TITOLO: Le api di Waterloo
NOME AUTORE: TheDuchessofSussex
AMBIENTAZIONE: Inghilterra, 1815
Phédre Hale, marchesa di Northampton, ricostruisce come è diventata la moglie di Richard Hale e l'amore che li ha legati prima che gli eventi di un anno terribile per l'Inghilterra, il 1815, irrompessero nelle loro vite.
CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI:
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Entrambi i protagonisti mi sono piaciuti molto perché sono sì originali e "ribelli", a loro modo, ma perfettamente calati nell'epoca in cui vivono.
Phédre ha sin da bambina goduto della libertà di essere la figlia minore, quella a cui, per sua stessa ammissione, si concede qualche stranezza dato che non è il volto di rappresentanza della famiglia Grenville. Ha un'unica grande passione: la sua serra e le piante che vi fa crescere dentro. Altre attività più consone per una giovane dama come il ricamo, la musica e il pensare al matrimonio trovano poco spazio nella sua vita fatta di orchidee, carpe koi e manuali di giardinaggio. Attorno a questo passatempo — che in realtà è qualcosa di più, è il modo con cui Phédre esprime la sua personalità — nasce e si evolve la storia.
Richard è un Lord e fa cose da Lord senza però scadere nel cliché del libertino arrogante: ha avuto delle amanti, ha gozzovigliato con la meglio gioventù di Londra, ha spezzato il cuore a un paio di damigelle e poi si è messo a cercar moglie senza troppi rimpianti o recriminazioni. È un giovane che non si tira indietro davanti alle sue responsabilità (che siano dovute al titolo o alla carriera militare) ma che allo stesso tempo ha una mente aperta e idee chiare su ciò che cerca in una moglie. Forse ha una mente fin troppo "aperta" per essere un uomo nato nel 1796, ma le sue considerazioni sul ruolo della donna nel matrimonio sono in linea con il suo carattere gentile e amichevole.
Il comportamento ostile (almeno in apparenza) di Lady Hale rispecchia la situazione in cui si trovarono diverse Lady rimaste prematuramente vedove: dopo anni passati a sperimentare una relativa libertà come tutrici dei loro pargoli e de facto regine incontrastate della casa, queste donne venivano relegate su un piano marginale dalle nuore, che ereditavano titoli, responsabilità e privilegi. È una donna che sa giocare bene le sue carte perché tiene sempre a mente i limiti che le sono stati imposti.
Sono arrivata all'incirca alla metà della storia, quindi non ho avuto ancora il (dis)piacere di conoscere Edward Hale, ma gli altri personaggi di contorno sono ben fatti e consistenti — dalla sorella di Phédre, signorina a modo che ha già trovato marito, al padre distante ma a suo modo amorevole, al giardiniere che secondo me non gliela racconta giusta sui suoi sentimenti.
EVENTI STORICI:
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Le vite dei nostri protagonisti vengono letteralmente travolte dalla grande ruota della Storia — incarnata in un piccolo generale còrso.
Quando Napoleone entra definitivamente in rotta di collisione con l'Inghilterra, un conflitto che culminerà con la battaglia di Waterloo citata nel titolo, Hale verrà chiamato a fare il suo dovere di generale e nulla sarà più lo stesso.LESSICO:
⭐️⭐️⭐️⭐️C'è veramente poco da dire 😂 non ho notato, per lo meno nei capitoli che ho letto, alcuna incongruenza lessicale.
Solo, nel capitolo 16 Phédre dice «Quello non era un ruolo da donna e il 1815 non era pronto per una tale rivoluzione» parlando della scaltrezza della sua futura suocera.
Ora, può darsi che a parlare siano i miei bias da ragazza del XXI secolo che sa come è andata a finire la storia della parità di genere, ma sembra quasi che Phédre si aspetti che una rivoluzione del genere — ovvero: che le donne acquisiscano un peso maggiore nella società — avverrà, o meglio, che possa avvenire. Però le prime riflessioni in tal senso (fatte da donne!) non arriveranno prima di altri sessant'anni almeno: fino ad allora nessuna aveva realisticamente pensato che le cose potessero cambiare.RELIGIONE:
⭐️⭐️Appuntino sulla questione della prima notte di nozze: siamo ancora nell'epoca in cui la Chiesa considerava il desiderio carnale un peccato (dentro e fuori il matrimonio) e alcuni uomini erano dell'avviso che le donne non potessero neanche provarlo, il piacere sessuale (altri, invece, ritenevano che solo provando un orgasmo una donna potesse rimanere incinta. Valli a capire...)
Charlotte, che ha per marito un uomo decente e innamorato, ovviamente ha una buona opinione di ciò che avviene nel talamo coniugale, ma credo che la moralità dell'epoca si sarebbe ugualmente infiltrata nelle sue rassicurazioni — qualcosa del tipo "non è così terrificante come lo descrivono", più che "è un normalissimo gesto d'affetto tra due persone che si amano".
ABBIGLIAMENTO:
⭐️⭐️⭐️Anche qui l'autrice ha fatto un buon lavoro con qualche accenno all'abbigliamento nel corso dei capitoli: perfino la descrizione della "divisa" da apicultrice di Phédre è accurata!
Ho amato moltissimo le descrizioni delle tiare, gioielli che sono ahimè passati di moda ma che mi hanno sempre attratto moltissimo.
Ah, se solo fossi la Regina Elisabetta! 😂
ARMI: -
Con 19 punti "Le api di Waterloo" si aggiudica un aesthetic/booktrailer a discrezione di TheDuchessofSussex
Sono rimasta intrigata dalla cura con cui hai costruito i tuoi personaggi, li ho davvero adorati 😍Enjoy ❤️
Crilu
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Historia magistra vitae
Historical FictionSignorine di buona famiglia che imprecano come scaricatori di porto nell'Inghilterra vittoriana. Pistole semi-automatiche nel Far West. Legionari romani con una mentalità così aperta e pacifica che gli hippie che protestavano contro la guerra in Vi...