One Shot/Kim Taehyung

Pied Piper Pt.1

Words:7779

"Ancora tu? Ma non hai una casa dove stare?"esclama disperato Kim Seokjin,uscendo dalla sua macchina nera opaca per poi dirigersi verso la sua agenzia di moda.

Peccato che quasi nessuno sa che in realtà è un bordello. Uno dei bordelli più famosi dell'intera Corea.

"La prego,prego. Mi ascolti"dico,seguendolo all'interno del palazzo sede dell'agenzia.

"Io non ascolto proprio nessuno. Quanti anni hai? Dieci?"

"Ne ho sedici"ribatto,leggermente offesa. So che per via della mia bassa statura e dei lineamenti molto dolci posso sembrare una bambina ma non lo sono. Ho smesso di esserlo tanto tempo fa.

"Beh io non assumo nessuno che non abbia almeno diciotto anni quindi...torna a casa tua a giocare con le bambole"aggiunge per poi entrare in ascensore ma lo blocco con tutta la forza che ho e mi ci infilo dentro.

"Oh signore,sei proprio testarda"sibila scocciato,premendo il tasto numero 2.

"Mi faccia almeno parlare. La prego"mormoro piano,congiungendo le mani a mò di preghiera.
Mi guarda per alcuni minuti per poi sospirare e spingermi fuori dall'ascensore,verso il suo ufficio. Davanti ad esso,su una poltrona bianca,c'è seduto un ragazzo.

I capelli ricci e neri gli coprono il viso ma quando lo alza verso di noi,mi sento bloccare il respiro. È bellissimo. Sicuramente il ragazzo più bello che abbia mai visto.

"Oh Taehyung,non sono mai stato più felice di vederti come in questo momento. Vedi di riuscire a convincere questa marmocchia che questo non è il posto adatto a lei"esclama Seokjin,puntandomi contro un dito abbastanza storto e se non fossi così in ansia,sarei scoppiata a ridere sicuramente.

"L'ho vista anche ieri fuori dall'ingresso"dice solamente Taehyung con tono calmo.

"È da una settimana che mi fa la posta tutte le mattine. Potrei denunciarti per stalking sai?"aggiunge Seokjin,aprendo la porta del suo ufficio e mi ci infilo subito dentro.

"Ascolti...so di non avere l'età e non ho neanche un briciolo di esperienza ma sono disposta a tutto. Per favore...mi servono quei soldi urgentemente"sussurro,poggiando le mani sulla sua scrivania.

"Tu sei pazza"dice,scandendo lentamente ogni parola.

"Per favore...non la deluderò,glielo prometto"ribatto con decisione.

"Come ti chiami?"chiede con un sospiro.

"Hae... Park Hae"

"Bene Park Hae... sai cosa ti aspetta davvero? Sai che sarei data in pasto a centinaia di uomini differenti con gusti diversi e manie diverse? Io posso solo prometterti che sarai tutelata e trattata bene sempre e comunque ma non sono responsabile del tuo stato morale o altro"