La luce del tramonto filtrava dalle finestre e batteva fioca sul divano color cuoio della casa. Mi piace il bagliore del sole che tramonta, è così caldo e rilassante.
Come ogni sera mi ero buttata sul divano a fare zapping in TV per cercare qualcosa di interessante, ma il mio sguardo era perso tra il vuoto e l'orologio. Erano le 19:30. Papà sarebbe dovuto arrivare tra poco dall'aereoporto. Mi alzo dal mio soffice divano per andare in cucina dove la mamma si stava passando lo smalto.
Nelly: << Cosa c'è Luce? Tutto ok?>>
Luce: << Certo mamma. Non vedo l'ora che arrivi papà tutto qui.>>
Nelly<< Anche io tesoro, tuo padre mi manca ogni giorno di più. Ma finalmente dopo tre anni possiamo festeggiare il tuo compleanno come si deve; 15 anni sono volati in un soffio.>>
Sorrisi a mia madre, era da tanto che non la vedevo così radiosa, da quando papà aveva cominciato a viaggiare molto più spesso per via del suo lavoro: fa il calciatore.
Mio padre è il grande Mark Evans.
Forte, vero!
NO
PER NIENTE.Da tre anni a questa parte e come se io non avessi un padre. È sempre in giro e pensa solo al calcio. Ma oggi è diverso. Ha promesso che sarebbe venuto per il mio compleanno....ricordo... l'ha promesso.
Ad interrompere i miei pensieri è lo squillo del cellulare di mamma.
Nelly: << Amore...sei arrivato....cosa?....ma....avevi promesso che ci saresti stato....>>
Sgranai gli occhi. Scattai per le scale come una furia, aprii la porta della mia camera richiudendola con un colpo secco.
Come diavolo è possibile!? La famiglia viene sempre dopo!
Cominciai a rovesciare tutto quello che trovavo sulla scrivania, presi la foto di famiglia e la scaraventai contro il muro.
Io non esisto per lui.
Aprii le ante del mio armadio e cominciai a cercare la maglia dell'Inazuma Japan; la stessa maglia che mio padre indossò durante il mondiale e la buttai nel cestino.
Perché? Perché a me? Mi avevi promesso che ci saresti stato. In questi anni mi sono allenata seguendo gli insegnanti tuoi e del bisnonno, affinché potessi essere orgoglioso di me. Volevo entrare nel club della Raimon, essere scelta in nazionale. Portare alto il nome degli Evans.
Sono stanca....stanca di aspettarti.... perché non ti accorgi di come mi fai soffrire.Mi lasciai cadere a terra in lacrime, mentre stringevo tra le mani le lenzuola azzurre del letto.
Perché sto piangendo? Perché?
Alzai lentamente lo testa e la mia figura si rifletteva sullo specchio rettangolare in fondo alla stanza.
Sono patetica.
Mi alzaii abbandonando le lenzuola a terra e mi avvicinai allo specchio.
Sono una debole.
Ciò che vedevo mi faceva schifo e ribrezzo. Come mi ero riddotta. Sto piangendo per una persona che non si fa scrupoli a farmi del male.
Alzaii lo sguardo. È tutta colpa del calcio. La cosa che amo di più si è trasformata nella fonte del mio odio.
Tirai un pugno allo specchio. Faceva male ma non mi importava. Il sangue scorreva lento sulla mia mano ma non mi importava.
Luce: << Io sono Luce Evans, colei che distruggerà questo sport maledetto, distruggerò il calcio come lui ha distrutto la mia vita. Lo giuro.>>
Spazio autrice
Ciao ragazzi!⚡❤️ Ecco il prologo della mia nuova storia in collaborazione con inazumania. Se amate Inazuma Eleven correte a leggere le sue storie, soprattutto il suo libro di one- shots.
Spero che il prologo di questa storia vi abbia intrigato. A presto con il 1° capitolo.Sakka yarouze!❤️⚡
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Conosco solo la vendetta 🖤⚽⚔️ Inazuma Eleven go
Fanfic⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡ Io sono Luce Evans, colei che distruggerà questo sport maledetto, distruggerò il calcio come lui ha distrutto la mia vita. ⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡ 19/01/2021: 1° #inazumaelevengo