Una cena?!

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Guardavo quel ragazzo dritto negli occhi, le ragazze affianco a me mi guardavano incuriosite, Blythe si era fatto spazio vicino a me, lo guardai e lui mi disse-Hai presente quel favore che mi devi?, ho bisogno di una mano-, -Cosa devo fare?-, chiesi, il ragazzo mi prese la mano e mi fece cenno di seguirlo, ma non lo seguii, -Puoi dirmelo anche... qui- gli dissi, orami tutta la mensa era calata in silenzioso e fissava me è Blythe, -Bene, ho bisogno che tu venga ad una cena con me-, disse il ragazzo lasciandomi sorpresa, tutte le ragazze gli leccano i piedi e lui vuole portare me ad una cena?, il fatto é che manco mi conosce, che lo chieda a Ruby che si vede da lontano miglio che lei é innamorata. La prima cosa che mi venne da dire fu:-No-, -Assolutamente no... no, chiedilo a una figlia di papà ma sicuramente non a me, non ti conosco, a tutte le ragazze piaci, chiedilo a loro-, mi pentii subito di quello che dissi perché le ragazze mi stavano guardando tutte male e alcuno addirittura piangevano, ma mi ripresi subito, Blythe stava per ribattere ma io dissi:-E non dire, mi devi un favore, perché... perché se io non voglio, non voglio, e come se qualcuno ti dicesse buttato giù da un aereo, tu lo faresti?- non mi diede il tempo di continuare che lui rispose:-Si-, -Ma hai il cervello di un criceto o cosa?-, gli dissi e mi alzai per andarmene, ma qualcosa mi fermò, o meglio qualcuno, -E dai carotina-, quel... quel essere mi aveva chiamato CAROTINA, per questo la avrebbe pagata, non so cosa mi prese ma tirai fuori dalla tracolla il mio album di immagini dove c'ero io da piccola, è una foto che mi avevano dato all'orfanotrofio dove c'erano i miei... i miei genitori. Non pensai e presi il libro e lo tirai sulla guancia, e me ne andai. Ero uscita dalla porta della scuola correndo, ma quando uscii dal cancello qualcuno mi fermò, -Ti è caduta questa-, Blythe mi porse la foto dei miei genitori, la stavo per prendere quando lui disse:-Te la ridò solo se verrai alla cena con me-, non ragionai, quella foto era tutto per me e dissi:-Ok-, la presi dalla sue mani e me ne andai a casa, anche se non era finita la giornata, non gli chiesi nulla sulla cena ne il luogo ne la data, ero troppo arrabbiata. Non volevo fare sapere ad Marilla che ero uscita da scuola prima... più che uscita scappata, allora mi misi dietro la casa ad aspettare, volevo tirare fuori il cellulare per scrivere una mia storia, ma trovai un biglietto nella tasca, in quel biglietto c'era il numero di Gilbert Blythe.

Salve gente, sinceramente non so se la grammatica è apposto perché stavo mangiando mentre scrivevo, quindi in questo quarto capitolo abbiamo visto che Gilbert riesce a convincere, non proprio convincere, forse la parola adatta é ricattare, ma va bene lo stesso, Anna, ad andare ad una cena. Secondo voi cosa succederà nei prossimi capitoli fatemelo sapere. CIAOOOOOOOO

Chiamatemi Anna VIP🎬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora