" Uccidetemi, vi prego. "

44 7 1
                                    

( Yoongi. )

C'eravamo.
Era giunto il momento.
Scesi dall'auto così come gli altri, per ora a parte qualche auto di passaggio non sembrava esserci nulla di strano. Poteva anche andare molto diversamente da come mi aspettavo, poteva anche non presentarsi nessuno mandando all'aria il mio piano. Forse Hajoon era molto più furbo di così e gli piacevano le cose teatrali a cielo aperto. " Ragazzi..." Stavamo tutti camminando per raggiungere la vecchio metro quando Jin ci richiamò. Ci fermammo tutti per guardarlo. " Me la fate una promessa? " Oh no, no. Non poteva fare una richiesta del genere. " Jin hyung...." Tentai di dire ma lui alzò la mano per zittirmi. " Lo so che lo stiamo facendo per Namjoon ma lui non lo avrebbe voluto, non avrebbe voluto altri spargimenti di sangue. " - " No, è vero ma se fosse venuto a mancare uno di — " Stavolta alzai io la mano per zittire Taehyung. " Qual è la tua promessa? " - " Che se le cose si mettono male, ma male davvero prenderete la macchina e andate via. " - " E tu? No, scappiamo tutti se proprio dobbiamo. " Aggiunse Hoseok, un Hoseok davvero arrabbiato, dovevo ammettere che non lo avevo mai visto così cupo e serio in tutta la mia vita. Li lasciai parlottare fra di loro tagliandomi fuori da quella cosa, io non sarei scappato, piuttosto ce ne sarei uscito da morto ma Hajoon doveva crepare. Jimin mi conosceva, aveva già capito che il mio silenzio equivaleva a: io non ci sto e faccio come voglio.
Si accostò a me prendendo di nuovo la mia mano, io alzai lo sguardo verso di lui. " Insieme. Restiamo insieme. " Mormorò poggiando la sua fronte alla mia. Chiusi gli occhi portando la mano libera sulla sua guancia. Restammo così per qualche secondo e poi ripresi a camminare. Anche Jungkook era stato silenzioso ora che ci stavo facendo caso, forse anche nella sua mente c'era un piano suicida. Mi accostai a Tae e Hoseok. " Jungkook...portatelo via, al momento opportuno. " Entrambi mi guardarono, era palese che non avessi ascoltato una singola parola prima. " Hyung ma abbiamo detto che — " - " Non me ne frega un cazzo Hoseok di cosa avete detto prima, fate così e basta. " Fui un po' rude ma la tensione saliva ad ogni gradino che scendevo. Hoseok non aggiunse più nulla.
C'era una vecchia grata di ferro a chiudere l'entrata ma con qualche sforzo riuscimmo ad aprirla. " Hai chiamato il comune, Yoongi, per farti accendere la luce? " Chiese Tae vedendo le luci di emergenza accese che davano un'aria ancora più soffocante e angosciante a quel posto. " Si, sono miei amici. " Stetti al suo gioco mentre ci accostavamo alla banchina. I vecchi binari erano tutti arrugginiti e la natura stava prendendo il sopravvento, segno che nessuno aveva messo piede là dentro da un po'. Eravamo tutti silenziosi di nuovo. Tutti in tensione, con le orecchie pronte a cogliere anche un respiro non nostro. " Se non vengono e stiamo qui a prenderci il tifo mi incazzo. " Borbottò Jin togliendosi di dosso una ragnatela, ridacchiammo tutti. " Li vado a prendere giuro. Gli busso alla porta di casa. " Si lamentò ancora. " Che cazzo è il tifo? " Sentii chiedere a Jungkook.
Io mi poggiai al muro con Jimin accanto che mi regalava qualche bacio come se stessimo aspettando un treno per andare in vacanza. Mi distolsi da Jin alle prese col mondo animale e guardai il mio ragazzo. Era bellissimo, con quel nasino, quelle guance, quel taglio di occhi... " Hai le doppie punte Park Jimin. " Lo presi in giro sfiorando i suoi capelli. Lui rise. " Allora una volta finita questa cosa mi devi portare dal parrucchiere. " - " Ti devo? Io? " Lui annuì. " Se ne usciamo vivi, non devi lasciare nemmeno per un attimo il mio fianco. " Rimasi in silenzio sentivo la sua pistola contro il fianco che in un certo senso mi riportò alla realtà. Infatti stavo per rispondere quando sentii fischiare. Mi staccai dal muro in un attimo e sfoderai la pistola. Il peso dell'arma era così strano nella mia mano, ma nonostante questo la tenevo salda, come se avessi sempre sparato in vita mia.
Credo che per gli altri avvenne lo stesso procedimento di assimilazione nella loro testa. Nessuno di noi aveva mai sparato o posseduto un'arma da fuoco. Nascosi un po' Jimin dietro di me e ancora un altro fischio, stavolta più vicino. Non si capiva quanti fossero ma lui di certo c'era.
" La cosa divertente sapete qual è, che avete scelto un posto come questo che diventerà la vostra tomba, almeno già siete sotto terra. " Non rispondemmo a quella provocazione, eravamo tutti parzialmente nascosti. Poi Hajoon fece il suo ingresso in smoking...dannato pazzo con manie di grandezza. Storsi la bocca. " E vedo che almeno tu sei già vestito per la bara. " Sibilò Jin caricando un colpo, un uomo di Hajoon si mise davanti a lui. " Wow, che accoglienza. Sei pistole puntate contro, siete cattivi. Non mi date nemmeno la possibilità di parlare, che dite? " - " Vuoi ancora annoiarci a morte con i tuoi discorsi? " Feci un passo avanti esponendomi, non me ne fregava un cazzo. Un altro dei suoi uomini si mosse per coprirlo, figli di puttana schifosi. " Vi paga così tanto che siete disposti a sacrificarvi per lui? " Stavolta caricai io i colpi. " Spostati, voglio solo lui. " Hajoon rise. " Stai parlando con il mio uomo e secondo te, ti darà retta? Li ho addestrati molto bene, questi sono cani che non morderanno il loro padrone. " Infatti il tipo non si mosse di una virgola, era assurdo. Cosa passavo per la testa delle persone quando decidevano di difendere a spada tratta un pazzo. Scossi appena il capo. Avrei ammazzato anche loro. " Com'è che funziona qua? Voi avete ucciso mio fratello e siete armati, io che ho subito la perdita sono venuto a mani vuote. " - " Stronzate. " Lo rimbeccò Jimin che lo fissava come se potesse così dargli fuoco solo con uno sguardo. Hajoon si illuminò. " Ah ecco... cercavo proprio te. Possiamo finirla molto velocemente ragazzi, che dite? Datemi l'assassino di mio fratello e voi potete andare. " - " Pensi davvero che ti lasceremo Jimin come se nulla fosse? Io ho ucciso tuo fratello. " Disse Tae facendo anche lui un passo in avanti. Seguito da Jin e da Jungkook, poi da Hoseok e infine da me. Tutti pronunciammo la stessa frase. " Io ho ucciso tuo fratello. E tu sarai il prossimo, perché ci hai levato qualcosa che non avresti dovuto levarci. " Aggiunsi però io. Non ci aspettavamo chissà quale reazione da lui ma invece sfoderò la pistola. " Adesso basta, siete fastidiosi come le pulci. " Fece un cenno col capo e anche i suoi uomini si armarono. " Questa situazione non ci porterà da nessuna parte, voi morirete subito ancora prima di rendervene conto. " Tutti si nascosero perché Jungkook gli aveva appena sparato contro ma il suo uomo si prese il proiettile al suo posto. Vidi Taehyung trascinarlo dietro a dei sacchi di qualcosa, perché in un attimo li sotto si scatenò l'inferno. Sia io che Jimin ci riparammo dietro la colonna portante. La spalla mi faceva ancora male e tenere troppo le braccio in alto era una fatica. " Ce la fai? " Mi chiese Jimin completamente attaccato a me. Io annuii prima di sporgermi un po' e tentai di prendere lui. Tagliata la testa al serpente, il corpo muore, no? Jungkook ci aveva quasi fatto ammazzare tutti perché eravamo tutti allo scoperto. Penso che se ne rese conto subito dopo perché lo intravidi dietro quei sacchi che si fissava le mani sconvolto. Deglutii, non c'era più nessuno sparo forse potevo giocarmela bene. Guardai Jimin lasciandogli un bacio prima di costringerlo contro la colonna. " Sta qua. " - " Che vuoi fare?! " Mormorò tenendomi per la maglietta. " Niente. Ma tu stai qua e non fare niente. " Lasciai la presa di Jimin e uscii allo scoperto con le mani alzate. " Hajoon, esci fuori. Solo io e te. " Lanciai la pistola a terra. " Sono disarmato. Vieni, parliamo. " - " Cosi che i tuoi amichetti possano spararmi un colpo in testa? Nah, scordatelo. " - " No, sanno che se non glielo dico io, loro non lo faranno. Non voglio che muoiano anche loro...sono serio. Facciamola finita così. " - " Oooh ~ stai facendo l'eroe Min Yoongi? " Non mi sentivo un eroe e non lo stavo facendo, sperai che mettesse anche solo la testa fuori e sperai che gli altri avessero una buona mira. " Se vuoi vederla così. Ti serve una vita per tuo fratello, no? Bene, te la sto servendo su un piatto d'argento. " Lo sentii ridere. " Mio fratello valeva molto di più di una vita, mio caro. Vale tutte le vostre vite. " Vidi il suo uomo alzarsi e premere il grilletto, chiusi gli occhi pronto al colpo ma...quando li riaprii Hoseok era la. Davanti a me. Sul suo petto la maglia iniziò a sporcarsi di sangue, deglutii mentre il mio migliore amico si accasciava contro di me. " No... " Ma quando si era avvicinato?! Mi resi conto che in realtà non solo lui si era avvicinato. Jimin non aveva fatto in tempo o sarebbe stato lui li al suo posto, o Tae o Jungkook o Jin. Erano tutti accanto a me che sparavano a raffica senza dare loro modo di tirarsi su per difendersi, ma ben presto il caricatore sarebbe stato vuoto. Portai al riparo Hoseok che tossiva. " Giuro che se muori ti vengo a prendere ovunque tu sia e ti ammazzo io con le mie mani per aver fatto una cosa del genere. " Lo vidi sorridere, i denti sporchi di sangue. " Sei il mio migliore amico Yoongi, non potevo permettergli di ucciderti...ma io ho la pelle dura, questo è solo un graffietto. " Tossii ancora, ovviamente non era così. " Tieni le mani premute qua...cazzo Hoseok. Cazzo!! Dovevate stare fermi, buoni. " - " NO! JIMIN! " Al sentire quel nome mi paralizzai sul posto e poi mi sporsi a guardare, non lo vedevo da nessuna parte. Hoseok mi spinse via. " Vattene, uccidi quel figlio di puttana. Farlo per tutti noi. " Mi tirai su con le mani sporche di sangue e presi la pistola di Hoseok, avvicinandomi piano, cercando di non farmi notare. Poi lo vidi Hajoon teneva Jimin con un braccio intorno al collo e la pistola alla sua tempia. " Bene, ora basta. " Ma cosa aveva fatto?! Come lo aveva preso? Niente di tutto quello doveva succedere, di nuovo le cose erano andate molto diversamente da come mi ero aspettato. Strinsi i denti quasi rischiando di svenire per la paura. " Hai degli amici molto stupidi. " Vidi Jungkook tentennare, sentendosi colpevole di aver agito senza pensarci, constringendo tutti ad attaccare alla rinfusa. Senza più un piano da seguire. " Lascialo Hajoon, lascialo andiamo. Puoi avere me, lo sai che è iniziato tutto perché sono arrivato io. Io ho convinto tutti a fare questa cosa. " - " Yoongi —- " - " Sta zitto Jin. " Lo bloccai prima che potesse dire qualsiasi cosa. Jimin mi guardava con due occhioni grandi, lucidi ma sorrideva. " Ti amo..." Mi mormorò e lo vidi tirare fuori un coltello dalla tasca dei jeans, nessuno lo sapeva e colpi più e più volte Hajoon che palesemente non se lo aspettava, lo lasciò andare e si guardò l'addome, c'erano già tre coltellate ma questo non gli impedì di sparare. Jimin cadde a terra e io non ci vidi più, iniziai a sparare tutti i colpi che potevo riducendo il suo corpo ad uno scolapasta. E non contento, lanciai la pistola per colpirlo con pugni, mi fermò Tae prendendomi e tirandomi indietro. Era morto da un pezzo ma io non mi ero fermato. Così preso a fargli male che non mi accorsi dei suoi uomini che erano scappati come codardi. Voltai il capo, Jimin giaceva li accanto con un buco in testa. Crollai fra le braccia di Taehyung, piangendo silenzioso, mi sembrava di soffocare. Non avevo nemmeno più la forza di alzarmi. Gridai disperato continuando a fissare il corpo di Jimin. " Ragazzi..." Mi voltai verso Jungkook che teneva il corpo senza vita di Hoseok. Un altro colpo al cuore. " No..." Mormorai aggrappandomi alla maglietta di Tae, non sapevo più cosa fare.
Era un dolore troppo forte per venir descritto.
Non c'erano nemmeno pensieri, nulla. Nulla.
" Uccidetemi vi prego... uccidetemi. "
In ginocchio in una pozza di sangue piangevo e pregavo loro per una morte rapida che avrebbe fatto smettere tutto quel dolore.

𝗟'𝗔𝗥𝗥𝗜𝗩𝗢 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗘 𝗥𝗢𝗡𝗗𝗜𝗡𝗜 ; Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora