L'ultima Strega-La maledizione-

-30-Rule

Questa stanza è esattamente come la ricordavo. L'ultima volta che sono stato qui... Lo ricordo come se fosse successo ieri.

Quel giorno, mi era stata rivelata la verità sulle nostre famiglie.

E tutti i doveri che ne conseguivano. E' stato il giorno in cui ho cominciato ad odiarla.

Ma la cosa che più mi disturba ora, è la sua incomprensione a capire quello che le sta accadendo.

E' incredibile che non abbia ancora percepito i suoi poteri.

Mi siedo sul letto e il suo odore m'invade le narici. Ha sempre avuto un buon odore. Chissà se anche il suo sapore e altrettanto squisito... "Cazzo, Rule falla finita!"

Ripensare a lei, stimola di nuovo tutti i miei sensi. Ovviamente, il mio fedele amico tra le gambe, si risveglia all'istante.

E' assurdo! Inusuale per me. Non mi è bastata la super doccia gelata, non mi è bastato neanche il breve incontro avuto con Valery. Sono insoddisfatto e sto facendo un casino con quella ragazza! L'ho usata, di nuovo. Devo smetterla di fare lo stronzo con lei. E' una brava ragazza, un pò oca, ma non si merita di essere trattata come un ripiego. Valery è pazza di me, me lo ripete in continuazione, ma io non lo sono di lei. Non lo sono mai. Di nessuno.

E' solo l'istinto che mi guida. Lo lascio decidere solo in quello che riguarda il sesso. Mentre la mia maschera di freddo, stronzo e cinico, che a fatica ho costruito, fa tutto il resto. Ma per il desiderio, la conquista e l'appagamento, seguire l'istinto porta soddisfacenti risultati.

Sono convinto, che sia per questo che non riesco a togliermi Mel dalla testa. Averla scoperta cosi "vogliosa" di me, m'impedisce di controllarlo.

Inoltre oggi, con il suo comportamento mi sta facendo uscire pazzo! Oggi non fa altro che sorprendermi! Prima si scioglie sotto le mie labbra come un budino, poi accetta di uscire con l'ultimo arrivato e quando sto lì per rimetterla in carreggiata con una spinta mi manda al tappeto. Se avessi avuto la possibilita di usare i miei poteri avrei impresso il suo sguardo nella mia mente. La sua faccia nel vedermi li a terra...Era terrorizzata! Mentre io, complice Gabriel, non riuscivo più a smettere di ridere. Abbiamo riso a crepapelle, Gabriel stava per pisciarsi addosso! Ma dopo aver ripreso il controllo ero deciso a riprendere il discorso con lei. Ray poteva essere un intoppo non calcolato. Mel doveva dargli il ben servito, non uscire con lui!

Ma a Gabriel serviva un favore e, da bastardo quale sono, non potevo che accontentare il mio fratellino. Quando ci uniamo è veramente uno spasso. Ha voluto rafforzare la bevanda Puffo per quel coglione di Mattheuw, e gli effetti sono stati esilaranti! Anzi spettacolari! Solo ora però mi chiedo il perché? Credevo che quel palestrato pompato gli fosse simpatico. Il mio umore era alle stelle. E per buona parte della serata, ho dimenticato tutto.

Ma... durante la torta. Quando ho visto Rey, con quel gigantesco mazzo di fiori, qualcosa mi si è mosso al centro del petto. Rabbia, invidia, rammarico. Non lo so. So solo che il bacio che ne è seguito ha smontato tutto il mio castello. Tutte le mie certezze sono svanite in un secondo. Riempiendomi la testa di mille dubbi.

Possibile? Possibile che sia lui, il bell'imbusto che me l'avrebbe portata via? Possibile che sia lui l'uomo a cui era destinata prima di me? Dovevo saperlo!

Dopo il nostro contatto di oggi pomeriggio, dove per la prima volta i nostri corpi si sono toccati, mi sembrava palese che Maelyssa, nutriva il mio stesso desiderio. Ma con quel bacio...

Lei... Inizialmente ne è rimasta stupita, come tutti del resto, ma poi il suo viso si è illuminato! L'ho visto. I suoi occhi sono diventati più brillanti del solito. Il blu scuro a cui ero abituato era sparito, rendendoli azzurri come un cielo sereno. Era felice.

Non la vedevo così da tanto tempo. Rey potrebbe effettivamente renderla felice ne sono convinto...ma non renderebbe felice me.

Al momento c'erano troppi forse, ma una cosa l'avevo chiara, se la profezia si stava avverando avevo poco tempo...

Dovevo parlare con Maelyss per capire i suoi sentimenti, non avevo scelta.

Da questo dipendeva il suo futuro ed il mio, che ero intenzionato a cambiare con le buone o con le cattive. Per le buone, avevo un dono da farle scartare per il suo compleanno. Per le cattive, qualcosa avrei trovato.

I rumori della festa stanno piano, piano sciamando. Questo significa che la festa è quasi finita.

Mi sdraio sul letto allungando le gambe. Si sta bene. Cerco di immaginare la sua faccia quando gli darò il mio regalo.Non lo ammetterò mai. Ma...nel mio più profondo essere, spero tanto che i suoi occhi diventino azzurri anche per me...