One Shot/Kim Taehyung

Crush & Burn Pt1

Words:4710

Iggy portami un caffè. Iggy dove hai messo i fogli delle notizie? Iggy mia nonna è caduta e si è rotta una costola,potresti accompagnarla a fare la spesa?

Queste sono le domande che sento ogni dannato giorno e che mi fanno pentire amaramente di svegliarmi ogni mattina per venire a lavorare qui.

Fin da quando ero bambina il mio sogno era quello di diventare una conduttrice televisiva. Crescendo mi sono appassionata al giornalismo e all'età di quindici anni,ho finalmente trovato il lavoro adatto che univa entrambe le cose:la conduttrice del telegiornale. Svegliare la gente con le notizie del mattino e dargli la buonanotte con quelle della sera. Questo era il mio sogno. Invece mi ritrovo in una delle redazioni più famose di tutta la Corea del Sud a distribuire caffè. Anni e anni di fatica,studio,sudore e lacrime buttati al vento. Lacrime che continuo a versare ogni giorno quando posso finalmente tornare nel mio appartamento e mi rendo conto di aver sprecato un altro giorno della mia vita a rispondere agli ordini di qualcun altro.

"Iggy,questo dannato computer non funziona. Aggiustalo"sbotta un signore sulla quarantina,quasi lanciandomi addosso il portatile e sospiro,annuendo.
"Ma io non sono un tecnico"mormoro,provando a muovere il puntatore del computer e mi rendo conto che il server non risponde.
"Serve una mano?"chiede una voce bassa e profonda dietro di me e mi volto di scatto,trovandomi davanti Kim Taehyung in tutto il suo splendore. Taehyung è uno dei famosissimi idol del k-pop e fa parte del gruppo dei BTS. Li ho conosciuti quattro anni fa quando mi sono trasferita dall'America e se anche avessi voluto evitarli,Seoyun non me l'ha permesso. Seoyun è la mia coinquilina,la mia unica amica,la mia confidente. È l'unica persona che ho nella mia vita. Lei e Jungkook,un altro membro del gruppo,sono cresciuti insieme e avevano una storia. Lui però poi è diventato famoso e non si è più fatto sentire. Yun ha passato degli anno piuttosto difficile fino a quando non si sono rincontrati qualche giorno fa e sembra che Jungkook voglia davvero farsi perdonare.

Taehyung è sempre stato il mio preferito. Fin dal primo momento che l'ho visto su un maxi schermo in aeroporto. È unicamente bellissimo,affascinante e sexy da morire.
"T-Taehyung?"
"Oh...Sei una fan?"chiede con un sorriso sereno.
"Si. No,cioè no. Sono l'amica di Seoyun"balbetto,schiaffeggiandomi mentalmente per star facendo la figura della scema. Sii matura Iggy,dannazione.
"Giusto"esclama,schioccando le dita.
"Sei la famosa Iggy"aggiunge e il suo nome detto da lui fa proprio uno strano effetto. Soprattutto con il suo buffo accento americano.
"Sono proprio io"mormoro con un sorriso.
"È un piacere conoscerti"dice,porgendomi la mano mentre i miei colleghi ci guardano straniti e confusi. Si staranno chiedendo perché un idol riservi delle attenzioni proprio a me e,onestamente,ne lo sto chiedendo pure io. Insomma cosa potrebbe mai farci Kim Taehyung qui? Stringo la sua mano e mi sorpassa con un sorriso,avvicinandosi al computer.
"Ahh non so quanto potrò esserti utile,in realtà"mormora,facendo diversi tentativi con il mouse per provare a riavviare il computer.
"Credo sia intasato dai virus e stanno impallando tutto il sistema"spiega e mi incanto come una dodicenne a guardare le sue labbra muoversi.
"Yoongi-hyung ti sarebbe stato più utile"aggiunge ridendo.
"Ci sa fare"
"Oh è un genio"dice annuendo.
"Come mai hanno chiesto a te? Non mi sembri un tecnico"
"Non lo so infatti. Eseguo solo gli ordini anche se a volte sono davvero terribili. Una volta mi hanno chiesta di portare fuori la spazzatura,cosa che dovrebbe fare l'impresa di pulizia però...Sogno questo posto da quando ero una bambina ed esseri qui mi basta. A volte"mormoro,abbozzando un sorriso per poi rendermi conto di aver appena buttato addosso tutta la mia frustrazione ad uno sconosciuto.
"Scusa,non so neanche perché te l'ho detto"ammetto imbarazzata.
"È impensabile che ti trattino così. Non posso credere che mio padre glielo lasci fare"sbotta scioccato,facendomi impallidire.
"T-tuo padre?"
"Si,è il direttore del giornale. Per questo sono qui"spiega con più calma.
"Ma certo che lo è. Che idiota"esclamo,sbattendomi una mano in fronte.
"Dimentica tutto. Non dirgli niente,per favore"dico velocemente,quasi supplicandolo. Se perdessi questo lavoro non so proprio cosa ne farei della mia vita.
"Iggy tranquilla. Non se la prenderà con te. Non hai colpe di niente"sorride dolce,poggiando le mani sulle mie braccia per darmi conforto. A quel piccolo contatto sento la pelle bruciare mentirei se non dicessi che desidererei ardentemente sentire sempre le sue mani su di me.
"Non c'è bisogno davvero. Me la cavo da sola"
"Ci parlerò comunque. Lascia perdere il computer,chiameranno un vero tecnico"dice,facendomi un'occhiolino.
"Grazie. Immagino di doverti un caffè"mormoro con un sorriso.
"Ci conto"ammicca per poi salutare tutti educatamente e uscire dallo studio.
"Iggy. Mi serve quel dannato computer"urla l'uomo sulla quarantina e prendo il computer,sbattendolo sulla sua scrivania.
"Non ci capisco nulla di computer. Si chiami un tecnico"sbotto per poi tornare alla mia postazione con un sorriso soddisfatto stampato sul viso.