Conosco solo la vendetta 🖤⚽⚔️ Inazuma Eleven go

Capitolo 18: ~Una cena bizzarra~

Mi partì una risata isterica.

Santo Byron, aiutami tu.

Guardai i ragazzi e due di loro si fecero tutti rossi. Grandioso, iniziamo bene!

Luce: << Mamma perché ci sono questi tre individui di sesso maschile in casa mia?>>

Nelly: << Dai Luce non fare così. Forza vatti a fare una doccia e vieni a tavola.>>

Luce devi trovare un piano di fuga adesso. Dico di avere un impegno e scappo.

Si, funzionerà.

Luce: << Io in realtà, ho dimenticato una cosa....nel coso....in quel posto lontano...devo scappare...ciao ciao.>>

Mia madre mi si parò davanti armata di mattarello.

Nelly: << Ora basta signorina, fila in doccia subito. >>

Sbuffai rassegnata.

Luce: << E va bene sergente Raimon. >>

Ci misi 5 minuti per farmi la doccia. Indossai le prime cose che trovai nell'armadio.

Pantaloncino nero di cotone, una maglietta bianca che mi stava un po' larga che mi lasciava un po' il seno scoperto e la felpa della Royal.

Gli sguardi che il blu e il castano mi lanciarono, lasciavano poco all'immaginazione. Mi stavano fissando la scollatura.

Ma guarda questi due!

Ci sedemmo a tavola. Sembrava il cenone di Natale.

Ma aspetta un momento....

Luce, i tuoi amichetti qui presenti non sanno che tua mamma sa cucinare con la tua stessa capacità di svolgere i compiti di matematica.

Questa cena si rivelerà molto divertente e di conseguenza mi stampai un sorriso sadico in faccia.

Mark: << Tesoro oggi ti sei superata. Ha tutto un aspetto così invitante.>>

Nelly: << Grazie Mark. Forza ragazzi, mangiate a volontà! Io vado di là a prendere il resto.>>

Ma siamo sicuri di essere originari del Giappone?

A me non sembra data la quantità industriale di cibo sfornata da mia madre.

Arion: << Io non resisto più. Pancia mia fatti capanna.>>

...............

I tre ragazzi si fecero scuri in volto. Mamma mia che spasso!

Victor si girò verso di me.

Victor: << Luce ma non lo trovi un tantino salato?>>

Luce: << Benvenuto a casa Evans! Qui si mangia e si sta zitti. Basta immaginare che sia tutto buono.>>

Riccardo: << Ma come ci riesci?>>