VICTOR P.O.V
Non credevo che mi sarei mai fidato tanto di una persona dal farle conoscere Vlad, ma Luce era forse l'unica persona al mondo che ricambiava la mia fiducia e non giudicava o provava a capire.
Era davvero un'amica preziosa.
Per questo mi sentivo a disagio a camminare tra i corridoi del Quinto Settore dopo aver ricevuto una convocazione.Il Grande Imperatore voleva vedermi.
Ero preoccupato, presto ci sarebbe stata la partita contro la Fiducia Incrollabile e la Raimon stava alzando la cresta.
Io ero affidato alla Raimon.
Se fallivo Vladimir non avrebbe più camminato, e non potevo permetterlo...Entrai nella sala del Grande Imperatore e subito gli occhi castano scuro dell'Imperatore in persona mi furono addosso.
Axel: << Ciao Victor.>>
Victor: << Grande Imperatore, mi ha fatto chiamare? >>
Non mi piaceva quello sguardo.
Era lo sguardo di qualcuno che sapeva qualcosa di importante che non mi diceva.Axel : << Victor, voglio che tu giochi nella prossima partita della Raimon. >>
Sgranai gli occhi.
Che cosa?? Dovevo giocare?? Ma così avrei offerto un vantaggio alla squadr- un momento.
Oh no.
Non dovevo giocare per vincere.
Non dovevo neanche giocare con la Raimon, ma contro la Raimon.Axel: << Penso che tu abbia capito, Victor.>>
Victor: << Sì, Grande Imperatore, ho capito.>>
Uscii dalla sala con il cuore in gola, stringendo i pugni.
Stavo iniziando a distruggere davvero il calcio.
E non mi sentivo in grado di farlo.
LUCE P.O.V
Gli allenamenti alla Royal non cedevano con i loro ritmi massacranti, ma mi stavo abituando.
Quel giorno poi Caleb aveva un sorriso radioso stampato sul volto e continuava a lanciare delle occhiate all'allenatore Sharp, che sorrideva a guardava dall'altra parte.Erano talmente distratti che l'allenatore Samford gli richiamò un paio di volte: si stavano perdendo le giocate dei loro giocatori.
Ghignai tra me e me.
Qualcosa mi dice che Zio Caleb ha trovato qualcuno...??: << Evans, prendi!>>
Una palla schizzò verso di me e fui costretta ad atterrare male sulla caviglia per riceverla. Alzai lo sguardo e notai gli altri Imperiali che mi fissavano. Strinsi i pugni: pensavano davvero di provare ad umiliarmi?
Non sapevano di che pasta era fatta Luce Evans allora...
Allungai la gamba per restituire la palla a quegli impertinenti ma il rumore familiare di un fischio mi interruppe. Girai il capo e chi c'era, appoggiato al muro?Cinquedea.
Con suo figlio Quentin, che mi strizzò l'occhio non appena notò che lo stavo fissando.Alzai un sopracciglio e Cinquedea mi fece segno di avvicinarmi.
Caleb: << Luce, c'è una persona per te.>>
Abbandonai il campo, trascinando i piedi verso Cinquedea, che mi sorrise non appena mi avvicinai abbastanza e mi inchinai.
Luce: << Salve Signor Cinquedea, ciao Quentin.>>
Quentin: << Ciao splendore.>>
Mi venne automatico alzare gli occhi al cielo, ma mi trattenni. Meglio lasciar perdere, forse.
Cinquedea: << Come va, Luce?>>
Luce: << Abbastanza bene, grazie.>>
Il rosa non dava cenni di voler smettere di sorridere. Francamente, dava un pochino su i nervi, ma che ci potevo fare? Era lui a tessere le fila del Quinto Settore poi...
Cinquedea: << Sai Luce, penso proprio che se continui ad allenarti qui molto presto sarai pronta per il Giardino Imperiale.>>
Aggrottai la fronte.
Giardino Imperiale?
Che Giardino Imperiale?
Axel e Victor non avevano accennato a nessun Giardino...Luce: << Che intende, mi scusi?>>
Cinquedea: << Lo scoprirai presto, Luce.>>
Iniziò ad allontanarsi, mentre Quentin mi strizzò l'occhio.
Quentin: << Stai davvero bene con la divisa nuova, Evans.>>
E poi trotterellò dietro al padre.
Non ebbi altra scelta che fare dietrofront e tornare ad allenarmi sotto lo sguardo curioso di Caleb.Giardino Imperiale....
MARK P.O.V
Non ci potevo credere. Mia figlia faceva parte del Quinto Settore...che le era successo?
Aveva sempre amato il calcio, era una bambina così allegra e dotata...
Non potevo rassegnarmi all'idea che mia figlia fosse diventata un burattino nelle mani di Alex Zabel.Anzi, Axel Blaze.
Perché l'uomo con i capelli lunghi che mi trovai di fronte era Axel, il mio vecchio amico Axel.Mark: << Non ci posso credere! Sei...>>
Non finii la frase.
Axel alzò lo sguardo su di me. I suoi occhi erano gli stessi, uguali, ancora buoni e determinati.Ma allora perché....?
Axel: << Ne è passato di tempo Mark.>>
Mark: << Axel, ti prego, dimmi che non è vero.>>
Il biondo non reagì alle mie parole.
Axel: << Vuoi davvero una bugia o vuoi la verità?>>
Strinsi i pugni.
Mark: << Axel, almeno lascia stare Luce! Non rovinare la sua vita con il Quinto Settore! Me la stai portando via, le stai facendo odiare il calcio!>>
Axel: << Sei sicuro che sia il Quinto Settore il problema?>>
Quelle parole mi colsero di sorpresa. Sgranai gli occhi.
Mark: << C-che intendi dire?>>
Axel: << Mark, pensaci bene, quanti anni sono che non vedevi tua figlia?>>
Non mi piaceva quello che stava dicendo Axel, non mi piaceva affatto.
Ma era vero.
In tre anni non ero quasi mai tornato.
Non potevo non ammetterlo a me stesso...Axel: << Ci sono tante cose che non sai, Mark, e non solo di Luce.>>
Alzai lo sguardo sul mio vecchio amico.
Mark: << Allora raccontamele!>>
Axel mi fissò per qualche secondo.
Poi iniziò a parlare.Spazio autrice
Ecco l'11° capitolo scritto da inazumania. Che ne pensate?😍 Cosa dirà Axel a Mark? Ma soprattutto Mark avrà il coraggio di confrontarsi con Luce?
Sakka yarouze ⚽⚡
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Conosco solo la vendetta 🖤⚽⚔️ Inazuma Eleven go
Fanfic⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡ Io sono Luce Evans, colei che distruggerà questo sport maledetto, distruggerò il calcio come lui ha distrutto la mia vita. ⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡⚽⚡ 19/01/2021: 1° #inazumaelevengo