Non sarebbe dovuto andare così. 《Dabi》 CONCLUSA

1.

Salve sono Helena ho 24 anni e sono un Pro hero in missione segreta, il mio compito è quello di spiare dall'interno la lega dei villain, beh diciamo che ci sto riuscendo,sono diventata molto importante per il capo Shigaraki diciamo che sono il suo vice dopo kurogiri ovviamente. Il mio quirk si chiama copy e mi permette di copiare qualsiasi quirk, mi basta toccare una persona anche solo per un secondo. la cosa positiva e che dopo averlo toccato quel quirk rimane con me per sempre, in pratica io posso avere i quirk di chiunque con un semplice tocco. Da quando l'ho scoperto ho iniziato a toccare qualsiasi persona conoscessi così per copiarne i quirk, al momento non so quanti ne ho ma sicuro più di 50. Mio zio eraserhead mi aveva chiesto di non accettare questo lavoro, ma io come sempre non gli ho dato ascolto. Ho un rapporto strano con lui, mi ha cresciuta dall'età di 5 anni ma non riesce proprio a fidarsi di me, ma io lo voglio bene come un padre comunque.

Sono le 5 di pomeriggio del 23 ottobre,oggi sarebbero dovuti venire due nuovi acquisti della lega.

Shigaraki: Helena non credi sia ora di trovare un nome per nascondere la tua identità

Helena: si forse hai ragione ma non so proprio che nome usare....

Kurogiri: beh che ne dici di all Powers si addice al tuo quirk.

Helena: all Powers sia.

//Sono ormai tre mesi che faccio parte dei villain era ovvio che mi chiedessero di scegliere un nome...Sono molto felice che sia stato kurogiri a sceglierlo, so che non dovrei ma mi sono affezionata molto sia a lui che a tomura.

A fermare i miei pensieri  fu un bussare alla porta molto ma molto insistente....vado ad aprire e mi trovo Giren con due ragazzi alle sue spalle. Appena vidi il ragazzo però mi sbiancai, io lo conoscevo e lui sapeva della mia identica.

Giren:salve he....

Helena: all Powers...è questo il mio nome.

Giren:bene vedo che ti sei decisa a sceglierne uno meno patetico del tuo.

Helena:oh giren il mio nome non è patetico, l'unico patetico qui sei tu..

Giren: nervosette oggi....mi piace questo tuo carattere

Shigaraki: smettetela voi due...mi fate venire la nausea

Mi spostai per farli entrare,alzai lo sguardo verso quel ragazzo,speravo tanto che non si ricordasse di me, ma non feci in tempo ad andarmene che lui mi bloccò e si avvicinò al mio orecchio e sottovoce mi disse.

???: ciao helena...da quanto tempo.

Rabbrividii a quelle parole, se lui dicesse qualcosa,se lui parlasse,io sarei fottuta.

Mentre i due parlavano con Tomura,io pregavo ogni santo esistente,per far si che quel ragazzo non dicesse niente.

Ora vi spiego come lo conosco. Era un tranquillo giorno di scuola ero all'ultimo anno, quando la scuola venne attaccata da questo ragazzo, io mi scagliai contro di lui per combattere. Ovviamente l'incontro lo vinsi io. Rimanemmo da soli molto tempo prima dell'arrivo dei pro hero, in quei momenti lui mi chiese il perché volessi diventare un hero, il mio nome, cose che non avevano senso,aveva attaccato la scuola perché voleva sapere il mio nome, ero seduta su di lui e gli avevo bloccato entrambi i polsi sulla sua testa, beh era una situazione abbastanza imbarazzante, gli dissi solo il mio nome, che cosa stupida sto combattendo contro un villain è vado a dirgli il mio nome, un secondo dopo siamo nella posizione inversa io sotto di lui e bloccata, poi però mi salutò e se ne andò senza dire niente.

Shigaraki: oi Helena sei tra noi..

La voce di tomura mi fece tornare in me.

Helna: si certo...dimmi pure.

Shigaraki: porta tu Dabi e Toga nelle loro stanze, a lui lo metti nella stanza di fronte alla tua mentre lei al piano superiore.

Helena: si certo...me ne occupo io.

Quindi e Dabi che ti chiami..

Dabi:allora andiamo HELENA " disse sogghignando.

Lo stavo odiando in quel momento.
Portai entrambi alle loro stanze, gli spiegai velocemente le poche regole che avevamo e poi me ne andai in camera mia.

Cosa cazzo posso fare...se tomura venissee a sapere che sono un hero mi sbriciola con la sua unicità..ed io non voglio morire così,sono troppo giovane...

Ad interrompere i miei pensieri fu Dabi che senza bussare entrò in camera mia.

Helena: cosa vuoi." Dissi con tono autoritario

Dabi: calma calma.... voglio solo parlare.