El Hierro

Portogallo

Josephine 's POV

Dopo un volo assurdo, due film visti sul cellulare e un mal di testa atroce atterriamo a Lisbona e solo dopo aver preso le nostre valige saliamo sul van che ci porterà in albergo.

"Conferenza stampa domani alle 11... nel pomeriggio sessione di interviste con Hero... "

"Maria ti prego, ho un mal di testa atroce." Le dico chiedendole indirettamente di smettere di parlare visto che non sono pronta a sentire tutto il programma specifico dei nostri giorni qui in Portogallo. "Possiamo riparlarne stasera?"

Maria mi guarda dispiaciuta poi però prende dalla borsa la sua sacca dei medicinali e mi porge una pasticca bianca.

"Non stai dormendo bene la notte per caso?" domanda premurosa.

Anna accanto a me, abbassa lo sguardo e sott'occhio vedo che sta cercando di trattenere un sorriso.

Devo parlare con la mia agente di ciò che sta succedendo con Hero. Non posso tenerglielo nascosto.

"No... no sto dormendo bene. Molto bene."

Finora tutte le notti le ho passate con Hero. Abbiamo dormito? Si. Ma di certo non 8 ore come desiderava Maria.

"Sei strana... "mi fa notare la mia agente. "Sicura di sentirti bene?"

Si sporge verso di me, visto che il van che abbiamo riservato ha 6 posti, tre su ogni lato, per controllarmi la fronte.

"Ho solo bisogno di dormire." Ammetto sincera.

Ho solo bisogno di Hero. Solo di lui.

Hero's POV

"Sono arrivate." Mi annuncia Jamie quando apro la porta della mia camera d'albergo per farla entrare. "La stanza di Jo è alla fine del corridoio."

"Si lo so me l'ha appena scritto per messaggio." Rivelo aprendo la valigia per prendere dei panni puliti visto che ho intenzione di fare una lunga doccia per poi raggiungere Jo.

"Stasera ceneremo nel ristorante dell'albergo..." inizia Jamie con voce strana attirando la mia attenzione.

"Cosa?" chiedo confuso.

"Beh visto che... tu e Jo state insieme ora... se non lo so... avete voglia di passare del tempo da soli... per un appuntamento.... O..."

Appuntamento? Cazzo non ci ho proprio pensato.

Le ho chiesto di essere la mia ragazza ma non l'ho neanche portata fuori per un appuntamento. Un vero appuntamento.

Bel ragazzo che sono.

Certo con tutti gli occhi che abbiamo addosso sarà impossibile non destare sospetti ma... chissà forse con l'aiuto di Jamie...

"Non ci avevo pensato." Ammetto sincero. "Non... non so da dove incominciare ... non ho mai avuto una ragazza prima d'ora e..."

"Dio sei cosi impacciato!" esclama Jamie divertita. Si alza e mi prende il viso tra le mani con fare amorevole. "Rilassati, continua cosi non pensare a nient'altro... stai andando bene."

"E se lei ne avesse bisogno? Tutte le ragazze vogliono essere corteggiate o cose cosi..." dico titubante.

Non c'è un manuale da seguire per diventare un buon fidanzato?

"E se... organizzassi qualcosa mentre siamo a Parigi?" propone subito arrivando in mio soccorso. "Non lo so potremmo... prenotare una visita privata sulla torre Eiffel o cose cosi..."