❛I Chose You❜

３４

Anni dopo...

Mi scuoto la t-shirt larga che ho addosso stravaccandomi su una sedia vicino al tavolo.

«Perché fa così caldo? Dai è solo aprile!».

«Non è caldo, sei tu che sei sballata» commenta Taehyung dall'altro lato del tavolo nel suo maglioncino di cotone.

Lo guardo male. «Taehyung!».

«Che c'è? È la verità».

Batto i piedi.

«In Italia era diverso?».

«Chi se lo ricorda, sono cinque anni che non ci sto per più di una settimana» sospiro.

«Ti manca?» mi chiede alzandosi e sedendosi sul bordo del tavolo rivolto verso di me.

«Beh, un po' ma è normale».

Fa una piccola pausa guardandomi assorto nei suoi pensieri. Lo osservo senza dire niente. È davvero bellissimo, anche struccato e spettinato com'è adesso.

«Andiamo a Verona» propone fermamente.

Mi giro verso di lui inarcando le sopracciglia. «Cos'hai detto?».

«Non ti piace Verona?».

«Cioè non è che non mi piaccia, non ci sono mai stata, ma perché così dal null-».

«Allora andiamo» ripete sorridendo.

Scuoto la testa leggermente. «Tu la fai troppo semplice, non posso partire così dal niente, poi Sooyoung e le altr-».

«Ci ho già parlato io e abbiamo deciso tutto. Ormai ho già prenotato pure l'aereo e l'hotel. Devo disdire?».

«NO NO, non devi disdire ma perché non me l'hai detto prim-».

«Oh che bello vedere che siamo d'accordo» sorride e mi da un bacio.

«No aspetta cosa intendi» si alza dalla sedia e si stiracchia.

«Dai Taehyung mi fai uscire di cervello».

«Intendo che devi prepararti perché partiamo domani pomeriggio».

«Domani pomeriggio quin- ASPETTA COSA?!».

«Domani pomeriggio. Che c'è di strano? Hai qualche impegno? Eppure ho chiesto a Sooyoung e al manager e mi hanno detto che non hai nulla».

Mi porto una mano alla fronte pensando.
«È vero che non ho nulla ma tu non puoi dirmi le cose il giorno prima scusa eh».

«Fammi capire, io ti pago una vacanza a sorpresa a Verona, città che per di più non hai mai visitato, e tu mi rispondi così?» alza un sopracciglio. «Allora dì pure addio alle vacanze».

«Ma no Taehyung» mi alzo e lo abbraccio. Ricambia l'abbraccio sorridendo.

«Dimmi un po'» inizio sempre stretta a lui. «Perché proprio a Verona?».

Si stacca. «Perché è la città degli innamorati! E poi perché possiamo dire questo:» si schiarisce la voce e si mette in una posa poetica. "Oh Romeo Romeo, perché sei tu Romeo?" recita in italiano grossolano.

«L'hai imparata in italiano?» chiedo guardandolo dolcemente.

«Sì, solo per te».

«Che carino che sei» gli do uno schiaffetto sul braccio e mi avvio verso la mia camera.

«Dove stai andando?» mi domanda affacciandosi dallo stipite della porta.

«A fare la valigia forse? Devo pure vedere il meteo così deciso cosa portare» accendo il telefono e guardo il meteo per la prossima settimana a Verona. Sempre soleggiato ma un po' nuvoloso.