Brasile

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Hero's POV

Lo sta facendo a posta. La odio per questo.

Per questa fottuta intervista ha scelto di indossare un vestito che le fa non solo un seno pazzesco ma le lascia tutte le gambe nude per via di uno spacco vertiginoso.

Anna è seduta in mezzo a noi, Josephine con tutta la no chalance di questo mondo si accarezza le gambe tranquilla fin quando non decide di alzarsi l'orlo del vestito mostrandomi la sua pelle nuda.

Distolgo subito lo sguardo, fissandolo sul pavimento, giocando nervosamente con le labbra come faccio di solito visto che è un'abitudine ricorrente ormai quando le sto vicino cercando di pensare a qualcosa di davvero disgustoso.

Ma la mia testa si immagina solo in intimità con lei, mentre le sue gambe sono allacciate intorno al mio bacino e la prendo violentemente sul letto facendola gemere sonoramente.

L'intervista continua, l'atmosfera sembra calmarsi quando ci chiedono di provare delle pietanze tipiche brasiliane e visto il mio poco spagnolo faccio da cicerone e illustro alle mie accompagnatrici ciò che assaggeremo.

"Perché sono cosi nervosa?" chiede Jo mentre ci troviamo di fronte ad una tenda rossa del cinema dove stiamo per incontrare altri fan.

La conferenza è finita da poco, questa volta le domande a cui rispondere sono state più facili perché riguardavano il film, le riprese, i momenti divertenti...

"Li sentite?" chiede Anna entusiasta sentendo le fan urlare i nostri nomi.

Tempo che la tenda si apra e siamo sommersi di flash, di urla e di applausi.

Mi chiedono di urlare al microfono Fucking Trevor, mi chiedono se Hardin avesse un cane che nome avrebbe e...

E poi ci regalano una bandiera brasiliana con tante firme sopra del fandom di qui.

"Mettila sulle spalle." Suggerisco a Jo che subito lo fa indossandola come una sorte di scialle.



Viaggio da solo con Jamie su un aereo che mi porterà dal Brasile a Lisbona, in Portogallo. E' questa la nostra terza tappa del tour.

Anna e Jo sono sullo stesso aereo, e mi sto pentendo seriamente di non essermi informato prima sui voli visto che ora dovrò affrontare un viaggio di circa 10 ore da solo senza la mia ragazza.

La mia ragazza.

E pensare che fino a qualche giorno fa, Jo ed io eravamo soltanto buoni amici.

In realtà non siamo mai stati solo amici, c'è sempre stato qualcos'altro tra di noi e l'hanno sempre visto tutti. Certamente non ho mai nascosto l'interesse provato per la mia co-star facendo sempre piccoli gesti verso di lei per farle capire che per me era davvero importante il rapporto che si stava creando.

"Un penny per i tuoi pensieri?" mi chiede Jamie seduta accanto a me in prima classe.

"Te ne darei anche 100 se sapessi da dove incominciare." Ammetto sincero.

"Dev'essere davvero una cosa seria allora..." mi fa notare continuando a sfogliare la sua agenda. "O la situazione è più grave di quanto pensassi."

Mi giro verso di lei, lei fa lo stesso e quando i nostri occhi si incontrano capisco che deve aver captato qualcosa.

"Oh andiamo!" esclama incredula. "Ti conosco da anni, sei come un figlio per me... e poi diciamola tutta non è facile ignorare i vostri sguardi."

"Cazzo..." sussurro passandomi una mano tra i capelli esasperato. "Sono davvero un pessimo attore."

"Non dev'essere facile per voi."

"No..." ammetto sincero. "Jo è preoccupata che Maria lo possa scoprire... solo pensa che questa cosa possa nuocere alla sua carriera."

"Maria non è un tipetto facile... nel caso... vuoi che ci parlo io?"



Josephine's POV

"Anna dorme?" chiedo quando Maria rientra dal bagno sedendosi di nuovo accanto a me.

"No... sta leggendo qualcosa." Dice la mia agente allacciandosi la cintura riprendendo la sua agenda maledetta.

"Perché... non ti riposi un po'?" domando vedendola davvero troppo presa dal lavoro. "Rilassa il cervello cerca di dormire il volo è lungo..."

"Sto bene Jo credimi.... Lavorare mi rilassa." Ammette sincera controllando le email sul cellulare.

Mi alzo rinunciando al pensiero di farle cambiare idea , e avanzo nel corridoio della cabina solo per raggiungere Anna seduta alcuni posti più indietro di me.

"Ehila bellezza." Dice salutandomi.

"Ciao..." dico imbarazzata. "Ahm... posso parlarti un secondo?"

Jennifer Gibgot , produttrice del film, si alza e mi lascia gentilmente il suo posto con la scusa di andare al bagno.

Mi siedo accanto a lei, cercando di rilassarmi visto che sono davvero troppo nervosa. Hero non sa che ho intenzione di parlare con Anna di ciò che è successo in Brasile.

Ma... se non posso parlarne con Maria, devo almeno poterlo fare con Anna.

"Che succede Jo?" chiede preoccupata. "Hai una faccia."

"No... non so come la prenderai." Ammetto sincera.

La guardo, Anna accenna un piccolo sorriso e mi prende per mano.

"Si tratta di Hero?" chiede facendomi spalancare gli occhi per la sorpresa. "Oh andiamo... ho capito che sarebbe successo qualcosa tra di voi dopo la scena al lago."

"Tu.."

"In realtà pensavo che aveste fatto pratica o cose cosi... voglio dire ragazza, quel bacio era fottutamente pazzesco!"

"No... no niente pratica." Balbetto come una stupida.

"Ma poi ho visto come vi comportavate... il fatto che stavate sempre insieme anche dopo le riprese... solo uno stupido non se ne sarebbe accorto."

Beh allora io sono una stupida perché per tutto questo tempo ho sempre creduto che Hero ed io fossimo solo buoni amici.

Certo c'erano dei gesti da parte sua che mi hanno fatto pensare ma... pensavo fosse solo il buon fascino inglese. Hero è un gentiluomo, il classico ragazzo che ti tiene aperta la porta o ti versa da bere.

"Quindi... non sei arrabbiata?" chiedo volendone essere sicura.

"Arrabbiata? "ripete incredula. "Certo che no Jo, sono felice per voi."

"Ma...?" chiedo intuendo che ci sia altro.

"Avremo molti occhi puntati addosso in queste due settimane." Puntualizza seria. "E sei una delle poche persone che conosco che nonostante tutto ha una vita molto privata... e questo mondo può essere davvero come un girone dell'inferno se ci entri senza le giuste precauzioni."

"Lo so... è quello che mi spaventa. Hero ed io siamo cosi impacciati in certi momenti, con certe domande..."

"Fa tutto parte del gioco Jo." Dice Anna sicura di se. "Questo è business. Ma la vostra vita privata no... non dovete rendere conto a noi di ciò che provate. Perciò... cercate solo di essere voi stessi, tanto il vostro feeling è inspiegabile."

"Il famoso Good Casting?" domando sarcastica.

"Good casting, amici, semplici colleghi... ho avuto disposizioni dai piani alti di non portare avanti interviste dove si parla della vostra vita sentimentale..."

"Perché?" domando perplessa.

"Perché se non foste coinvolti sentimentalmente le fan andrebbero su tutte le furie e il film potrebbe essere un flop." Mi rivela tranquilla come se nulla fosse.

"Cosa?" domando incredula. "Un film non dev'essere giudicato in base alle vite private dei protagonisti.... È assurdo."

"Assurdo o no, sfrutteremo questa cosa a vostro vantaggio." Ammette rassicurante. "E poi.... Ci sono io con voi."

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