9. Robert.

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<<Quanto manca?>> domando disperata, appoggiando sconsolata la testa al finestrino dell'auto di Dylan. Sono circa 5 ore che siamo in viaggio e non penso di potere resistere ancora molto, potrei seriamente aprire lo sportello e gettarmi sull'autostrada dalla frustrazione.

<<Camille me l'hai chiesto anche 5 minuti fa. E 3 minuti fa. E 2 minuti fa.>> sorride, con lo sguardo nocciola concentrato sull'autostrada trafficata.

<<Non manca molto comunque, dovremmo arrivare fra venti minuti se solo questa grandissima testa di cazzo si decidesse a muovere il culo! Ma ce la fai? Che testa di cazzo.>> esclama decisamente sull'orlo di una crisi, imprecando contro l'automobilista davanti a noi che risponde prontamente con un dito medio.

Scoppio a ridere, e accarezzo il suo braccio teso nervosamente sul volante.
<<Tranquillo, non c'è fretta.>> dico, per tranquillizzarlo un po'.
Sento i suoi muscoli rilassarsi a poco a poco, e il suo sguardo spostarsi verso di me.

Si allunga per un attimo vicino al mio orecchio, poggia una mano sulla mia coscia scoperta e sussurra: <<Non vedo l'ora di passare tutta l'estate con te.>>

Non posso trattenere un sorriso malizioso e gli stampo un bacio sulle labbra. Veniamo interrotti dal rumore fastidioso di un clacson dietro di noi.
<<Scusi, scusi! Mi muovo, ho capito!>>

🌊 🌊 🌊 🌊

<<Non posso ancora aprire gli occhi?>> chiedo, mordendomi il labbro per trattenere le risate.
Lui stringe la mia mano ancora di più in risposta.
<<Ci siamo quasi, dai. Eccoci.>> dice, aiutandomi a salire un gradino.

Mi ha costretta a chiudere gli occhi appena ha parcheggiato davanti al molo, per rendere tutto l'arrivo allo yacht una sorpresa. Sento che sarà una grande estate: yacht da sogno, ragazzo da sogno, posto da sogno! Siamo in una costa a sud dell'Italia, e non credo avrei mai potuto chiedere di meglio.
Il mare cristallino che riuscivo a vedere dalla strada sta stuzzicando la mia irrefrenabile voglia di vacanza e di estate.

Apro gli occhi di scatto, curiosa come una bambina, e lo spettacolo che mi trovo davanti mi lascia senza parole.
Uno yacht fin troppo grande, dove la grandezza del mio appartamento in paragone è forse solo la stanza di servizio qui. Noto la sorta di terrazza sul tetto della barca, e subito mi innamoro. Immagino già tutte le cose che potremo fare qui.

<<Ma è enorme! Oh mio Dio Dylan. Sei fantastico.>> esclamo, gettandogli le braccia al collo.
<<Tutto per noi.>> mi stringe ridendo, per poi aiutarmi a salire sulla passerella che congiunge la terra ferma allo yacht.
Da vero gentiluomo, lascia entrare prima me e mi segue.
<<Benvenuta nella tua nuova casa per i prossimi due mesi.>> sentenzia, facendo un ampio gesto con la mano per indicare il ben di Dio che ci circonda.

Ad accoglierci c'è un uomo sulla trentina, biondo cenere dagli occhi chiari, con un fisico possente rivestito dall'uniforme nautica blu e bianca.
<<Camille, lui è Charlie, il pilota e comandante del nostro yacht.>> me lo presenta Dylan, facendomi sorridere per aver detto "nostro" yacht.
<<Piacere Charlie.>> gli stringo la mano, e lui mi fa l'occhiolino, che non passa inosservato agli occhi di Dylan.
<<Sì, attento Charlie.>> commenta sarcastico, facendomi ridere.

Continuiamo il giro, e Dylan mi mostra il salotto, la maestosa sala da pranzo, la cucina, i bagni, la spa sottomarina con le pareti trasparenti e le suites camere da letto. La mia parte preferita è l'esterno con lettini per prendere il sole letteralmente a picco sul mare, e il lussuoso terrazzo sul tetto.
Tutto questo mi sembra assurdo, mi guardo intorno come una bambina nel suo negozio di caramelle preferito. È tutto così surreale, ma è Dylan a riportarmi alla realtà, cingendomi i fianchi con le sue mani grandi.
Mi volto e lo bacio, facendolo sorridere. È la sensazione più bella del mondo, sentirlo sorridere mentre lo bacio.

Torniamo nella nostra camera a disfare le valigie, e darci una rinfrescata. È tardi ed è quasi ora di cena, siamo entrambi molto stanchi per il viaggio quindi per ora ci diamo una rinfrescata e stasera ci rilasseremo solo, per partire carichi domani.
Dylan è andato a farsi una doccia nell'altro bagno, così ne approfitto per farne una anche io qui e cambiarmi.
Mi svesto e nuda mi dirigo verso il bagno della nostra camera.
Mi sciolgo i capelli e mi dò un'occhiata allo specchio.

<<Non pensavo di avere ordinato una escort, ma se è un'offerta accetto.>> commenta una voce sconosciuta alle mie spalle.
Mi volto di scatto e inizio a tremare dallo spavento. Un ragazzo è qui, nel mio bagno, con solo un asciugamano stretto attorno alla vita e i capelli gocciolanti, evidentemente appena uscito dalla doccia.
<<Chi cazzo sei? Chi. Cazzo. Sei?>> esclamo afferrando un phon per difendermi. Cerco invano di coprire con le mani le mie parti intime, per poi prendere a tentoni un asciugamano striminzito, per nascondere almeno la parte davanti.

Lui non sembra affatto spaventato, anzi, sorride sornione e fa qualche passo verso di me.
<<Dolcezza, piuttosto chi cazzo sei tu?>> domanda.
<<Senti sto per chiamare la polizia.>> balbetto con la voce rotta dalla paura.
<<Intanto abbassa quel phon, non credo ti sarebbe utile se ti aggredissi.>> sorride, costringendomi a lasciare la mia arma.
<<E poi piccola rilassati, siamo entrambi per caso su questo yacht, potremmo divertirci...>> propone malizioso, avvicinandosi sempre più.
Immobilizzata dall'ansia, mi ritrovo ad osservarlo, ed ha un aspetto tremendamente familiare. I capelli castani scuri scompigliati, gli occhi intensi nocciola, il viso spigoloso ma attraente, le braccia muscolose...

<<Camille sai che apprezzo vederti nuda ma dovremmo andare a mangia->> sento la voce di Dylan dietro di me, che si blocca alla vista dello sconosciuto.

<<Rob che cazzo fai qui?>> domanda Dylan visibilmente agitato, ponendosi fra me e il ragazzo, Rob evidentemente.

<<Dylan! Sei ancora vivo allora! Come va?>> vedo gli occhi del ragazzo illuminarsi.
Dylan si irrigidisce, serrando la mascella.
<<Tutto bene. Cosa ci fai nel mio yacht?>> ripete.
In tutta risposta, Rob alza le spalle e lo abbraccia.
<<Mi avevi detto che sarei potuto venire quando volevo, fratellino.>> sentenzia sorridendo.

Fratellino? Ripenso alle foto che mi aveva fatto vedere Dylan durante la quarantena di suo fratello, dicendomi di non essere più  in buoni rapporti con lui. Ora si spiega la sua incazzatura.
<<Perchè devi prendere sempre tutto alla lettera, Robert?>> Dylan alza gli occhi al cielo per poi scoppiare a ridere, smorzando l'aria tesa della situazione, e lo ringrazio mentalmente per questo.

<<Camille, lui è Robert, mio fratello.>> accenna, con una punta di imbarazzo che lo rende tremendamente adorabile e indifeso.
<<Piacere dolcezza.>> Robert mi porge la mano che io rifiuto di stringere, per non fare cadere il mio asciugamano e denudarmi di nuovo.
Dylan assesta un pugno nelle sue costole, sussurrando "non provarci", e mi fa sorridere.

Li osservo entrambi vicini, e sono proprio due gocce d'acqua. Robert è visibilmente più grande di quattro o cinque anni, è più magro e meno muscolo di Dylan, ma sono davvero simili. Entrambi bellissimi, non c'è che dire.
Ma il modo con cui Robert mi squadra, con quel continuo sguardo ardente, deve finire.

<<Piacere di conoscerti Robert. Anche se sarebbe stato meglio conoscerti non da nuda e non a sorpresa nel mio bagno.>> rispondo, facendo notare di proposito il mio disappunto.
<<Ah, che accento, sei francese! Mi piacciono le francesi...>> si morde il labbro, ammiccando.

<<Senti Rob io e Camille andiamo a cena ora. Magari vieni con noi, spieghi perché cazzo sei qui, e domani vai via. Chiaro?>> spiega Dylan.

<<Chiarissimo. Anche se temo di dover restare qui qualche giorno in più. Non che mi dispiaccia.>> sorride Robert, facendomi ruotare gli occhi al cielo.

<<Vai a vestirti o lo farai impazzire. O meglio, ci farai impazzire.>> mi sussurra Dylan in un orecchio, percorrendo la mia schiena nuda con una mano.

Annuisco dandogli un bacio, e corro a mettermi qualcosa, mentre i due scendono in sala da pranzo.
Due O'Brien. Due, non ne bastava uno, ne ho due.

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Ciao a tutte, sono tornata!
Allora, che ne pensate di Robert? E di questa fantastica vacanza in yacht? Fatemi sapere se vi sta piacendo la storia! ❤️

𝐀𝐩𝗼𝐜𝐚𝐥𝐢𝐬𝐬𝐞.- Dylan O'Brien ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora