sinceramente neanche a me dispiace, però ho sempre trovato sbagliate questo tipo di relazioni finte solo per la fama.

Ad un certo punto mi prende per i fianchi e mi avvicina leggermente a lui, io arrossisco subito al suo tocco "sei bella quando arrossisci." dice in un sussurro, mi avvicina ancora di più a lui, sono a contatto con tutto il suo corpo, riesco a sentire il suo respiro.
Poco dopo, mi prende il viso tra le mani e appoggia le sue labbra sulle mie.
Non riesco a descriverlo come un bacio finto, anzi mi sembra molto vero, ma di sicuro mi sbaglio.

Quando ci stacchiamo, io sono rossa come un pomodoro, lui invece ha un sorriso malizioso sul volto, alzò subito gli occhi al cielo ridendo, "non pensarci neanche." dico spingendolo leggermente indietro, lui ride, mi prende per un braccio e mi fa scontrare ancora con lui.
Mi lascia un bacio sulla fronte, probabilmente per essere più credibili agli occhi altrui.
"Baci bene lo sai?" dice ridendo, lo assecondo "anche tu non sei niente male." dico ridendo.

11:00 am
Non abbiamo voglia di tornare subito a casa, quindi abbiamo deciso di fare un giro per i negozi.

Casualmente in un negozio incontriamo Harry.
Mentre Zayn prova delle maglie, io decido di andare da Harry a salutarlo, "ei." dico avvicinandomi a lui che prontamente mi ignora.
Ci rimango un po' male ma decido di andare avanti con il "dialogo".
"Che fai qui?" chiedo, che domanda stupida!
"Secondo te?" mi risponde seccato, anche io però che cazzo di domande faccio, cosa vuoi che sia venuto a fare in un negozio di vestiti?

Il riccio esce dal negozio e io lo seguo "perchè fai così?" chiedo delicatamente "così come?" mi chiede lui di rimando, come se non lo sapesse, "mi ignori, mi rispondi male." gli spiego cercando di rimanere calma.
Lui si rigira e si allontana senza rispondermi.
"Harry!" lo chiamo, riesco a raggiungerlo, non si è allontanato di molto, "che cazzo vuoi?!" mi chiede seccato, rimango zittita per un po' ma poi rispondo "che hai?" chiedo "che cazzo te ne frega?" risponde sempre più arrogante.
"mi importa." dico mettendogli una mano sulla spalla, "vattene e lasciami in pace cazzo!" dice urlando e scostando la mia mano dalla sua spalla sinistra.
Adesso ha esagerato, decido quindi di andarmene, giro i tacchi e me ne torno al negozio dove ho lasciato Zayn, da lontano sento però Harry che mi richiama "che stai facendo?" mi chiede, ma è coerente?
"Me ne vado." rispondo girandomi "perchè?" mi domanda, "perchè sono stufa di essere trattata come una merda, ogni volta che provo a parlarti mi urli contro. Vaffanculo!" rispondo incazzata e me ne torno da Zayn che sta pagando.

1:15 pm
Siamo finalmente tornati a casa.
Entro e vedo Niall e Elena mangiare seduti sul divano, quei due sono identici, "ciao." ci salutano girandosi verso di noi, "com'è andata? Vi siete baciati?" ci chiede Niall con la bocca piena "s-si.." rispondo balbettando, sono in imbarazzo.

Poco dopo arriva Louis "qualcuno sa cosa è successo ad Harry? È chiuso in camera da quando è tornato.." dice confuso e preoccupato, "si, abbiamo litigato." rispondo.
Vado in camera mia e poco dopo mi raggiunge Elena "raccontami tutto." mi dice sedendosi sul mio letto, accetto e inizio a raccontarle l'accaduto.