La Ninfa

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Alura lo so sono una persona orribile perchè non aggiorno mai e probabilmente questo capitolo lo pubblicherò qualche giorno dopo questo paragrafo quindi iniziamo la storia che è meglio per tutti.

You're pov
Camminiamo. Camminiamo per un tempo indefinibile. Non incontriamo neanche tanti mostri. No. Non di nuovo. Siamo su una sporgenza. Da una visuale dritta dritta su uno specchio. Non so come ne perchè. Dallo specchio si vede Jason. Ho paura. Mi stringo a Trevis. Sto piangendo e faccio fatica a reggermi in piedi. Talia è crollata e sta singhiozzando. Nico è piú bianco del solito. Lonny è impassibile. Travis lascia cadere qualche lacrima ma cerca solo di sostenermi.
"Ciao y/n" alzo lo sguardo, mi accorgo che riesce a vedere solo me.
"come sei finita qui?" potrei mettermi ad urlare ma devo rispondere "sono venuta a prenderti Jason" "da sola?" "no ci sono anche tua sorella, Nico, Travis e Lonny" "ah... Sono felice che non tu non sia sola" sembra deluso, "Percy e gli altri come stanno?" un tuffo al cuore, nonostante tutto Percy è ancora la persona piú importante per lui, di fianco a me Talia a perso i sensi. "stanno bene, Pip l' ha superato, Leo e gli altri anche,ma..." "ma cosa y/n?" "ma Percy no, lui sta male, una notte l'ho trovato sotto la doccia gelida, non ce la facevo a vederlo cosí e gli ho giurato sullo stige che ti avrei riportato indietro". Vedo gli occhi di Jason inumidirsi, ma allo stesso tempo sorridere e poi basta. Lo specchio va in frantumi. La sporgenza crolla. Precipitiamo. Sento un dolore lancinante alla spalla. Buio. Perdo i sensi.

Mi risveglio, sono stesa in una brandina, sotto ad una coperta, credo di essere in una grotta. Di fianco a me c'è un tavolino con dei pezzi di ambrosia, da un punto non troppo lontano arriva una luce fioca e si sente un invitante profumino di brodo. Ho la spalla fasciata e credo di avere un taglio su una guancia e pure uno su una coscia. Mi metto seduta, sono circondata dai miei amici, anche loro un po' ammaccati ma da quello che vedo vivi e vegeti. Sento dei passi cosí faccio finta di dormire, in realtà sto stringendo la mia spada, non si sa mai.

Sento dei rumori poi una mano gentile mi passa sulla guancia, è morbida e sembra quella di mia madre.

"svegliatevi semidei" la voce della donna che ha appena parlato è morbida ma fredda, come se chi la possiede non avesse emozioni, come se... Fosse senza cuore.
Apro gli occhi lentamente e i miei compagni fanno lo stesso. Davanti a me c'è una donna, anzi una ninfa con dei capelli neri lunghissimi che le coprono il petto dove, dove c'è un buco, all' altezza del cuore, da lì esce un liquido verde, non sono sicura sia sangue, credo piuttosto sia linfa. Davanti a me ho la persona che mi permetterà di riportare Jason da Percy. Davanti a me ho la ninfa senza cuore.

"ben svegliati, lasciate che vi offra uno spuntino" dice la donna. E che spuntino dico io, del buonissimo brodo (che poi io non è che sia chissà che amante di quella roba ma dopo che stai due giorni senza mangiare, diventa buona qualsiasi cosa) e qualche pasticcino, un po' eehm legnoso ma andava bene lo stesso.
Finito di riprenderci, la ninfa prende parola: " allora semidei, so perchè siete qui e credo che voi sappiate cosa dovete fare, i doni che vi ha dato Ade vi serviranno, ma, siete a conoscenza del fatto che io non vi renderò la vita facile, figlia di Apollo, tu hai fatto il giuramento sarai tu a dover fare una scelta se mai riuscirete a recuperare il mio cuore entro domani notte".
"come domani notte?" chiedo, "sí, proprio domani notte, altrimenti non avrete nulla in cambio, ora, il mio cuore è custodito in una stanza sorvegliata da un mostro nella profondità degli inferi, vi basterà scendere nella galleria a destra della mia, buona fortuna".
Non aggiunge altro e noi dobbiamo partire.

La galleria come mi aspettavo è in discesa, è anche completamente buia, andiamo avanti a tentoni strisciando sulle pareti. Ad un certo punto ci troviamo dietro ad una parete, si sentono dei respiri pesanti, probabilmente è il mostro, ci sporgiamo un po' e al centro della stanza vediamo il debole bagliore del cuore verde. Decidiamo di partire all' attacco. Ci fiondiamo nella grotta in direzione del cuore, è l' unica luce della stanza. Siamo quasi arrivati ma ad un certo punto qualcosa ci si para davanti e ci ritroviamo di nuovo nel buio piú totale, sguaino la spada ma non ho il coraggio di muoverla: non vedo niente e ho paura di colpire i miei amici.
Il mostro ruggisce e con un calcio ci spedisce fuori dalla sua tana. Rotoliamo di fianco al muro e ci affrettiamo a nasconderci lí dietro.
"Allora, è evidente che al contrario nostro ci vede benissimo al buio" dico sottovoce "è anche vero che in teoria, da come ci ha dato il calcio, lui era di spalle alla luce e ha ruggito quando si è girato a vedere se il cuore era ancora al suo posto, quindi deduco che abbia paura della luce" finisco.
"Sí ma qui è completamente buio, come facciamo a non farci ammazzare?" chiede Talia. "Non ne ho idea" risponde Lonny.
Beh, vorrei dire anche io che non so come fare ma in realtà lo so benissimo, il problema è che potrebbe leggermente costarmi la vita.
Ok glielo dico: " io lo so come possiamo fare" mi fermo per aspettare che tutti mi prestino attenzione poi continuo "io potrei raccogliere tutti i miei poteri del sole per diciamo diventare come un raggio e illuminare la grotta, mi costerebbe tanto, forse troppo però potrei riuscirci, ovviamente avrei bisogno di un diversivo e non potrei usare in alcun modo gli altri poteri, però almeno una volta illuminata la tana del mostro, riusciremmo benissimo a prendere il cuore". Silenzio per un attimo, non riesco a vedere i miei amici in faccia ma non credo che le loro espressioni siano bellissime, poi è Trevis a parlare :" odio dirlo ma  è l'unico modo, in piú Ade mi ha dato un sacchettino catarifrangente con dentro delle specie di biglie di vetro, sono sicuro che lanciandole e colpendole con i raggi del sole creati da te potremmo aumentare la luminosità della stanza" detto questo è Talia a parlare: "mi sembra un' ottima idea, a me Ade mi ha detto che non deve essere sempre la preda a scappare, quindi penso si riferisca al fatto che io potrei distrarlo facendomi rincorrere, sono abituata a cacciare e anche se è buio posso orientarmi con i rumori", Lonny aggiunge che lei userà la lingua ammaliatrice come può per aiutarci e Nico mi coprirà le spalle.
Bene, è il momento di fare quello che i semidei sanno fare meglio: tentare imprese al novanta per cento suicide e fregarsene del fatto che sarà estremamente pericoloso.

Beeeene, questo capitolo è lungo e credo lo sarà anche il prossimo perchè finirà l' impresa ed inizierà la vera e propria storia Jercy, quiiiindi ciao.
Saluti semidivini
                                                               Io ☀️

Jercy, di nuovo insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora