CAPITOLO IV

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Dopo un ora di viaggio..

"Manca molto?" Dissi esausta

"Siamo quasi arrivati" disse dandomi poca importanza

Finalmente dopo un ora e mezza di viaggio arrivammo... era un posto meraviglioso uno di quelli dove ci passeresti una vita intera! Rimasi incantata

"Ti piace?" Disse emiliano poggiandomi una mano sul fianco

"È meraviglioso" esclamai

"Ci venivo sempre quì,l'estate!" Disse staccandosi da me e avvicinandosi ad un grande masso

"Portavi le tue "donne"" dissi ridendo

Lui mi guardò male..non rispose

"Scusa" esclamai

"Io non sono come mi descrivono i media,non nego che ho fatto cazzate ho scopati con qualsiasi ragazza mi capitava d'avanti ma io ho anche sofferto!"fece una breve pausa,si sedette sul masso e continuò"la mia ex mi ha lasciato il giorno in cui mio padre è morto,e fatto strano era lei a farmi le corna e non io a lei! Io sono il classico stronzo,lo ammetto senza problemi,sono un bastardo ma ho anche io un cuore! Sai cosa ti dico ho fatto un enorme sbaglio a portarti qui pensavo eri diversa!"Si voltò per andare via,era davvero incazzato"ah,per dirla tutti qui ci venivo con mio padre!" Si dirisse verso l'auto

"Mi dispiace,non volevo essere così scontrosa. Capisco cosa vuol dire perdere qualcuno..i miei sono morti più o meno due anni fa,tornavano da una cena di lavoro è un bastardo ubriaco li ha presi in pieno..mi è crollato il mondo addosso! E proprio dopo un mese ho beccato il mio ex a letto con la mia migliore amica. Per questo sono partita,per scappare e rifarmi una vita! Ed è li,che ho realizzato il mio sogno" dissi con le lacrime agli occhi

Lui si avvicinò a me,mi mise le mani sulle guance e mi asciugo le lacrime"non piangere piccola" mi sussurrò"ci sono qui io ora" la sua faccia era sempre più vicina alla mia,e dopo nemmeno un secondo le sue labra si poggiarono delicatamente sulle mie..ad un certo punto alzammo gli occhi al cielo.  Nevicava!

Ci guardammo e scoppiammo a ridere e poi ci precipitammo in macchina. Il mio cellulare squillava insistentemente lo presi, era Ale

"Pronto zio" dissi dolcemente

"Oh zia ma dove cazzo stai? Sta per arrivare una bufera di neve c'è massima allerta" disse preoccupato

"Sto con Emiliano,stiamo per tornare dalla spiaggia!"risposi

"Cazzo ma è lontanissima. Siate prudenti. Ti aspettiamo a casa!"riattaccò

Guardai Emi preoccupata. Una bufera di neve? Accesi la radio : "Interrompiamo la musica per dare un importante avviso sta per arrivare una bufera di neve,per tanto raccomandiamo ai cittadini di restare chiusi in casa e per chi è ancora per strada siate prudenti!"

Lo guardai impaurita..a New York queste cose capitavano spesso e non era affatto bello trovarsi per strada con una bufera di neve..lui mi prese la mano"sta tranquilla,arriveremo sani e salvi" sorrise

Per strada c'era un gran traffico..io continuavo a guardare emi e mi chiedevo se saremmo arrivati a casa. La neve cadeva sempre più forte e in meno di un ora aveva già riempito,strade e tetti,l'aria era gelida,il termometro dell'auto segnalava -6°. Emi mi guardò,poi accellerò e sorpassò tutta la fila di macchine davanti a noi poi si imbucò in una stradina e dopo circa 10 minuti arrivammo a casa..Lo guardai sconvolta e allo stesso tempo rilassata perché eravamo tornati!

Credo ancora nell'amore,nonostante ho i cerotti sul cuore!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora