solitudine.
sostantivo femminile.
desiderato o ricercato come motivo di pace o di raccolta intimitàandiamo avanti, altro significato:
la condizione, lo stato di chi è solo, come situazione passeggera o duratura
mi sono interrogata spesso sul significato di questa parola, vi ho riportato le due definizioni che ho trovato sul dizionario, ma sapete che? non mi dicono davvero niente.
voglio raccontarvi piuttosto di quando mi sono ritrovata in una foresta sperduta, sola.
la prima cosa che ricordo di aver provato quando ho realizzato di non avere nessuno, è stata la paura.
ho avuto paura, tremavo, ti cercavo.
urlavo il tuo nome.
nessuno mi rispondeva, al massimo potevo sentire il verso degli uccelli che, spaventati, se ne andavano via, lasciandomi più sola di prima.
mi giravo intorno, cercavo qualcuno, correvo, invano, cercando di andare via dalla foresta: sembrava infinita.
mi si presentavano molti ostacoli davanti e io cercavo sempre di pensare a come avremmo fatto a superarli insieme.
cercavo di pensare a cosa avresti fatto tu.
certe volte prima di addormentarmi, guardavo le stelle come non le avevo mai viste prima, era tutto buio ed era uno spettacolo meraviglioso.
pensavo di stringerti forte, di condividere quella meraviglia con te e, semplicemente, sorridevo, mi sentivo meno sola.
e allora, in uno di quei momenti ho capito che sentirsi soli è davvero solo uno stato d'animo.
puoi isolarti quanto vuoi e il più lontano possibile da tutti, ma se dentro di te senti la presenza di una persona, non soffrirai mai di solitudine.
eri lì con me, ogni momento.
ti sentivo con me notte e giorno, facevo le cose per due, non ero stupida né tantomeno pazza, stavo solo cercando di sopravvivere a quel disastro.
alla fine quando sono riuscita ad uscire, la prima persona che ho voluto vedere sei stato tu.
mi hai aperto la porta e mi hai accolto con il tuo solito sorrisone, non curandoti minimamente di come io fossi conciata.
mi hai abbracciato subito e io mi sono lasciata andare in un pianto di gioia: avevo scelto la persona giusta.
mi hai accompagnato in quella selva oscura, nella mia più difficile avventura, per mesi e mesi e non ti sei mai dimenticato di me, sei rimasto lì.
ricordo di essere arrivata addirittura a bagnare la tua felpa Blu con le mie lacrime.
ero felice di vederti, quasi non credevo di averti tra le mie braccia di nuovo.
mi sono sentita importante per te, finalmente anch'io mi sentivo importante e indispensabile per qualcuno.
così l'ho semplicemente detto, tra le lacrime, con la voce rotta: "ti amo Giove, non lasciarmi"
e tu, senza sapere la mia avventura, oserei dire "nostra" avventura dentro la selva, hai semplicemente detto:"ti amo anch'io Marte, non l'ho mai fatto, sono stato sempre con te"se solo fosse andata così...
le cose sono andate in maniera diversa, è vero, sono andata da te quella sera, dopo essere uscito dalla selva, tu mi hai aperto accogliendomi come tutti avrebbero accolto la persona più importante della propria vita.
io ero davvero emozionata, finalmente t'avrei rivisto.
ti ho abbracciato si, anche questo è vero, ma tu non hai ricambiato, non capivo cosa stesse succedendo.
ti ho guardato: immobile, steso a terra.
non ci potevo credere, non stavo credendo a ciò che avevo davanti.
mi guardavi Giove con degli occhi strani, con la consapevolezza che quella sarebbe stata l'ultima volta.
ti ho guardato ancora una volta piangendo e urlando:"ti amo Giove, non lasciarmi"
troppo tardi.
i tuoi occhi avevano già smesso di guardare i miei e il tuo cuore ormai aveva cessato di battere.
una voce in lontananza, avevi un'altra persona in casa. "che succede qua?"
non ho detto niente, mi sono limitata a guardarti giacere lì per poi appoggiarmi sul tuo petto.
gli ultimi secondi con te furono terribili Giove.
in quel momento realizzai che sarei stata sola per tutta la mia vita.
non c'era stato nessun "noi" in quella foresta, non c'è nemmeno oggi, Giove, che sono 27 anni dalla tua scomparsa.
Ci sono solo io con una grande illusione accanto e un grande vuoto al petto.
avevo scelto la persona giusta, vero; perché la cosa che, forse, preferivo più di noi è che insieme stavamo meglio di chiunque altro.
Tu però hai lasciato che io scoprissi il vero significato di Solitudine e io, Giove, questo, non te lo perdonerò mai.
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Cara Marte...
RomanceUna raccolta di lettere che narrano, scollegate tra loro, la storia di Marte e Giove. Ogni riferimento a persone e cose reali è puramente casuale, enjoy.