One Shot 13:It's Not Like You Need This, I Just Wanted You To See It[PART FIVE]

17 2 0
                                    

Mi sono svegliato nel letto di Gerard, il piumino è avvolto intorno a me come un burrito. Ho aperto gli occhi lentamente, sbadigliando. Mi sono guardato intorno per trovare Pansy appoggiato in un angolo con tutta la mia roba. Almeno ora avevo la mia roba. Mi guardai intorno di nuovo, trovando Gerard seduto accanto a me e accarezzandomi i capelli.
"Ehi, Frankie..." La sua voce era morbida e tranquilla. Non voleva spaventarmi. "Come ti senti?"

Ho parlato, ma non è venuto fuori alcun suono. Ci ho provato di nuovo, ma ho solo cigolato. Gerard si morse il labbro e mi baciò la fronte.

"Ti prendo un po' di limone e miele, sarò subito da te" Se n'e' andato per andare di sopra. Sono rimasto avvolto nella mia coperta di burrito. Mi sentivo come un bambino, un bambino che ha ricevuto molta più attenzione positiva di quanto non abbia mai avuto quando ero bambino.

Il sole è venuto attraverso la piccola finestra, creando un punto caldo sul pavimento. Volevo rannicchiarmi in quel punto caldo, stare lì e stare al caldo. Improvvisamente mi sentivo come se stessi cadendo.
Cadendo nel nulla, cadendo, cadendo.....

Finché non mi sono sentito a terra.

Mi sono svegliato, mentre colpivo il terreno immaginario. Il mio cuore era nella mia gola mentre mi sedevo. Avevo mal di testa e mi faceva male lo stomaco. Stavo per alzarti quando il letto scomparve. Sono caduto nell'oscurità, non c'era niente. Ho cercato di alzami, il che, ho fallito. Ho appena iniziato a cadere di nuovo. È stato orribile, lo odiavo. Ero vivo?
Mi si girava lo stomaco, mi sentivo come se stessi per vomitare. Ho cercato di trattenerlo, ma proprio mentre stavo per vomitare ho colpito un altro terreno immaginario.

Mi sono svegliato con un inizio. Volevo Gerard. Volevo un abbraccio. Non c'era lui, nella sua stanza, ero solo io. Quando ho notato che Gerard non c'era, mi sono alzato e sono andato di sopra.

L'ho trovato in salotto con Mikey, e Mrs Way e... I miei genitori. Tutti si voltarono a guardarmi tutti in una volta. Tutti avevano occhi vuoti, neri e vuoti. Mi sono imbattuto all'indietro, ma prima che potessi cadere, la signora Way mi ha preso e mi ha portato al centro del soggiorno. Mi ha spinto e sono caduto facilmente – a causa del mio telaio debole. Poi tutti si avvicinarono a me, avevano tutti denti affilati, sputavano gocciolanti da loro. Tutti tranne Gerard. Gerard aveva gli occhi vuoti, ma erano innocenti: era intrappolato nel suo corpo. Sapevo che nessuno dei Way mi avrebbe mai fatto del male, ma ne dubitavo in quel momento. Si sono chiusi tutti su di me. Mia madre mi ha strappato il petto, tirando fuori il mio cuore. Ho urlato in silenzio. Rimasi sul pavimento del soggiorno sanguinando e fissando Mikey e Gerard.
Ho sentito il pavimento rompersi sotto di me, stavo cadendo, allora. Ero morto ma potevo sentire tutto. Potevo sentirmi cadere. Prima il mio ambiente era buio pesto, poi erano il bianco più bianco. Mi sentivo come se fossi accecato.

Dove sono? Dove andrò a finire? È un sogno? Sono vivo? Sono morto?

Poi tutte le mie domande hanno avuto una risposta quando ho colpito un altro terreno immaginario.

Mi svegliai, urlando e piangendo per Gerard. E' stato presto al mio fianco, tenendomi stretto. "Shh, shh, baby, shh, va tutto bene."

"Io-tu-" ho singhiozzato, singhiozzando sulla sua spalla. " Stavo- cadendo e-" piansi.

Gerard mi ha scosso avanti e indietro mentre mi sedeva in grembo. Ho avvolto le braccia e le gambe intorno a lui. Mi ha accarezzato la testa. "Shh, piccolo, va tutto bene..."

Ho solo pianto, più di quanto abbia mai fatto da quello che riuscivo a ricordare. Piangevo per ore, Gerard mi tenne. Mi girò e mi ha strofinato la schiena. "Frankie, shh, vuoi un drink?"
Ho annuito, la mia bocca era così secca e avevo finito le lacrime. Gerard mi ha tolto dalle ginocchia mentre piagnucolavo in segno di protesta. L'ho tenuto con me, non volevo stare da solo. E se iniziassi a cadere di nuovo?
"Frankie, starò via solo un secondo, andiamo." ha detto Gerard, dolcemente. Mi baciò la guancia dolcemente mentre lasciavo andare la camicia. È andato un attimo al piano di sopra.

Mi sono rannicchiato nella coperta; Sentivo qualcosa che mi osservava. C'erano ombre nere che si insinuavano più vicino a me. Stavano per prendermi; non c'era niente che potessi fare neanche. Mi avrebbero staccato la testa e mi avrebbero mandato a puttane. Mi avrebbero fatto del male, tanto. Ho tirato la copertura intorno a me nel debole tentativo di nascondermi. Non ha funzionato affatto, erano ancora lì. Si stavano avvicinando sempre di più.

Il mio salvatore è entrato "Frankie?" mi domandò.

"Gerard! Stanno venendo a prendermi!" Ho strillato.
"Chi? Chi sono loro?" Gerard mi chiese di darmi l'acqua e seduto accanto a me.
Ho bevuto disperatamente la mia acqua, ingoiandola. "Loro- quelle ombre." Li ho puntati.

"Cosa? Non c'è niente lì, Frankie, è solo il mio muro." disse, confuso. Mi strofinai gli occhi e guardai il muro. Gerard aveva ragione... Non c'era niente lì. Stavo impazzendo.

"che ora è?" Ho chiesto, cambiando argomento. Gerard guardò il piccolo orologio sul suo comodino.

"È ora di portarti in ospedale..."

Frerard One Shots [SELF-HARM EDITION] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora